La scomparsa improvvisa di mauro vottero prina ha creato un vuoto nella piccola comunità di settimo torinese. Uomo di 64 anni, originario di pessinetto, era conosciuto per la sua gentilezza e riservatezza, qualità rare soprattutto nel mondo frenetico di oggi. La sua presenza discreta ma costante rappresentava un punto di riferimento per chi lo circondava. Una perdita che fa riflettere su quanto i legami più semplici e quotidiani lascino tracce profonde.
La routine della vita di mauro e i gesti quotidiani diventati preziosi
Poche ore prima della sua morte, mauro aveva seguito i suoi rituali abituali. Aveva portato con sé luna, la sua cagnolina inseparabile, per una passeggiata lungo i sentieri di settimo. Il loro legame era visibile a chi li incontrava: luna era una compagna silenziosa e fedele che condivideva con mauro momenti di calma e riflessione. Dopo la passeggiata, mauro si era fermato al bar del paese, salutando con cortesia amici e conoscenti come faceva da sempre.
Questo gesto semplice, un saluto, un sorriso, oggi acquista un valore diverso, perché è stato l’ultimo. Nessuno aveva notato segnali di disagio o la volontà di chiedere aiuto. Mauro, uomo riservato, aveva sempre protetto il suo dolore, senza gravare sugli altri. La sua capacità di nascondere le difficoltà dietro un’apparenza serena rende ancora più forte il senso di smarrimento tra coloro che lo conoscevano.
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Il passato lavorativo e le passioni di mauro
La vita di mauro è stata scandita da due lavori ben distinti. Per molti anni ha lavorato come autista per la seta, il servizio trasporto pubblico che collega vari comuni dell’area torinese. Successivamente si è spostato nel settore industriale, svolgendo il ruolo di magazziniere alla wilson, nota fabbrica produttrice di penne. In ogni incarico ha dimostrato dedizione e precisione, guadagnandosi la stima di colleghi e superiori.
Al di fuori del lavoro, mauro nutriva passioni semplici ma profonde. La natura e le escursioni in montagna occupavano il suo tempo libero. Era appassionato di funghi, soprattutto dei porcini, che raccoglieva nei boschi attorno a pessinetto e nelle valli limitrofe. Gli odori del sottobosco, il silenzio della natura e i paesaggi alpini rappresentavano per lui un rifugio, un luogo dove ritrovare calma e pace. Questi ambienti erano diventati parte della sua identità, come testimoniano le molte fotografie che ritraevano lui e luna tra larici e sentieri nascosti.
La relazione con la famiglia e la comunità di pessinetto e settimo
Mauro lascia la moglie luciana e due figli, massimo e debora. La sua famiglia, insieme a un gruppo di affetti sinceri, ha costruito con lui una quotidianità fatta di piccoli gesti e abitudini. Anche nella riservatezza, mauro era un punto di riferimento sicuro per chi gli voleva bene. Il legame con pessinetto, il paese natale, rimaneva saldo nonostante vivesse altrove.
La comunità di settimo torinese, dove mauro ha vissuto gli ultimi anni, ora affronta una perdita che si fa sentire forte. La sua immagine, con il cappello da escursione e la camicia a quadri, sempre accompagnato da luna in braccio, rimarrà impressa nella memoria di tanti. Era uno di quei residenti dal carattere senza clamore, la cui presenza garantiva un senso di stabilità e serenità al paese.
Le celebrazioni funebri a settimo torinese e l’omaggio della città
Gli ultimi rituali per mauro sono fissati nella chiesa della santissima trinità a settimo. Il 1° agosto alle 19.30 si terrà il rosario, un momento per raccogliersi in preghiera e condividere il dolore. Il giorno successivo, alle 15.30, si svolgeranno i funerali nella stessa chiesa. La comunità si prepara a dare un saluto collettivo a un uomo che era parte delle loro vite, anche se senza grandi clamori.
L’addio sarà accompagnato da una partecipazione sentita, per ricordare mauro tra le colline che tanto amava. Luna, la sua fedele cagnolina, rappresenta un simbolo tangibile del legame unico che lui aveva con la natura e con le persone. Sono attese parole di vicinanza da parte di amici, vicini e conoscenti, che oggi raccontano la sua storia con rispetto e un senso di perdita.
La tristezza espressa dagli amici riflette il valore di mauro nel tessuto sociale del paese. La sua assenza pesa come un macigno non solo in famiglia, ma anche nella vita quotidiana di chi lo incontrava al bar, nei boschi o lungo le strade del paese.
Il racconto di mauro vottero prina rimane impresso come quello di un uomo che ha vissuto con semplicità e rispetto, e che ora lascia dietro di sé un silenzio carico di ricordi.