Giovani e lavoro in Italia: tra precarietà, salari bassi e richieste al governo

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Giovani italiani tra lavoro precario e salari in calo. - Gaeta.it

Marco Mintillo

16 Settembre 2025

La situazione lavorativa dei giovani in Italia resta critica. Contratti precari e stipendi bassi rendono difficile raggiungere l’autonomia economica. Ne hanno parlato con forza all’ultimo incontro della Uil in Abruzzo, dove giovani militanti e dirigenti sindacali hanno messo in luce il divario tra le esigenze reali degli under 35 e le politiche messe in campo finora.

Uil: “La situazione dei giovani lavoratori è drammatica”

A Vasto, PierPaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha definito senza mezzi termini la condizione dei giovani lavoratori “disastrosa”. Non si tratta solo di numeri sull’occupazione. Il vero problema è che molti non riescono nemmeno ad accedere a mutui o prestiti, strumenti indispensabili per costruirsi una vita indipendente. Il nodo sta nei salari troppo bassi, che spesso sembrano più un aiuto alle aziende in difficoltà che un giusto riconoscimento del lavoro fatto.

Bombardieri ha sottolineato come i contratti siano per lo più precari e instabili. Questa situazione, unita a paghe modeste, impedisce ai giovani di programmare il futuro con un minimo di sicurezza. Il segretario ha anche evidenziato la distanza enorme tra le politiche pubbliche sul lavoro e quello che i giovani vivono ogni giorno.

Il problema non è solo trovare un impiego, ma anche poter crescere, partecipare alla vita sociale, mettere su casa o famiglia. Senza una base economica solida, tutto questo resta un sogno lontano.

Le proposte della Uil per dare una svolta

Durante il Uil Camp, Bombardieri ha illustrato alcune proposte per spingere il governo a intervenire. La prima è togliere le tasse dagli aumenti salariali previsti nei contratti collettivi, così da far arrivare più soldi direttamente ai lavoratori e rendere i salari più competitivi.

Un altro punto riguarda la contrattazione di secondo livello, cioè quella che avviene in azienda o a livello territoriale. Favorirla significherebbe adattare meglio gli accordi alle esigenze di ogni realtà, migliorando produttività e competitività.

Bombardieri ha parlato anche di temi esterni, come i dazi e l’apertura a nuovi mercati internazionali. Il sindacato vuole sedersi al tavolo con Confindustria e altre associazioni datoriali per definire contratti rappresentativi e sostenibili. La questione, ha detto, riguarda la dignità del lavoro e il diritto dei giovani a guardare con fiducia al proprio futuro.

Uil Camp in Abruzzo: un confronto a tutto campo

Dal 15 al 17 settembre in Abruzzo si tiene il Uil Camp, evento che riunisce giovani funzionari e militanti per discutere di lavoro. Tra i temi al centro ci sono il welfare contrattuale, la precarietà e la sicurezza sul lavoro. Sono intervenuti esponenti Uil come Santo Biondo e Ivana Veronese, insieme al giornalista Attilio Bolzoni, per fare il punto sulla situazione e sulle possibili soluzioni.

L’ultimo giorno, il 17 settembre, si parlerà di “Il sindacato delle persone contro gli abusi del territorio”. Si affronteranno temi come gli ecomostri, le mafie ambientali e l’impegno civile, con ospiti del calibro del professor Michele Manigrasso dell’Università G. D’Annunzio, l’imprenditore anti-camorra Luigi Leonardi e Don Maurizio Patriciello, attivo nella lotta alla criminalità organizzata.

Il dibattito punta a mostrare il sindacato non solo come voce dei lavoratori, ma anche come protagonista nelle battaglie sociali legate a territorio e legalità. Un segnale chiaro dell’attenzione crescente verso temi che influenzano il lavoro e il futuro di tutti.