Dal 31 maggio al 2 giugno tornano i festeggiamenti per i Santi Erasmo e Marciano: a Gaeta un ricco programma tra riti religiosi, concerti, fiera artigianale e spettacolo pirotecnico.
Torna a Gaeta uno degli appuntamenti più sentiti e suggestivi dell’anno: i festeggiamenti in onore dei Santi Patroni Erasmo e Marciano, figure centrali nella storia della città e dell’Arcidiocesi. Un evento che affonda le sue radici in una tradizione secolare, intrecciando fede, cultura e spettacolo in una manifestazione che ancora oggi unisce l’intera comunità.
Una tradizione che nasce dal cuore della storia
Le origini della festa risalgono al IX secolo, quando Gaeta era uno dei centri più floridi del Mediterraneo, governata da un Ducato indipendente. Tra l’839 e il 1140, la città si affermò come una vera e propria Repubblica Marinara, con una sua moneta e una flotta che commerciava in tutto il mare nostrum. Fu in quel periodo di splendore che si iniziò a rendere omaggio ai Santi Patroni, con l’ampliamento della Cattedrale e la valorizzazione delle reliquie, che dal XVII secolo sono custodite nello storico succorpo.
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Nel 1862, con l’abolizione della Caccia al Bufalo – una sorta di corrida che attirava visitatori perfino da Roma e Caserta – la festa perse la componente popolare più cruenta e divenne progressivamente una celebrazione religiosa e civile, arricchita negli ultimi decenni da spettacoli, musica e iniziative culturali.
Il significato attuale del martirio: le parole dell’Arcivescovo Vari
A sottolineare il valore spirituale della festa è stato l’Arcivescovo Mons. Luigi Vari, che ha ricordato il significato universale del martirio:
“I martiri sono coloro che mettono la vita per affermare il diritto a credere e pensare liberamente. Anche oggi, ci sono uomini e donne che rischiano tutto per la loro fede o per la libertà di pensiero, contro chi pretende di imporre un’unica verità.”
Un messaggio forte, che si lega al senso della festa come memoria viva, capace di parlare anche all’uomo contemporaneo.
Un programma ricco di appuntamenti per tutta la città
I festeggiamenti sono il frutto della collaborazione tra l’APS Santi Erasmo e Marciano, l’Arcidiocesi, la Basilica Cattedrale, la Regione Lazio, il Comune di Gaeta, la Pro Loco e Confcommercio. Un lavoro corale che, come sottolineato dal sindaco Cristian Leccese,
“rinnova la bellezza dell’essere comunità attorno alla memoria dei nostri Patroni”.
Il programma si apre il 31 maggio con il Palio del Mare e l’avvio della Fiera dei Santi Patroni in via Annunziata, con esposizioni di artigianato e prodotti locali.
Il 1° giugno, alle ore 19, si terrà la celebrazione eucaristica vigiliare nella Cattedrale presieduta dall’Arcivescovo Vari, con la tradizionale offerta dei fiori e dei ceri da parte del Sindaco. In serata, spazio alla musica con l’esibizione della Manhattan Swing Band e l’atteso concerto dei Gemelli Diversi al molo Santa Maria.
Il 2 giugno, giornata culminante, alle 17.30 è in programma il Pontificale, seguito dalla solenne processione per le vie della città con la partecipazione delle autorità civili e militari. In serata, il concerto lirico-sinfonico della Banda Giuseppe Chielli di Noci (BA), sul sagrato del Santuario della SS. Annunziata, anticiperà il momento più scenografico dell’intera manifestazione: il grande spettacolo pirotecnico terra-mare, lanciato dalla scogliera di Punta Stendardo, che concluderà in modo spettacolare tre giorni intensi e profondamente partecipati.
Quella dei Santi Erasmo e Marciano non è solo una festa religiosa: è un patrimonio culturale, un rito collettivo, un richiamo alla memoria che continua a parlare al presente. A Gaeta, per tre giorni, la fede si fa festa, la storia si fa comunità e l’identità si rinnova nella condivisione.