Il G7 Agricoltura in corso a Siracusa offre un’importante piattaforma per riflessioni e discussioni sul futuro dell’agricoltura e della pesca. L’Onorevole Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha evidenziato i rischi e le opportunità che il settore deve affrontare, soprattutto in relazione all’inclusione giovanile e all’evoluzione delle pratiche agricole nel contesto legislativo attuale. La necessità di un repentino cambio di marcia è fondamentale per garantire la sostenibilità e la vitalità di queste professioni storiche.
La situazione dell’agricoltura italiana: sfide e opportunità
Durante il suo intervento al G7 Agricoltura, Carloni ha sottolineato l’urgenza di creare un legame tra le politiche agricole e le nuove generazioni. Il rischio più grande è l’assenza di una continuità generazionale nel settore: “Se non prestiamo attenzione, tra trenta anni potremmo non avere più né agricoltori né imprenditori della pesca”, ha affermato. Questo è un problema di ampia portata che tocca l’identità del settore agricolo italiano, storicamente radicato nel tessuto socio-economico nazionale.
La reticenza degli anziani a trasferire le proprie attività ai giovani è un fenomeno complesso, dovuto a fattori storici, culturali e sociali. È essenziale, secondo Carloni, che il Parlamento italiano si esprima con una legge mirata, per stabilire un quadro normativo chiaro e incentivante per le nuove generazioni. La funzione sociale dell’agricoltore deve essere ripristinata e valorizzata; non è solo una figura economica, ma un custode della tradizione e dell’ambiente.
Sostegno alla nuova imprenditorialità: l’importanza del credito
Un altro punto cruciale evidenziato da Carloni riguarda l’accesso al credito per i giovani imprenditori. Molte nuove iniziative imprenditoriali nel settore agroalimentare trovano ostacoli significativi per poter accedere a finanziamenti. “Un terzo pilastro della PAC deve riguardare le garanzie sul credito”, ha detto, rimarcando l’importanza del supporto finanziario per facilitare l’ingresso dei giovani in questo settore.
La possibilità di ottenere credito con condizioni favorevoli potrebbe fare la differenza tra chi riesce a investire e innovare e chi invece è costretto a rinunciare. Carloni ha anche menzionato una proposta di legge volta a stabilire un costo minimo nella cessione dei prodotti agroalimentari, elemento fondamentale per garantire la redditività degli agricoltori. Questo aspetto è essenziale per costruire un sistema agroalimentare sostenibile, capace di premiare il lavoro e l’impegno degli agricoltori.
Il ruolo dell’agricoltore come custode dell’ambiente
Infine, la discussione si è spostata sull’importante ruolo dell’agricoltore come custode dell’ambiente. Carloni ha sottolineato la necessità di rivedere e riformulare la definizione di questa figura professionale, che non può essere limitata a mere considerazioni di pressione antropica come indicato in alcune recenti direttive europee. L’agricoltore non è solo un produttore, ma un mediatore tra la terra e l’uomo, una figura che svolge un ruolo cruciale nella conservazione delle risorse naturali e dei paesaggi.
La Commissione Agricoltura sta lavorando con urgenza per delineare un futuro in cui l’agricoltore possa riacquistare il proprio ruolo sociale e culturale. Un impegno che si traduce in una forte volontà politica di sostenere le iniziative che mettano in risalto l’importanza della produzione agricola nel rispetto dell’ambiente e nella valorizzazione delle tradizioni locali. L’agricoltura, dunque, non è solo un’attività economica, ma una pratica che interseca cultura, salute e sostenibilità.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Donatella Ercolano