Cna Massa carrara, le sfide di davide brizzi tra porto, turismo, lunigiana e nuove aree artigianali

Cna Massa carrara, le sfide di davide brizzi tra porto, turismo, lunigiana e nuove aree artigianali

Davide Brizzi, nuovo presidente di Cna Massa Carrara, punta su sviluppo del porto, rilancio del turismo unificato tra costa e Lunigiana, collaborazione istituzionale e nuove aree artigianali per la crescita locale.
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Davide Brizzi, nuovo presidente di Cna Massa Carrara, punta su porto, turismo integrato con la Lunigiana, collaborazione istituzionale e sviluppo di aree artigianali per rilanciare l’economia locale. - Gaeta.it

Il nuovo presidente di Cna Massa carrara, Davide Brizzi, ha definito le cinque priorità del suo mandato: sviluppo del porto, rilancio del turismo, valorizzazione della Lunigiana, collaborazione con le istituzioni e carenza di aree artigianali. Questi temi riflettono le criticità e le opportunità del territorio, che Brizzi intende affrontare con concretezza e impegno, guidando l’associazione degli artigiani in una fase delicata e decisiva per la provincia.

Il porto e la sua importanza per l’economia locale

Tra i nodi centrali della nuova presidenza Cna Massa carrara si trova il porto, in particolare il progetto di ampliamento del terminal. Il tema ha sempre suscitato dibattiti, ma l’associazione degli artigiani, con Brizzi in prima linea, ha espresso un giudizio chiaro riguardo alla funzione economica del porto per il territorio.

Brizzi ha spiegato che il porto non è solo uno spazio fisico, ma rappresenta un motore economico essenziale per l’intera zona, in grado di stimolare nuovi insediamenti imprenditoriali e attività commerciali. L’impatto ambientale, questione di competenza tecnica, resta un tema separato, mentre il Cna punta a sottolineare il valore del porto come “strumento” di sviluppo e lavoro. La posizione ufficiale dell’associazione è volta a mantenere e far crescere il ruolo del porto nel futuro del territorio.

Chi gestisce il porto o ne pensa l’ampliamento, secondo Brizzi, deve considerare l’effetto diretto sulle imprese e sull’economia locale, senza trascurare la sostenibilità. La sensibilità verso le valutazioni ambientali sarà affidata a esperti, mentre l’associazione resta attenta a sostenere un’infrastruttura utile alla crescita.

Turismo e unione tra costa e lunigiana per attrarre visitatori

Uno dei punti più rilevanti del programma di Brizzi riguarda il turismo. La strategia proposta dal nuovo presidente parte dall’idea di mettere insieme i Comuni della costa e quelli della Lunigiana per proporre un’offerta unificata e coordinata. Questa aggregazione mira a rendere il territorio più attrattivo, superando frammentazioni e rivalità storiche.

Secondo Brizzi, i Comuni costieri necessitano di una guida più efficace per lo sviluppo turistico, così da sfruttare al meglio le risorse presenti. Allo stesso tempo, la Lunigiana, con i suoi paesaggi e la natura incontaminata, può giocare un ruolo da protagonista, anche se oggi resta poco valorizzata.

L’obiettivo è promuovere un pacchetto integrato, che includa località di mare, borghi, sentieri e prodotti tipici, per offrire ai visitatori un’esperienza complessiva, capace di allungare la permanenza e moltiplicare le visite in diversi punti della provincia. In questo senso, Cna Massa carrara ha avviato collaborazioni con società di sviluppo turistico per proporsi come interlocutori affidabili alle imprese del settore.

La lunigiana, le infrastrutture e la diversità territoriale

Un tema cruciale riguarda le difficoltà infrastrutturali e la complessità sociale della Lunigiana, zona a cui Brizzi dedica particolare attenzione. Il presidente ha sottolineato la necessità di potenziare i collegamenti ferroviari con la vicina provincia di Lucca e migliorare la rete stradale che unisce la Lunigiana alla costa.

Qui, le sfide tecniche si intrecciano con un aspetto più profondo: la distribuzione demografica e amministrativa. La Lunigiana conta gli abitanti dislocati in ben 14 Comuni, al contrario del territorio di Massa, molto più concentrato. Questa frammentazione rende difficile pianificare interventi omogenei e richiede strategie mirate e condivise.

Brizzi propone di organizzare eventi specifici per mettere a fuoco i problemi principali della Lunigiana, facendone portavoce presso i Comuni interessati. Il lavoro svolto da Cna con il Gal è uno start importante, ma serve un coinvolgimento più ampio, anche da parte delle amministrazioni, per far emergere bisogni concreti e proposte di sviluppo.

Il rapporto con le istituzioni per una collaborazione concreta

La relazione tra imprese e istituzioni è un altro punto su cui il presidente Brizzi intende spingere con decisione. Non si tratta solo di chiedere un maggiore supporto agli enti pubblici, ma di valorizzare anche l’apertura dei privati al confronto.

Per questo motivo, Cna Massa carrara si impegna a invitare amministratori a incontri, workshop e tavoli di dialogo. L’obiettivo è costruire un dialogo continuo e produttivo, che permetta alle imprese di presentare le proprie esigenze in modo chiaro e diretto e agli enti di rispondere in maniera efficace.

Brizzi sottolinea che questa collaborazione deve essere basata sul rispetto reciproco e sulla volontà di lavorare insieme per il territorio, evitando divisioni e polemiche inutili. Solo così, dice, il tessuto imprenditoriale potrà crescere in armonia con le politiche locali.

Le aree artigianali tra esigenze vecchie e nuove, e le sfide urbanistiche

Infine, il tema delle aree destinate alle attività artigianali emerge come questione irrisolta da anni. Brizzi ricorda che dal decennio degli anni Novanta il Cna ha contribuito a realizzare lottizzazioni per favorire la crescita di piccole imprese sparse nel territorio. Ora però le esigenze sono cambiate.

Il compito è identificare le dimensioni corrette delle nuove aree, scegliere i siti più adatti e prepararsi a una futura disponibilità di terreni bonificati. Questo richiede anche una stretta attenzione alle varianti urbanistiche attualmente in discussione, che coinvolgono il Comune e devono essere seguite con partecipazione attiva.

Il presidente si impegna a seguire ogni passo delle discussioni urbanistiche senza pregiudizi, ma con l’intento di presentare idee precise e realistiche, mantenendo il Cna un interlocutore solido e affidabile per le amministrazioni comunali. Le aree artigianali restano un punto chiave per garantire occupazione e sviluppo nel tessuto locale negli anni a venire.

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