La Costituzione Italiana e il Ruolo Imparziale Della Pubblica Amministrazione nel Potere Esecutivo

La Costituzione Italiana E Il

Ruolo imparziale della PA nel governo italiano - Gaeta.it

Armando Proietti

16 Settembre 2025

La Costituzione italiana dedica alcune norme fondamentali alla struttura e al funzionamento della pubblica amministrazione, delineandone il ruolo nel sistema democratico. Gli articoli 97 e 98 sottolineano l’autonomia e l’importanza dell’amministrazione pubblica nell’ambito del potere esecutivo, valorizzando un modello di amministrazione che deve rimanere imparziale e indipendente dalle forze politiche. Questo principio affonda le radici nel rifiuto del passato autoritario, segnato dall’uso strumentale dell’apparato pubblico per comprimere le libertà e smantellare i meccanismi di equilibrio dei poteri. Negli ultimi decenni, questi valori sono stati riaffermati come pilastri per garantire che i funzionari pubblici operino esclusivamente in nome della collettività e non su indicazioni dei partiti politici.

La rilevanza degli articoli 97 e 98 nella definizione del ruolo amministrativo

Gli articoli 97 e 98 della Costituzione definiscono con chiarezza le caratteristiche essenziali della pubblica amministrazione. In particolare, l’articolo 97 attribuisce all’amministrazione una posizione autonoma in seno al potere esecutivo. Il principio guida è quello di efficienza ma soprattutto imparzialità nell’azione amministrativa, per evitare che l’apparato di governo possa essere piegato a logiche politiche o personali. L’articolo 98, invece, si concentra sul ruolo dei dirigenti pubblici e dei funzionari, che devono operare con indipendenza e dedizione al pubblico interesse. Questi dipendenti dello Stato hanno la responsabilità di gestire le risorse e i procedimenti amministrativi al servizio della collettività, senza subire condizionamenti da parte di organizzazioni politiche.

La presenza di questi articoli nel testo costituzionale ha una finalità precisa: preservare uno spazio amministrativo autonomo rispetto alle contese politiche, riflettendo le lezioni storiche legate all’esperienza autoritaria che ha segnato l’Italia nel passato. La Costituzione ha inserito questi principi quindi per evitare che l’apparato pubblico possa essere strumentalizzato a fini di parte. Il risultato è un sistema nel quale il funzionamento dello Stato non dipende dalla variazione degli schieramenti politici, ma si basa su criteri di imparzialità e continuità.

Il ricordo storico e il pensiero di Costantino Mortati Sull’amministrazione pubblica

Le considerazioni attorno alla funzione della pubblica amministrazione nel sistema democratico italiano sono state influenzate da figure autorevoli come Costantino Mortati, giurista e membro dell’Assemblea Costituente. Mortati ha evidenziato come, in un ordinamento democratico, l’amministrazione debba essere “oggettiva” e non soggetta al controllo diretto dei partiti. Secondo il suo pensiero, il corpo amministrativo deve garantire la gestione neutrale della cosa pubblica, evitando derive che possano compromettere l’equilibrio dei poteri.

L’esperienza del fascismo ha rappresentato un monito forte per i Costituenti. In quel periodo, l’apparato statale era diventato uno strumento del regime per sopprimere le garanzie democratiche. Mortati e i suoi colleghi volevano costruire una difesa strutturale nei confronti di quelle derive, inserendo nel testo costituzionale principi che impedissero al potere politico di assoggettare l’amministrazione. Per questo motivo, la figura del funzionario pubblico viene considerata come garante di un rapporto diretto e esclusivo con i cittadini e la collettività, non con le forze politiche che governano temporaneamente.

Le parole di Sergio Mattarella ai nuovi dirigenti pubblici formati dalla scuola nazionale dell’amministrazione

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente richiamato questi principi durante un incontro con i vincitori del nono Corso-concorso per dirigenti pubblici organizzato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione. Mattarella ha ribadito l’importanza che i funzionari pubblici si mantengano indipendenti e si pongano al servizio della collettività, sottraendo il loro operato a qualsiasi condizionamento di partito. Questo richiamo rappresenta un segnale chiaro sul valore che lo Stato attribuisce alla neutralità dell’amministrazione nel suo complesso.

L’occasione del corso-concorso è stata scelta per sottolineare come la formazione e la selezione dei futuri dirigenti pubblici debbano ispirarsi ai principi costituzionali prima richiamati. Il messaggio del Capo dello Stato mira a consolidare una cultura amministrativa basata sulla correttezza e sull’imparzialità, tanto necessaria per sostenere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’amministrazione deve essere un punto fermo e non un organo soggetto alle contingenze politiche, proprio come previsto dalle norme della Costituzione.