Il Portogallo vieta l'uso del cellulare nelle scuole primarie a partire dal prossimo anno scolastico

Il Portogallo vieta l’uso del cellulare nelle scuole primarie a partire dal prossimo anno scolastico

Il governo del Portogallo vieta l’uso dei cellulari nelle scuole primarie dal 2025 dopo un progetto pilota che ha ridotto bullismo e migliorato socialità, mentre restano aperte questioni sull’applicazione pratica.
Il Portogallo Vieta L27Uso Del Il Portogallo Vieta L27Uso Del
Il Portogallo vieta l'uso dei cellulari nelle scuole primarie dal 2025, dopo un progetto pilota che ha evidenziato miglioramenti nel comportamento e nella socialità degli studenti. - Gaeta.it

Il governo del Portogallo ha deciso di vietare l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole primarie a partire dal prossimo anno scolastico. Questa decisione arriva dopo un anno di sperimentazione che ha evidenziato alcuni miglioramenti nel comportamento degli studenti. Il provvedimento riguarda le scuole elementari, mentre nelle scuole secondarie l’uso dei cellulari resterà consentito.

Il divieto del cellulare: un salto dalla raccomandazione alla norma vincolante

Nel 2024 il governo conservatore di Lisbona aveva adottato soltanto una raccomandazione ufficiale che lasciava libertà di scelta agli istituti scolastici sull’uso dei cellulari in classe. Quel provvedimento non imponeva alcun obbligo, e molte scuole potevano ignorarlo senza sanzioni.

Giovedì 23 gennaio 2025, invece, il consiglio dei ministri ha approvato una nuova norma che rende il divieto obbligatorio nelle scuole primarie. Secondo quanto comunicato, il divieto dovrebbe applicarsi già dal prossimo anno scolastico, cioè da settembre 2025, anche se non sono ancora stati messi a punto tutti i dettagli sulle modalità di controllo o sulle eventuali eccezioni.

Questa svolta segue l’esperimento condotto lo scorso anno in circa 800 scuole primarie e secondarie che hanno scelto di vietare il cellulare. Il governo ha voluto basare la decisione sulle osservazioni concrete raccolte durante questo progetto pilota.

Risultati del progetto pilota: meno bullismo e più socialità tra gli studenti

Gli osservatori coinvolti hanno segnalato che nelle scuole dove il cellulare era vietato si è registrata una diminuzione significativa degli episodi di bullismo e di indisciplina. La riduzione più evidente si è avuta tra gli alunni delle scuole primarie, che sono proprio il fulcro delle nuove regole. Anche tra gli studenti delle scuole secondarie, pur potendo ancora usare il cellulare, sono emersi benefici legati al minor disturbo in classe.

Una informativa raccolta direttamente da circa 800 dirigenti scolastici coinvolti nel progetto ha confermato queste tendenze. I rapporti descrivono soprattutto un miglioramento del clima dentro e fuori le aule. La presenza del cellulare spesso distraeva e favoriva comportamenti scorretti, così la sua assenza pare abbia contribuito a creare un ambiente più tranquillo per studenti e insegnanti.

L’impatto sulla vita scolastica: più gioco, socialità e lettura

Oltre al calo degli episodi negativi, il divieto ha portato a una maggiore interazione tra i ragazzi durante l’intervallo. Senza gli smartphone, gli studenti passano più tempo insieme nelle aree comuni della scuola, occupandosi di attività fisica e giochi tradizionali che erano spesso trascurati.

I dirigenti segnalano anche una crescita nell’uso dei servizi bibliotecari e nelle attività di socializzazione che coinvolgono diversi gruppi di studenti. I momenti Ricreativi hanno subito una trasformazione: i ragazzi sembrano più inclini a parlare direttamente, ad organizzare giochi e a partecipare ad attività collettive, elementi che contribuiscono a formare legami più solidi.

Questo aumento della socialità rappresenta anche un modo per rafforzare la coesione scolastica, fondamentale per migliorare l’esperienza educativa. Il tempo sottratto all’uso del cellulare sembra essere stato impiegato per queste interazioni più dirette e coinvolgenti.

Le prospettive sul futuro e le sfide dell’applicazione pratica

Nonostante il provvedimento sia stato approvato, restano aperti alcuni punti sulla sua applicazione pratica. Le scuole dovranno predisporre regole specifiche per monitorare il rispetto del divieto e stabilire eventuali sanzioni per i trasgressori. Non è chiaro, al momento, come verrà gestita l’eventuale necessità dei bambini di contattare familiari fuori dall’orario scolastico.

Inoltre si valuta il bilanciamento con le esigenze educative che, in alcune situazioni, potrebbero richiedere l’uso del cellulare per attività didattiche o emergenze. Le prossime settimane saranno decisive per definire linee guida più dettagliate e uniformi a livello nazionale.

La misura del Portogallo segna un punto di svolta sul tema della tecnologia e scuola e costituisce un esempio osservato con interesse anche da altri Paesi europei. Le autorità scolastiche seguiranno con attenzione gli sviluppi per adattare le prassi educative alle mutate esigenze degli studenti in un contesto digitale.

Change privacy settings
×