L’emergenza legata a un nuovo focolaio di dermatite nodulare contagiosa, scoppiato in Francia, ha portato le autorità della Valle d’Aosta ad ampliare la zona di sorveglianza in diversi comuni della regione. Le misure sono state intensificate per contenere la diffusione della malattia che minaccia gli allevamenti locali. Nel frattempo, si accelera anche la richiesta di vaccini per proteggere il patrimonio zootecnico.
Espansione della zona di sorveglianza in valle d’aosta
La recente rilevazione di un focolaio in Francia ha portato l’assessorato regionale alla Sanità ad intervenire prontamente estendendo la sorveglianza ai comuni di Morgex, La Salle, Avise, Arvier, Valgrisenche, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Saint-Nicolas, Saint-Pierre e Saint-Rhémy-en-Bosses. Prima dell’allargamento, già Courmayeur, La Thuile e Pré-Saint-Didier erano inseriti nella lista dei territori monitorati.
L’assessorato ha inviato un comunicato ai sindaci e agli enti coinvolti, sottolineando la possibilità che l’intera Valle d’Aosta possa finire sotto controllo sanitario entro breve tempo. L’obiettivo è evitare che la malattia si diffonda progressivamente nella regione. È stata richiesta una comunicazione urgente delle disposizioni antiepidemiche agli operatori agricoli e agli allevatori, che si trovano in prima linea nel prevenire nuovi casi.
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L’estensione della zona di sorveglianza si basa su dati epidemiologici che evidenziano la vicinanza geografica con il focolaio francese e sulla mobilità degli animali. Le autorità sanitarie hanno evidenziato la necessità di una collaborazione attiva da parte di tutti gli attori coinvolti, per garantire un monitoraggio rigoroso. Le misure includono controlli più frequenti, restrizioni agli spostamenti degli animali e verifiche per rilevare tempestivamente nuovi casi.
La richiesta di vaccino e il piano per la campagna di immunizzazione
Parallelamente alle misure di sorveglianza, è stata avanzata una richiesta urgente al ministero della Salute per ottenere dosi di vaccino contro la dermatite nodulare contagiosa. L’assessorato regionale ha riferito che il ministero ha sollecitato la Commissione europea per accedere alla banca vaccinale dell’Unione e assicurare la fornitura di 40.000 dosi.
L’arrivo previsto dei vaccini, stimato per i primi giorni di agosto, permetterà di avviare una campagna di immunizzazione immediata. La Regione sta già predisponendo un piano dettagliato di somministrazione, che coinvolge tutti gli enti preposti e mira a proteggere gli allevamenti più a rischio. La necessità di questa misura nasce dalla fragilità del patrimonio zootecnico regionale, che conta su pochi capi ma con grande valore economico e sociale.
Il piano vaccinale sarà accompagnato da controlli continui e interazioni con gli operatori del settore animale per garantire la copertura più ampia possibile nel minor tempo. L’efficacia della vaccinazione deve integrare le altre azioni di contenimento, come il controllo rigido degli spostamenti e la segnalazione immediata di eventuali nuovi casi. Si punta così a ridurre il pericolo di diffusione e a contenere l’impatto della malattia sulle attività agricole.
Impatto e responsabilità nell’affrontare la dermatite nodulare contagiosa
La dermatite nodulare contagiosa rappresenta un rischio significativo per gli allevamenti in Valle d’Aosta ma anche per quelli oltre confine. La velocità con cui il focolaio francese ha indotto l’allargamento della zona di sorveglianza sottolinea la criticità della situazione. Autorità e operatori devono muoversi con rapidità e rigore per evitare un’escalation del contagio.
La sensibilizzazione degli allevatori è parte fondamentale della strategia: dalla segnalazione tempestiva di sospetti alla collaborazione con veterinari per eseguire test e interventi mirati. Le istituzioni preposte insistono sulla trasparenza e sul rispetto delle norme, fondamentali per contenere il virus.
Nel contesto attuale, l’accesso al vaccino e la sua somministrazione rappresentano strumenti decisivi per fermare la trasmissione della malattia. Le azioni adottate entro il mese di agosto saranno cruciali per limitare danni economici e proteggere la salute degli animali in una regione caratterizzata da allevamenti piccoli ma rilevanti. La situazione resta sotto stretta osservazione, mentre proseguono i controlli e si attende di valutare l’effetto delle prime dosi somministrate.