Spaz-io si terrà il 27 e il 28 giugno a San Giorgio a Cremano, vicino Napoli, con una serie di eventi gratuiti dedicati alla creatività e alla partecipazione. Il festival si svolge tra l’iPoint e il parco di Villa Bruno e nasce dal progetto europeo YICF, che coinvolge giovani da Italia, Spagna, Romania e Norvegia. L’obiettivo è stimolare la cittadinanza attiva e creare occasioni di incontro attraverso l’arte e la cultura.
Il contesto di nascita e gli obiettivi di spaz-io
Spaz-io prende vita nell’ambito di Youth Impact Through Community Festivals , programma finanziato dall’Unione Europea. Questo progetto ha invitato i giovani a sviluppare e realizzare eventi nei propri territori che favoriscano l’impegno sociale e la partecipazione culturale. L’idea alla base di Spaz-io è quella di offrire uno spazio non solo fisico ma anche creativo, relazionale e sociale. In un mondo in cui trovare un posto per esprimersi può risultare difficile, il festival promuove il senso di appartenenza e di confronto con la comunità attraverso laboratori artistici, musicali e momenti di riflessione.
San Giorgio a Cremano, città ricca di storia a pochi chilometri da Napoli, si trasforma così in un laboratorio aperto. I luoghi scelti, l’iPoint e Villa Bruno, rappresentano spazi simbolici e concreti per costruire nuove relazioni. L’approccio multidisciplinare punta a raggiungere un pubblico eterogeneo, valorizzando il coinvolgimento diretto dei partecipanti. Il festival invita a riscoprire il proprio “spazio” inteso come punto di partenza per una nuova socialità e per valorizzare la creatività personale.
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Due giorni di eventi tra arte, musica e riflessioni
La prima giornata, venerdì 27 giugno, si apre con talk in cui si incontreranno esperienze diverse legate alla rigenerazione urbana e alle opportunità europee per i giovani. Tra gli ospiti ci saranno Two+Two, Futura Torre da Torre del Greco e Europiamo. Le discussioni puntano a far emergere le capacità di azione collettiva e a stimolare idee per il territorio. Nel pomeriggio e in serata il palco si anima con un Open Mic Contest rivolto a giovani artisti emergenti. Qui si sfidano cantanti, rapper, musicisti solisti e band. Una categoria speciale è riservata agli studenti della scuola di musica Music Pole di Ivana Muscoso.
La serata si conclude con il concerto di PS2 – Pietro Santangelo Duo che proporrà un repertorio di world music e improvvisazioni. L’esibizione sarà accompagnata da Angelo Rainone, uno dei membri dell’organizzazione del festival. Questa combinazione di talk, performance e momenti di condivisione traccia un percorso ricco e multiforme, tutto concentrato sull’espressione creativa e sulle relazioni sociali.
Laboratori e workshop per riscoprire il proprio spazio nel sociale
Sabato 28 giugno è totalmente dedicato a workshop e iniziative a tema “spazio”. I partecipanti si alterneranno in attività pratiche e creative che esplorano varie forme di relazione e di contatto con l’ambiente e con gli altri. Le attività si svolgeranno dal mattino al tramonto, offrendo momenti di formazione non formale e di sperimentazione artistica. Le sessioni permettono di muoversi tra pittura, musica, teatro e discussioni collettive su come trovare e costruire spazi di inclusione e scambio.
L’idea è di stimolare la partecipazione attiva e la collaborazione tra giovani e comunità, misurandosi con diverse declinazioni del concetto di spazio. Attraverso questi appuntamenti si incoraggia il pubblico a oltrepassare confini personali o simbolici, trasformando la presenza nei luoghi in occasione di crescita. Spaz-io mostra così come un evento culturale possa diventare una piattaforma di dialogo e un’opportunità per rallentare, osservare e agire insieme.
Il ruolo di two+two e il team alla guida del festival
Two+Two si occupa di gestire l’iPoint di San Giorgio a Cremano da diversi anni, dedicandosi a progetti culturali che uniscono arte e partecipazione sociale. La loro esperienza ha portato alla realizzazione di Spaz-io, con l’aiuto di team giovani e con competenze diverse. Tra gli organizzatori figurano Camilla Palange, Angelo Rainone, Valerio De Luca, Giulia Paone e Simona Papa. Questa squadra si concentra sul creare ambienti in cui la cura, l’attivazione e la sostenibilità prendono forma attraverso eventi culturali.
La filosofia dietro il festival non si limita all’intrattenimento, ma aspira a offrire un invito vero e proprio per chi cerca uno stimolo a mettersi in gioco in maniera concreta. L’attenzione va alla pratica, alle relazioni e all’esplorazione delle proprie passioni. La scelta di un nome come Spaz-io riflette questa tensione tra dimensione personale e comunitaria. Il trattino nel nome indica il percorso di un io che si cerca e si incontra con altri, muovendosi nel territorio.
Questa attenzione alla partecipazione e alla condivisione del fare dà senso a ogni attività, dal primo confronto serale fino agli incontri di formazione del giorno dopo. Attraverso questi strumenti il festival vuole lasciare un segno tangibile nel tessuto locale, radicandosi come luogo di sperimentazione e rinnovamento culturale. Il racconto della due giorni rivela così il lavoro dietro le quinte e l’intento di chi la organizza.