Il Festival di Gradara per il 2025 cambia strada rispetto all’anno scorso. Dopo aver esplorato il tema dell’aria, questa volta il protagonista è il gioco con la terra. Un ritorno ai materiali concreti, all’equilibrio e alla creatività manuale, dentro un’atmosfera che mescola tradizione e fantasia nel borgo marchigiano.
Terra, gioco e storia: l’immagine che racconta il festival
La grafica ufficiale di quest’anno è firmata di nuovo da Ignazio Fulghesu, che cura la comunicazione visiva dell’evento. L’illustrazione mostra un meccanismo giocoso e complesso, dove simboli di storia, azione e gioco si intrecciano. L’opera richiama la solidità della terra, l’arte di costruire e il divertimento manuale, invitando grandi e piccoli a riscoprire il valore della manualità reale. Si passa così dal leggero e impalpabile alla materia, un richiamo forte al carattere stesso del borgo, che ha radici antiche e un legame suggestivo con l’aria nel suo nome. Il lavoro di Fulghesu crea un’immersione che coinvolge mente e corpo, trasformando il gioco in un momento di scoperta e creazione.
Gradara si anima: spazi di gioco e laboratori ovunque
Il borgo si trasforma in un grande palcoscenico dove ogni angolo diventa occasione per giocare e imparare. Nel Ludocamper di ZioLudovico ci saranno giochi di strada e cooperativi, pensati per far stare insieme i partecipanti e regalare divertimento a gruppi di tutte le età. La Rocca ospiterà attività tradizionali con installazioni in legno e uno scivolo firmati Scombussolo, che sfruttano gli spazi storici per unire gioco e patrimonio culturale.
Librerie ed editori come Libro Tira Libro, Sabir, Artebambini e Fantomars allestiranno laboratori creativi, coinvolgendo il pubblico nella sperimentazione con materiali autentici e attività manuali. Non mancheranno il GiocoCirco di Pavia, famoso per le sue performance ludiche e circensi, e le installazioni di ReMida Bologna Terre d’Acqua, che puntano sul riuso e sulla valorizzazione dei materiali di scarto con un occhio all’ambiente.
Tra le attrazioni anche le invenzioni di Ingegneria del Buon Sollazzo: macchine e giochi in movimento pensati per incuriosire e far riflettere sul funzionamento delle cose. Play on Tour proporrà dimostrazioni interattive e tornei, creando momenti di incontro dove la competizione si mescola alla scoperta. Così, Gradara 2025 offre un programma ricco e variegato, con esperienze che parlano a pubblici diversi e tipi di gioco differenti.
Un festival che nasce dal territorio e coinvolge tutti
Il legame con il territorio è uno dei punti forti di questa edizione. Scegliere di dedicare il festival ai giochi con la terra significa mettere al centro l’ambiente e le risorse locali. Il borgo non è solo una cornice, ma parte attiva di un progetto che intreccia cultura, storia e vita di tutti i giorni.
L’attenzione alle attività manuali richiama tradizioni artigianali antiche e un modo di divertirsi più lento e concreto, lontano dagli schermi digitali, per tornare al contatto diretto con forme, materiali e spazi. Questa scelta, insieme alla varietà delle proposte, punta a coinvolgere tutte le età, facendo sentire protagonisti sia i residenti sia i visitatori.
Il festival conferma il modello di eventi diffusi nel centro storico, valorizzando piazze e vie come luoghi di incontro e di gioco. La presenza di gruppi e operatori specializzati costruisce un programma ricco, che moltiplica le occasioni di gioco, educazione e cultura. In questo modo Gradara diventa uno spazio dove passato e presente si incontrano, dove memoria e sperimentazione si fondono.
Ogni attività, dai laboratori ai giochi agli spettacoli, si inserisce in un contesto che mette al centro il rapporto con lo spazio fisico, offrendo un’esperienza sensoriale e collettiva. Il festival resta così un momento per mettere in moto creatività e curiosità, usando materiali semplici e un approccio partecipativo che punta tutto sul piacere di fare insieme.