Dramma nella tarda mattinata di oggi a Mondragone: un imprenditore residente a Formia è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in un distributore di benzina lungo la Domiziana. I Carabinieri stanno indagando sul caso e hanno già fermato un sospettato.
Erano da poco passate le 12 quando l’uomo, arrivato con la sua auto in una stazione di servizio sulla strada statale, è stato raggiunto da diversi colpi sparati a distanza ravvicinata.
Il veicolo è rimasto fermo all’altezza delle colonnine di carburante, testimone muto di una violenza tanto improvvisa quanto spietata.
L’intervento immediato delle forze dell’ordine
Appena scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i Carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, che hanno immediatamente cinturato l’area.
I militari hanno delimitato il perimetro intorno al distributore per consentire i rilievi della scientifica, bloccando il traffico lungo il tratto interessato della Domiziana.
Presenti anche diverse pattuglie che hanno ascoltato i primi testimoni oculari. Alcuni clienti e dipendenti dell’area di servizio, ancora sotto choc, hanno riferito di aver udito più spari e di aver visto una persona fuggire subito dopo.
Poco dopo è arrivato anche il magistrato di turno, che ha coordinato gli accertamenti tecnici e disposto la rimozione della salma per l’autopsia.
Un fermato: le indagini si concentrano sul movente
Le indagini, condotte dai Carabinieri in stretto raccordo con la Procura di Santa Maria Capua Vetere, sembrano aver già dato i primi frutti.
Secondo fonti vicine all’inchiesta, ci sarebbe un fermato: un soggetto il cui ruolo nella vicenda è ancora tutto da chiarire.
Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista. Si valuta l’ipotesi di un regolamento di conti oppure di dissidi legati all’attività imprenditoriale della vittima, che avrebbe avuto rapporti nel settore commerciale locale.
Determinanti saranno le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti sul distributore e lungo l’arteria stradale, già acquisite dai Carabinieri per ricostruire i movimenti prima e dopo l’agguato.
Una comunità sotto shock
La notizia dell’omicidio si è diffusa rapidamente a Mondragone e a Formia, destando sgomento tra i residenti.
Chi conosceva la vittima la descrive come una persona riservata, molto legata al territorio. Nessun segnale, a detta di chi gli era vicino, poteva far presagire un epilogo tanto drammatico.
Sul piano investigativo, le prossime ore saranno cruciali. Gli inquirenti stanno procedendo a una serie di interrogatori e incroci di dati per capire se l’agguato sia stato premeditato o frutto di una situazione degenerata all’improvviso.
Sicurezza rafforzata sul territorio
L’omicidio avviene in un momento in cui l’attenzione delle forze dell’ordine è già molto alta su tutta l’area della Domiziana, teatro negli ultimi mesi di episodi di criminalità diffusa, anche legata a traffici illeciti.
Sono previsti nuovi servizi di controllo straordinario, sia lungo la fascia costiera che nei centri urbani limitrofi, per prevenire ulteriori episodi di violenza.
Mentre la comunità attende risposte, il lavoro degli investigatori prosegue senza sosta. Si cerca di fare luce su ogni dettaglio, per dare un volto certo e un movente chiaro a quello che, al momento, resta uno dei delitti più efferati degli ultimi mesi in zona.