il dottor carlo bravi arrestato mentre praticava un intervento estetico in casa a roma

il dottor carlo bravi arrestato mentre praticava un intervento estetico in casa a roma

Il dottor Carlo Bravi, medico sospeso, è stato arrestato a Roma mentre eseguiva un intervento estetico in casa con condizioni igieniche precarie, evidenziando i rischi della chirurgia clandestina fuori struttura.
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Un medico sospeso è stato arrestato a Roma mentre praticava un intervento estetico in una casa privata, evidenziando i rischi della chirurgia clandestina fuori da strutture autorizzate. - Gaeta.it

Un medico di 72 anni, già sospeso dall’ordine dei medici, è stato fermato dai carabinieri del Nas mentre effettuava un intervento chirurgico estetico in un appartamento di Roma. L’uomo era sotto indagine per la morte di una paziente durante una liposuzione, ma nonostante ciò continuava a operare in ambienti non autorizzati e con misure sanitarie carenti.

Arresto del dottor carlo bravi in una casa privata a roma

Il dottor Carlo Bravi è stato sorpreso a lavorare in una abitazione privata ubicata nel quartiere Quadraro, zona della capitale. I carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanità hanno fatto irruzione durante l’esecuzione di un intervento di otoplastica, ovvero la correzione estetica delle orecchie. L’operazione avveniva in un ambiente che non rispettava i più basilari standard igienico-sanitari, con rischi evidenti per la sicurezza del paziente.

L’arresto è scattato immediatamente. Bravi è stato posto ai domiciliari, misura disposta dall’autorità giudiziaria dopo che erano emerse prove della sua attività clandestina, condotta malgrado fosse già stato sospeso dalla professione medica. Nel corso dell’intervento, oltre all’assenza di condizioni adeguate, non erano presenti attrezzature o personale autorizzato a garantire il corretto svolgimento dell’atto chirurgico.

Il passato giudiziario e la sospensione del medico

Il nome di Carlo Bravi era già noto alle forze dell’ordine e all’Ordine dei medici per il decesso di una donna durante una liposuzione, investigata come possibile causa di negligenza o imperizia. Dopo questo episodio, l’uomo era stato sospeso dalla professione per evitare il ripetersi di incidenti e per tutelare la salute pubblica.

Nonostante il divieto, Bravi ha persistito nell’attività chirurgica seguendo vie informali e anonime, scegliendo luoghi non attrezzati, quali abitazioni private. Questi interventi privi di certificazione espongono i pazienti a rischi elevati, considerando la mancanza di controllo medico e strutturale sulle procedure.

Le autorità hanno più volte segnalato quanto sia pericolosa questa pratica, sottolineando che la chirurgia estetica va svolta esclusivamente in strutture autorizzate e con personale qualificato, per prevenire complicanze gravi o mortali.

Rischi della chirurgia estetica fuori struttura e interventi illegali

La vicenda di Bravi porta all’attenzione pubblica il problema della chirurgia estetica praticata in clandestinità, fenomeno che si registra in molte città, soprattutto dove la domanda di interventi a basso costo è alta. Operare fuori da ospedali o cliniche autorizzate significa rinunciare a controlli fondamentali per la sterilità degli strumenti e per la gestione delle emergenze.

Le condizioni igieniche precarie e l’assenza di anestesisti o personale di supporto aggravano il rischio di infezioni, emorragie o reazioni avverse. A questi pericoli si aggiunge la difficoltà di intervenire rapidamente in caso di complicazioni durante l’atto chirurgico.

Le forze dell’ordine e gli enti sanitari proseguono nel contrasto a questo fenomeno, che danneggia la reputazione della medicina e mette in serio pericolo la vita dei pazienti. Le normative richiedono rigore nella certificazione degli ambienti e nella preparazione dei medici che operano nel campo estetico. Il caso Bravi è un monito chiaro su cosa comporti ignorare le regole.

La vicenda, emersa nella primavera del 2025, alimenta il dibattito sulle tutele per chi sceglie la chirurgia estetica e sulla necessità di rafforzare i controlli per prevenire simili episodi nel futuro. “È fondamentale affidarsi solo a professionisti riconosciuti e strutture autorizzate”, hanno ribadito le autorità.

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