La tragedia avvenuta tra sabato e domenica scorsi a Monreale ha scosso la comunità locale. Nel corso di una sparatoria persa, sono morti tre giovani e altre due persone sono rimaste ferite, tra cui un minorenne. Il 19enne Salvatore Calvaruso, residente nel quartiere Zen di Palermo, è l’unico finito in carcere al momento, accusato di essere l’autore della strage.
La dinamica della sparatoria e le vittime coinvolte
La notte tra sabato e domenica ha visto una violenta sparatoria a Monreale, un episodio che ha causato tre morti e almeno due feriti. Come emerge dall’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Ivana Vassallo, la tragedia si è consumata in modo rapido e drammatico. Tra le vittime ci sono Salvatore Turdo, 23 anni, Andrea Miceli, 24, e Massimo Pirozzo, 25. Quest’ultimo, sebbene ferito gravemente, è riuscito a prendere uno scooter e a chiedere aiuto a un amico per essere portato in ospedale, ma purtroppo è deceduto poco dopo.
Feriti e condizioni
I colpi di arma da fuoco hanno colpito anche altre due persone, una delle quali è un ragazzo di 16 anni. Le loro condizioni non sono state dettagliate nell’ordinanza ma risultano ancora in fase di valutazione da parte degli operatori sanitari.
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il ruolo di Salvatore Calvaruso e il quadro giudiziario
Finora Salvatore Calvaruso è l’unico arrestato ufficialmente dalla magistratura. Il giovane, residente nel quartiere Zen di Palermo, è ritenuto responsabile della strage di Monreale. Secondo quanto riportato dalle fonti, le indagini si sono concentrate rapidamente su di lui, con elementi raccolti dai testimoni e dalle prove sul luogo della sparatoria.
Il giudice Ivana Vassallo, incaricata delle indagini preliminari, ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere contro Calvaruso. Questo provvedimento segna una svolta nelle indagini, ma è ancora in corso la raccolta di ulteriori testimonianze e informazioni per chiarire le circostanze esatte dell’accaduto.
Testimonianze e ricostruzioni della notte drammatica
Le informazioni giunte dagli occhi dei testimoni hanno contribuito a ricostruire quanto successo nella notte tra sabato e domenica. Una di queste testimonianze, citata nell’ordinanza del giudice, descrive con dettaglio la scena della sparatoria e i momenti immediatamente successivi.
Il racconto di massimo pirozzo
Il racconto porta alla luce la disperazione di Massimo Pirozzo dopo essere stato colpito. “Nonostante le gravi ferite, è riuscito a raggiungere uno scooter e ha chiesto a un amico di portarlo in ospedale.” Purtroppo, nonostante questo tentativo di salvezza, Pirozzo è mancato poco dopo. Le testimonianze rilevano anche il coinvolgimento di altre persone, tra cui il giovane di 16 anni, ferito anch’egli, ma la dinamica esatta dei colpi e le motivazioni della sparatoria restano ancora al vaglio degli inquirenti.
Situazione attuale delle indagini e prossimi sviluppi
Le autorità giudiziarie di Palermo stanno proseguendo con le indagini per stabilire con precisione cosa abbia scatenato la sparatoria e se vi siano altre persone coinvolte oltre a Calvaruso. I rilievi sul posto e le testimonianze raccolte negli ultimi giorni sono alla base del procedimento.
L’arresto di Calvaruso segna un primo passo importante, ma il quadro è incompleto. Le forze dell’ordine continuano a interrogare testimoni e a esaminare eventuali riprese video o altre prove per ricostruire il contesto in cui è avvenuta la strage. Nel frattempo, la comunità di Monreale resta scossa da questo episodio di violenza che ha portato via tre vite giovani e ha lasciato diverse famiglie in lutto e altre persone ferite.