Nel corso del Giubileo dei Giovani, celebrato a Roma con oltre un milione di partecipanti, papa Leone ha rivolto parole di solidarietà e speranza ai giovani delle zone più colpite dai conflitti attuali, in particolare Gaza e Ucraina. Questo evento ha raccolto ragazzi da tutto il mondo, uniti sotto il segno della pace e del dialogo, con l’obiettivo di offrire una risposta diversa alle violenze e alle guerre che affliggono tante comunità.
Il messaggio di papa leone ai giovani del giubileo
Durante la messa a Tor Vergata, papa Leone ha voluto evidenziare la condizione difficile dei giovani coinvolti nei conflitti generati dagli stessi uomini. Ha parlato direttamente ai ragazzi presenti, cercando di infondere un senso di solidarietà e responsabilità collettiva. Ha detto: “Siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, causati da altri esseri umani”. La citazione mette in luce l’attenzione particolare verso chi vive la sofferenza della guerra, come i giovani di Gaza e dell’Ucraina. Il pontefice li ha definiti simboli concreti di un mondo differente, capace di costruire relazioni fondate su fraternità e amicizia piuttosto che sulla violenza armata.
La speranza nel dialogo
Il discorso ha sottolineato la speranza nel dialogo come strumento imprescindibile per risolvere i conflitti. Papa Leone ha voluto ribadire che la pace può essere raggiunta, a condizione che vi sia una volontà sincera da parte di tutti gli attori coinvolti. Ha invitato i giovani a essere promotori di quel cambiamento, perché il futuro passa attraverso il loro impegno e la loro capacità di superare divisioni e ostilità.
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L’importanza del giubileo e la partecipazione dei giovani
Il Giubileo dei Giovani si è tenuto a Roma, coinvolgendo circa un milione di persone, tra cui ragazzi provenienti da varie nazioni e contesti culturali. L’evento era composto da momenti di riflessione, preghiera e confronto, con lo scopo di promuovere pace e riconciliazione. L’organizzazione ha coinvolto anche la protezione civile, che ha coordinato l’accoglienza di 42mila pellegrini distribuiti in circa 400 strutture. Questa logistica complessa ha permesso una presenza intensa e concentrata, senza precedenti recenti per numeri e partecipazione.
Incontrarsi per la pace
Oltre al valore spirituale, il Giubileo ha dato ai ragazzi l’opportunità di incontrare coetanei, scambiarsi esperienze personali legate a contesti spesso difficili, e accrescere la consapevolezza di quanto sia necessario impegnarsi per un mondo privo di violenze. Un aspetto centrale era anche quello della testimonianza diretta di chi ha vissuto guerre e ingiustizie, per ricordare a tutti il prezzo umano delle armi.
La giornata mondiale della gioventù in programma a seoul nel 2027
Al termine del suo intervento papa Leone ha annunciato il prossimo grande appuntamento mondiale con i giovani, la Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Seoul, Corea del Sud, dal 3 all’8 agosto 2027. Questo evento internazionale rappresenta un’occasione per rafforzare i legami tra giovani di diverse culture e provenienze. L’iniziativa mira a consolidare il messaggio di fratellanza e pace, portando avanti le istanze di dialogo espresse durante il Giubileo romano.
Seoul e il coinvolgimento asiatico
La scelta di Seoul sottolinea anche l’attenzione verso i paesi asiatici, che negli ultimi anni hanno incrementato la partecipazione a eventi religiosi globali e manifestazioni di solidarietà. La Giornata mondiale sarà un momento di confronto diretto, con celebrazioni liturgiche, incontri formativi e momenti di aggregazione. I preparativi sono già avviati per ospitare migliaia di giovani pellegrini con una rete di strutture dedicate e un’organizzazione mirata a sostenere il flusso e le necessità di partecipanti provenienti da più continenti.