L’annuncio di dimissioni da parte di piero bitetti, sindaco di taranto, ha aperto un nuovo capitolo di tensioni politiche e ambientali in città. La decisione è arrivata dopo manifestazioni di ambientalisti contrari all’accordo di programma sull’ex ilva e alla discarica nel quartiere paolo vi. Francesco tacente, consigliere comunale di centrodestra, commenta duramente la situazione e invita il sindaco a una scelta definitiva, mettendo sotto esame la tenuta amministrativa in un momento delicato.
Le proteste degli ambientalisti e la decisione di bitetti
Negli ultimi giorni a taranto si sono registrati forti momenti di contestazione da parte di gruppi ambientalisti riuniti in consiglio comunale. Queste tensioni sono esplose intorno all’approvazione dell’accordo di programma che il sindaco bitetti avrebbe dovuto firmare con il governo il 31 luglio, rappresentando una tappa cruciale per il futuro dell’ex ilva. La critica principale riguarda una decisione presa diversi anni fa, quella di realizzare una discarica nel quartiere paolo vi, scatenando proteste e rimostranze accese.
Il sindaco, sostenuto politicamente dal centrosinistra ma esponente civico, ha cercato il confronto diretto con le associazioni ambientaliste. Gli incontri si sono svolti in un clima difficile, con scambi duri che hanno aggiunto peso alla pressione politica. A questo punto bitetti ha ritenuto di fare un passo indietro, annunciando le dimissioni per “inagibilità politica”. Dietro a questa scelta, lo stato di forte divisione della comunità aggiornata sulle problematiche industriali e ambientali, che da anni condiziona l’agenda cittadina.
Leggi anche:
La risposta di francesco tacente alle dimissioni del sindaco
Francesco tacente, figura nota e attiva nel centrodestra tarantino, ha espresso un’opinione decisa sulle dimissioni di bitetti, spiegando che il sindaco deve prendere una posizione chiara. Per tacente, dimettersi irrevocabilmente o ritirare le dimissioni rappresenta l’unica strada possibile per garantire trasparenza e responsabilità. Ha sottolineato che la scelta del primo cittadino appare improvvisa e non motivata da condotte illecite, invitando eventualmente a sporgere denuncia qualora fossero emersi fatti illegali.
Tacente ha inoltre ricordato che le dimissioni arrivano in un momento particolarmente critico, vale a dire alla vigilia di un consiglio monotematico proprio sull’ex ilva, un appuntamento concordato anche con le opposizioni. La scadenza del 31 luglio, giorno previsto per la firma dell’accordo con il governo, rende la situazione ancor più complessa. La decisione del sindaco impatta sull’assetto istituzionale e politico e rischia di rallentare le decisioni su progetti fondamentali per la città e il territorio.
Le prospettive politiche e amministrative dopo la crisi in comune
Dopo l’annuncio delle dimissioni, piero bitetti ha venti giorni di tempo per confermare o ritirare la sua scelta. Nel frattempo, l’attività amministrativa non si è fermata. L’assemblea comunale è prevista, salvo eventuali modifiche dettate dalla maggioranza, che ha svolto una riunione proprio nella mattinata dopo la polemica. Nel pomeriggio si è tenuto un incontro tra i capigruppo per definire i prossimi passi.
Anche a livello nazionale si registra attenzione sulla questione. Il ministro urso ha preso contatti con il prefetto e con il ministero degli interni per seguire l’evolversi della situazione. L’accordo sull’ex ilva rappresenta un punto chiave per il governo e per la città tarantina e qualunque decisione è valutata con cura. Lo scenario politico resta incerto, con il rischio di ulteriori tensioni o, al contrario, di una soluzione in grado di superare la crisi attraverso passi politici definiti.
Sviluppi decisivi per taranto
Gli sviluppi delle prossime settimane saranno decisivi per capire se taranto riuscirà a mantenere stabilità nel governo locale e portare avanti le iniziative legate al rilancio industriale e ambientale. Il confronto tra le parti, sempre acceso, continuerà a incidere sulle scelte che riguardano la città e i suoi cittadini.