Il Comune pubblica i procedimenti per il rilascio delle nuove concessioni balneari: 45 stabilimenti coinvolti, criteri ampliati per favorire investimenti anche su infrastrutture, turismo e fasce deboli.
Finalmente – commenta il sindaco di Gaeta Cristian Leccese – dopo mesi di lavoro sulle regole da applicare alle gare per le concessioni balneari, siamo pronti a partire. L’Amministrazione ha concluso il percorso tecnico e amministrativo che porterà alla pubblicazione di tutti i procedimenti. Le gare si svolgeranno secondo i nuovi criteri fissati dalla normativa europea, recepita in Italia con l’articolo 4 della Legge 118 del 2022.
Le cifre: 45 concessioni, tra istanze, progetti e bando
Sul territorio comunale si contano 45 concessioni demaniali marittime a uso turistico e ricreativo. Di queste, 15 sono state oggetto di proposte di partenariato pubblico-privato attraverso il meccanismo del project financing. Altre 25 istanze sono state invece presentate con procedura semplificata, seguendo le indicazioni della determinazione dirigenziale n.13 del 2025.
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Per le restanti concessioni, quelle su cui non sono arrivate domande dal mercato, sarà il Comune a procedere direttamente: gli uffici del SEAP hanno già predisposto il bando, che sarà pubblicato a breve.
Non è stato un lavoro semplice. È servito tempo, confronto, pazienza. Ma l’impostazione scelta dall’Amministrazione è stata chiara fin da subito: le gare non dovranno limitarsi al demanio, ma offrire un’occasione di sviluppo per tutta la città .
Con la delibera n.143 della giunta comunale (giugno 2024), sono state stabilite linee guida precise: i progetti dovranno includere investimenti su servizi pubblici, infrastrutture, sostenibilità , cultura e turismo. Ma anche attenzione al lavoro, alla stabilizzazione dei contratti e alle fasce sociali più fragili.
La disciplina unica e i criteri ampliati
A gennaio 2025 è stato fatto un passo formale importante. Con l’approvazione della determinazione dirigenziale n.13/2025, il Comune ha pubblicato sul sito istituzionale la disciplina uniforme che regolerà tutte le gare.
Il documento definisce i procedimenti da seguire e i criteri di valutazione che l’Ente adotterà per selezionare gli operatori. Oltre ai parametri previsti dalla legge, sono stati inseriti criteri ulteriori che guardano all’interesse collettivo, non solo a quello imprenditoriale.
«Se ci fossimo fermati ai criteri minimi imposti dalla legge – spiega Leccese – i progetti si sarebbero limitati agli stabilimenti e nulla più. Invece abbiamo scelto un’altra strada: chiedere agli imprenditori di investire anche sulla città . Opere pubbliche, servizi, interventi per le fasce deboli. È così che si costruisce uno sviluppo che coinvolga tutti».
Secondo il Comune, grazie a questa impostazione, si potranno mobilitare oltre 20 milioni di euro in interventi urbani e turistici.
Proroghe temporanee e ricorsi possibili
Nell’attesa che si completino le gare, l’Amministrazione ha comunicato ai concessionari uscenti che i loro titoli saranno prorogati in via straordinaria, come previsto dalle circolari ministeriali e dalla giurisprudenza amministrativa.
A supporto di questa scelta si cita anche una sentenza recente del TAR di Latina (n.316, 16 aprile 2025), che conferma la legittimità della proroga fino alla conclusione delle nuove procedure.
Il Comune è consapevole che l’intero iter potrebbe generare ricorsi o opposizioni, anche da parte dell’Autorità Garante per la Concorrenza. Ma l’Amministrazione si dice pronta ad affrontare ogni contestazione.
«Ci aspettiamo che qualcuno provi a sollevare problemi – commenta Leccese – ma siamo convinti della bontà del percorso scelto. Le gare fatte senza visione sarebbero servite solo a garantire margini economici per pochi. Noi vogliamo che il beneficio sia per l’intera città . Per quanto riguarda l’AGCM, so bene da dove arrivano certe segnalazioni: le solite denunce anonime dell’opposizione, a cui siamo abituati».
Un modello che guarda oltre la spiaggia
Il Comune ha scelto di andare oltre il demanio. Le nuove gare saranno uno strumento per attrarre risorse e coinvolgere gli imprenditori in un progetto di sviluppo ampio. Non si tratta solo di stabilimenti balneari, ma di un’occasione per riqualificare spazi pubblici, costruire servizi, migliorare l’offerta turistica e sociale.
Tutte le procedure sono partite. Il lavoro ora passa ai soggetti interessati e alle prossime fasi delle gare. Gaeta si è data una regola chiara: chi vorrà una concessione, dovrà anche restituire qualcosa alla città .