Il cambiamento climatico ha un impatto diretto sulla diffusione delle malattie trasmesse da vettori come zanzare in Italia. Con l’avvicinarsi della stagione calda, le condizioni ambientali diventano più favorevoli alla circolazione di virus come la Dengue e il West Nile. La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica sottolinea la necessità di rafforzare le azioni contenute nel Piano nazionale prevenzione arbovirosi , coinvolgendo istituzioni, comunità e competenze veterinarie e ambientali. La prevenzione resta la chiave per evitare un peggioramento del quadro epidemiologico nazionale.
Il ruolo decisivo del piano nazionale prevenzione arbovirosi
Il Piano nazionale prevenzione arbovirosi 2020-2025 rappresenta lo strumento principale per contenere la diffusione delle malattie trasmesse da vettori in Italia. Enrico Di Rosa, presidente della Siti, ricorda che “ignorare il rischio o agire con ritardo può provocare serie conseguenze sanitarie.” Le amministrazioni locali devono prendersi la responsabilità di attuare le misure preventive previste dal piano, mettendo a disposizione le risorse necessarie e creando sinergie tra gli attori del territorio. Il piano in scadenza richiede un rinnovo dell’impegno per consolidare le strategie esistenti. La collaborazione con i medici veterinari assume un ruolo sempre più importante, poiché questi virus circolano anche negli animali e quindi coinvolgono più ambiti. La salute pubblica dipende dalla partecipazione di tutte le istituzioni e soprattutto delle comunità locali.
Controlli sui vettori e prevenzione sul territorio
I medici igienisti insistono sull’urgenza di intensificare i programmi di controllo sulle zanzare, principali vettori delle arbovirosi. Occorrono interventi mirati di disinfestazione e la promozione di buone pratiche capaci di eliminare i luoghi di riproduzione degli insetti. Le amministrazioni locali hanno un compito fondamentale nell’organizzare queste attività e garantirne l’efficacia su tutto il territorio. È necessario intervenire prima che la proliferazione di zanzare arrivi a livelli critici, perché una volta raggiunto un punto di rottura, diventa più difficile contenere le infezioni. La tempestività e la capillarità dei controlli sono elementi essenziali per limitare il rischio di focolai.
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Comunicazione alla popolazione: informare per proteggere
Un altro aspetto fondamentale riguarda la comunicazione destinata ai cittadini. La Siti evidenzia quanto sia cruciale mantenere una popolazione consapevole dei rischi legati alle arbovirosi e delle misure di prevenzione possibili. Le amministrazioni locali sono in prima linea per diffondere informazioni chiare e corrette attraverso canali diretti, come incontri, volantini o comunicazioni digitali. Sensibilizzare in modo trasparente e continuo permette di far diventare la prevenzione una pratica condivisa, riducendo così il numero di casi. Solo un coinvolgimento attivo della comunità può garantire il successo delle campagne di controllo e ridurre l’impatto sanitario di queste malattie.
I numeri preoccupanti del 2024: dengue e virus West Nile
L’anno 2024 ha registrato un aumento record dei casi di Dengue in Italia, con focolai autoctoni che hanno colpito diverse regioni. In particolare, nelle Marche si è verificato uno dei più estesi focolai europei, che ha richiamato attenzione a livello internazionale. Allo stesso tempo, il virus West Nile ha mostrato una diffusione più ampia, interessando aree geografiche crescenti e arrivando fino al Regno Unito. Questi dati dimostrano che le arbovirosi non sono più malattie limitate a zone tropicali o lontane, ma sono una seria minaccia per la salute pubblica in Europa. Serve un impegno coordinato e in più direzioni per frenare questa espansione.
Vaccini e misure di protezione per chi viaggia
Alcune arbovirosi dispongono di vaccini, che risultano importanti soprattutto per chi si sposta verso paesi dove queste malattie sono endemiche. Gli specialisti sottolineano la necessità di offrire un’adeguata consulenza vaccinale, così da personalizzare le indicazioni secondo la destinazione del viaggio e il profilo di rischio della persona. La Siti si dichiara disponibile a collaborare con le istituzioni e le amministrazioni locali per definire strategie preventive e diffondere informazioni aggiornate. In questo modo si punta a una maggiore copertura vaccinale e a ridurre i casi importati, limitando al tempo stesso la possibilità che il virus si insedi stabilmente in aree italiane.