La guardia di finanza del Veneto ha reso noti i dati riguardanti le attività di contrasto all’evasione fiscale e agli illeciti finanziari svolte tra il 2024 e i primi cinque mesi del 2025. Un bilancio che mette in luce numeri significativi: più di 900 evasori totali rilevati, frodi fiscali per decine di milioni di euro, e centinaia di lavoratori irregolari scoperti. Questi risultati arrivano in occasione del 51° anniversario della fondazione del Corpo, sottolineando l’attività intensa e continua sulla scena economica regionale.
Il quadro degli interventi e delle indagini svolte dalla guardia di finanza
Tra gennaio 2024 e maggio 2025, la guardia di finanza del Veneto ha portato a termine più di 62 mila interventi con l’obiettivo di individuare frodi e irregolarità in diversi ambiti economici. A questi si aggiungono oltre 4.300 indagini coordinate per contrastare reati tributari e infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico locale.
Evasori totali e lavoratori irregolari
Il Corpo si è concentrato anche sulla scoperta di evasori totali, imprenditori o lavoratori autonomi totalmente sconosciuti al fisco. Il numero rilevato per questa categoria è di 952 soggetti, molti dei quali operanti su piattaforme di commercio elettronico, un fenomeno in crescita che richiede controlli mirati. Parallelamente, sono stati scoperti 2.870 lavoratori in nero o irregolari, a conferma delle difficoltà nel garantire un mercato del lavoro trasparente.
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Evasione fiscale internazionale
Oltre all’ambito locale, la guardia di finanza ha individuato anche 53 casi legati a evasione fiscale internazionale. Le manovre illegali scoperte riguardano in prevalenza l’uso di stabili organizzazioni occultate, alterazioni dei prezzi di trasferimento tra società, residenze fiscali fittizie e movimentazione illecita di capitali all’estero.
L’azione giudiziaria punta su arresti, denunce e sequestro di beni
Le forze dell’ordine hanno denunciato 1.412 persone per reati tributari nell’arco di tempo analizzato, con 16 arresti effettuati. Un numero che riflette la severità nel contrasto alle frodi più gravi messe in atto nel territorio veneto.
Segnalazioni e sospensioni di procedure
Le indagini delegate dall’autorità giudiziaria hanno portato anche alla segnalazione all’Agenzia delle entrate di crediti d’imposta edilizi ed energetici inesistenti o a rischio fiscale, per un totale che supera i 640 milioni di euro. Per oltre 125 milioni di euro, invece, la procedura di rimborso dei crediti è stata sospesa in attesa di ulteriori accertamenti.
Valori sequestrati per frodi fiscali
Infine, sono stati posti sotto sequestro beni per un valore di 93 milioni di euro, considerati provento di evasione e frodi fiscali. Questi beni includono proprietà e capitali confiscati dal Corpo, dimostrando la volontà di limitare i ritorni economici per chi delinque nel campo tributario.