Il visual del Festival Internazionale Del Circo in Italia 2025: acquerelli e digitale firmati Clelia La Gioia

Il festival internazionale del circo torna a Latina dal 16 al 20 ottobre 2025 con artisti da oltre 20 paesi e un visual originale che unisce acquerello e digitale firmato da clelia la Gioia.
Il Visual Del Festival Interna Il Visual Del Festival Interna
Festival Internazionale del Circo 2025, l’arte di Clelia La Gioia tra acquerelli e digitale - Gaeta.it

L’International Circus Festival of Italy torna a Latina con la sua 26ª edizione, in programma dal 16 al 20 ottobre 2025. Punto di riferimento nel mondo del circo tradizionale e contemporaneo, quest’anno si presenta con un’immagine fresca e originale: il visual ufficiale è opera di Clelia La Gioia, artista pontina. L’opera mescola acquerello e interventi digitali, unendo così la tradizione circense con le nuove tecnologie.

Acquerelli e digitale: l’arte che racconta il circo

Il visual della 26ª edizione è stato svelato in anteprima alla stampa ed è firmato da Clelia La Gioia, artista di Latina con radici pugliesi, apprezzata per la sua maestria nell’acquerello. L’opera nasce da disegni a matita e acquerelli, per poi passare a una raffinata rielaborazione digitale. Il tratto, morbido e delicato, si sposa con un tocco grafico più moderno e vivace, dando vita a immagini di acrobati, clown e animali, veri protagonisti del circo.

Questa doppia tecnica rispecchia il tema del festival: la convivenza tra saperi antichi e innovazioni contemporanee. L’artista definisce il progetto “un ponte tra tradizione e innovazione”, raccontando come il suo percorso sia partito da una formazione classica e si sia sviluppato attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Il risultato è un visual che rappresenta il fermento culturale di Latina, città ospitante, e che il festival vuole mettere in luce durante l’evento.

Latina accoglie artisti da tutto il mondo e celebra la tradizione circense

Il Festival, ormai riconosciuto a livello internazionale, porta a Latina artisti da più di 20 paesi. L’edizione di ottobre 2025 vedrà sul palco nomi noti del circo. Tra gli ospiti speciali, i clown messicani Renato y Valentino, famosi per la loro comicità e tradizione clownesca, affiancati dagli italiani Stiv e Roni Bello e Ottaviano Simili, altri protagonisti del settore. I loro numeri richiamano la magia del circo classico, fatto di abilità individuali e rapporti diretti con il pubblico.

Tra i protagonisti anche Alessio Fochesato, addestratore di pappagalli da Vicenza, che aggiunge un tocco speciale con i suoi spettacoli animali. La varietà degli show mantiene viva l’attenzione su questa forma d’arte antica, capace di rinnovarsi senza perdere il legame con le proprie radici.

L’obiettivo del festival è rafforzare la presenza di Latina sulla scena culturale italiana e internazionale, creando occasioni di incontro tra artisti, appassionati e pubblico. Il visual scelto aiuta a trasmettere questi valori, lanciando un messaggio di armonia tra passato e futuro.

Il valore culturale del visual di Clelia La Gioia

Raccontare l’International Circus Festival of Italy con un’immagine significa coglierne l’anima, il carattere e la storia. Clelia La Gioia dà forma a tutto questo grazie all’incontro tra una tecnica tradizionale e strumenti digitali aggiornati. Ogni dettaglio del visual parla: dall’acrobata sospeso a mezz’aria al clown sorridente, fino agli animali protagonisti dei numeri più classici.

L’unione di acquerello e digitale non è solo una scelta estetica, ma anche culturale: dimostra come l’arte, anche quella più tradizionale, possa dialogare con la contemporaneità e generare nuove espressioni. Questo dialogo è al centro anche del festival, che conserva una tradizione millenaria aprendosi però a nuovi linguaggi e pubblici.

Affidarsi a un’artista locale come Clelia La Gioia significa anche mettere in luce il talento di Latina, portandolo su un palcoscenico internazionale. Nella delicatezza del tratto e nella precisione delle sovrapposizioni digitali si legge una visione originale, capace di sintetizzare l’anima del festival e di raccontare la tensione tra memoria e innovazione che lo anima.

La presentazione del visual ha messo in evidenza anche il lavoro dietro le quinte: dagli schizzi a matita ai dipinti ad acquerello e acrilico, fino alla trasformazione digitale che ha dato forza a linee e colori. Un processo lungo e attento, che dimostra come l’arte dietro il visual vada ben oltre l’immagine, portando con sé un messaggio e un’identità riconosciuti dal pubblico.