Il sindaco di Pontinia porta ai carabinieri i sospetti su rifiuti interrati nell’ex stabilimento Miralanza

Il sindaco di Pontinia porta ai carabinieri i sospetti su rifiuti interrati nell’ex stabilimento Miralanza

Il comune di Pontinia, guidato dal sindaco Eligio Tombolillo, segnala ai Carabinieri sospetti rifiuti interrati nell’ex stabilimento Miralanza e chiede verifiche approfondite prima di autorizzare l’impianto a biogas.
Il Sindaco Di Pontinia Porta A Il Sindaco Di Pontinia Porta A
Il comune di Pontinia ha segnalato alle autorità la possibile presenza di rifiuti interrati nell’area dell’ex stabilimento Miralanza, chiedendo indagini approfondite prima di autorizzare la realizzazione di un impianto a biogas, per garantire tutela ambientale e sicurezza sanitaria. - Gaeta.it

Il comune di Pontinia affronta una situazione delicata che coinvolge l’area dell’ex stabilimento Miralanza, dove erano previsti lavori per un impianto a biogas. La questione è emersa dopo la ricezione di fotografie anonime che mostrano scavi con materiali incerti sotto terra. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Eligio Tombolillo, ha deciso di segnalare il possibile problema alle forze dell’ordine per verifiche approfondite. Questa vicenda si inserisce nel contesto più ampio di richieste di trasparenza sulle modifiche ambientali che riguardano il territorio.

La scoperta delle fotografie anonime e i sospetti sui rifiuti interrati

Qualche tempo fa, al sindaco di Pontinia sono arrivate fotografie anonime che ritraevano scavi nell’area dell’ex Miralanza, un sito industriale abbandonato da anni. Le immagini mostrano materiale che, per aspetto e collocazione, potrebbe riferirsi a rifiuti non smaltiti in modo corretto. L’origine di questi materiali non è stata confermata ufficialmente, ma la loro presenza sotto terra ha destato forti sospetti. A rafforzare queste preoccupazioni sono arrivate le descrizioni di alcuni cittadini, soprattutto ex lavoratori del sito, che hanno raccontato di presunti interventi di scarico abusivo durante il periodo di attività.

Il quadro che emerge, quindi, è quello di un’area con possibili contaminazioni non ancora accertate. I cittadini si mostrano preoccupati per la futura destinazione a impianto a biogas, temendo effetti negativi sulla salute pubblica e sull’ambiente. L’origine anonima delle fotografie ha spinto il sindaco a muoversi con cautela, ma senza sottovalutare il problema. L’accento è stato posto sulla necessità di interventi ufficiali capaci di chiarire la situazione.

La risposta del comune e la richiesta di verifiche alle autorità

Dopo aver valutato le immagini e raccolto testimonianze, il sindaco Eligio Tombolillo ha deciso di presentare un esposto formale ai Carabinieri, chiedendo un’indagine puntuale sulla possibile presenza di rifiuti sepolti nel terreno. L’obiettivo è garantire un controllo indipendente e completo, effettuato da chi ha competenze specifiche sul territorio e sulle normative ambientali.

Parallelamente a questa richiesta, il comune ha segnalato alcune carenze nella documentazione tecnica presentata fino a oggi, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti relativi allo stato del suolo e alla presenza di materiali inquinanti. La procedura per avviare l’impianto a biogas prevede la Valutazione di Impatto Ambientale . Il comune insiste perché questa fase venga svolta con assoluta trasparenza e con dati aggiornati, che tengano conto anche di questi nuovi elementi.

La volontà dell’amministrazione è quella di tutelare la popolazione e evitare rischi potenziali per la salute. Si richiede perciò un approfondimento che consenta di capire con chiarezza cosa si nasconde sotto il terreno, prima di procedere a qualsiasi opera che potrebbe aggravare la situazione.

I timori per la salute pubblica e l’ambiente nel processo di realizzazione dell’impianto

L’area dell’ex stabilimento Miralanza si trova in una zona che da anni attira interesse per interventi industriali e ambientali. La prospettiva di un impianto a biogas rappresenta un’opportunità di sviluppo, ma anche una responsabilità importante legata alla qualità del suolo e dell’aria. Se i sospetti di rifiuti interrati fossero confermati, si aprirebbero scenari complicati per la gestione ambientale e sanitaria.

Gli effetti di materiali sepolti in modo non regolare possono riguardare contaminazioni delle falde acquifere, rilascio di sostanze pericolose, e possibili rischi per chi vive nelle vicinanze. Per questo motivo, l’amministrazione sottolinea la necessità di dati certi prima di autorizzare qualsiasi fase operativa. Anche le testimonianze raccolte inseriscono un elemento umano alla vicenda, ricordando come la sicurezza non possa prescindere dalla prudenza e da accertamenti accurati.

La qualità della documentazione tecnica

Un’attenzione particolare viene posta sulla qualità della documentazione tecnica, che fino a oggi sembra non aver considerato con sufficiente dettaglio lo stato effettivo del territorio su cui si dovrebbe intervenire. L’appello è per un controllo rigoroso, che eviti di compromettere la salute pubblica.

Il ruolo della valutazione di impatto ambientale e le prossime fasi

La Valutazione di Impatto Ambientale è la procedura prevista per garantire che progetti industriali come l’impianto a biogas non danneggino l’ambiente o la salute dei cittadini. Nel caso di Pontinia, questa fase sarà cruciale per decidere se procedere con i lavori e sotto quali condizioni. Il sindaco Eligio Tombolillo e il suo staff hanno chiesto che la VIA includa uno studio approfondito sulle condizioni del suolo, basato su analisi indipendenti e integrate con i dati recenti emersi dall’esposto.

La richiesta di ulteriori indagini riguarda anche possibili verifiche chimiche e geologiche, per escludere la presenza di contaminanti pericolosi. Solo con risultati chiari si potrà procedere con l’impianto in sicurezza. Nel frattempo, le autorità competenti stanno valutando le segnalazioni, mentre il comune segue con attenzione tutte le evoluzioni.

La vicenda dimostra quanto la tutela ambientale possa incidere sulle decisioni amministrative locali. Nel 2025, la sensibilità verso temi di salute e ambiente spinge a fare uno sforzo in più per garantire controlli e trasparenza ogni volta che si interviene su aree a rischio.

Change privacy settings
×