La federazione delle società medico-scientifiche italiane ha manifestato il proprio apprezzamento per le azioni messe in campo dal dipartimento della Prevenzione del ministero della Salute contro la circolazione dei virus West Nile e Usutu in Italia. L’attenzione si concentra sulle strategie adottate per la sorveglianza e la prevenzione durante la stagione vettoriale in corso, con un richiamo all’approccio integrato e multidisciplinare. Questo intervento si inserisce in un contesto dove la sanità pubblica deve affrontare continue minacce virali, richiedendo una coordinazione puntuale tra diversi enti e settori.
Coordinamento e visione strategica del dipartimento prevenzione
La nota ufficiale della fism sottolinea la capacità del dipartimento della Prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del ministero della Salute di gestire con efficienza le emergenze legate ai virus trasmessi da vettori come zanzare e uccelli. Secondo la federazione, il dipartimento ha dimostrato una visione strategica che permette un’azione tempestiva e coordinata.
Modello integrato e multidisciplinare
La pianificazione operativa messa in atto si basa su una struttura che coinvolge vari attori, da istituzioni sanitarie a enti di ricerca, per garantire un monitoraggio continuo e un intervento rapido qualora si riscontrassero rischi concreti per la salute pubblica. La fism parla di un modello di sanità pubblica che traduce la teoria in pratica utilizzando un metodo condiviso tra ambiti scientifici diversi, aderendo ai principi “One Health”, che integrano salute umana, animale e ambientale.
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Il lavoro del dipartimento copre diverse fasi, dalla prevenzione primaria, con azioni rivolte al controllo delle popolazioni di vettori, fino alle attività di emergenza sanitaria in caso di focolai significativi. Questo approccio permette di mantenere alto il livello di attenzione nei confronti dei virus West Nile e Usutu, che possono causare gravi malattie, specie nelle persone più vulnerabili.
Sorveglianza entomologica e collaborazione interistituzionale
Fism rileva come l’attività di sorveglianza si svolga su più fronti, coinvolgendo monitoraggi entomologici, veterinari e sanitari per tracciare la circolazione dei virus in modo puntuale ed efficace. Il dipartimento della Prevenzione collabora con enti come l’Istituto superiore di sanità , il cesme e il gruppo operativo arbovirosi per tradurre i dati scientifici in misure operative concrete.
Monitoraggio degli animali vettori
Il monitoraggio delle popolazioni di zanzare vettori, insieme all’osservazione degli animali che possono fungere da serbatoi, rappresenta un tassello fondamentale per individuare tempestivamente eventuali aree a rischio. Questa catena di sorveglianza consente di intervenire con campagne di informazione e di controllo mirate, coinvolgendo anche la popolazione e gli operatori sanitari per far crescere il livello di attenzione.
Un aspetto rilevante segnalato dalla federazione riguarda la traduzione della complessità scientifica in messaggi chiari e condivisi, che rendano accessibili tutte le informazioni su prevenzione e gestione del rischio a chi opera sul campo, ma anche ai cittadini. La capacità del dipartimento di mantenere aperti canali di confronto con più istituzioni facilita lo scambio di dati e l’adozione di protocolli condivisi, indispensabili in contesti di emergenze sanitarie.
Disponibilità di fism a collaborare per formazione e informazione
Nella nota fism ribadisce la propria disponibilità a collaborare attivamente con il ministero della Salute e le altre istituzioni coinvolte. L’obiettivo riguarda la promozione di attività di formazione e aggiornamento rivolte a operatori sanitari e a tutti gli attori che partecipano alle azioni di prevenzione.
Promuovere la cultura della prevenzione
La diffusione della cultura della prevenzione rappresenta una priorità per contenere l’impatto dei virus West Nile e Usutu che possono accentuarsi in certi periodi dell’anno. Attraverso corsi, seminari e campagne informative il sistema sanitario punta a mantenere alto il livello di conoscenza sui rischi e sui comportamenti da adottare per evitare la diffusione.
La fism si colloca come punto di raccordo tra comunità scientifica, accademica e operatori del settore, fornendo competenze e strumenti per sostenere interventi efficaci. La costante collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e professionisti della salute crea una rete che favorisce risposte rapide ed efficaci di fronte ai problemi sanitari legati ai virus vettoriali.
L’appello di fism a mantenere alto il rispetto istituzionale in ambito politico
L’ultimo punto della nota della federazione riguarda la posizione delle istituzioni sanitarie nel confronto politico. Fism chiede che la gestione delle attività di prevenzione e tutela della salute pubblica non venga compromessa da divisioni o conflitti di natura politica.
Secondo la federazione, “il dialogo tra parti politiche deve rispettare ruoli e persone, ponendo al centro esclusivamente la salute dei cittadini.” L’esperienza mostra come la collaborazione e il rispetto reciproco tra istituzioni, indipendentemente dalle contrapposizioni politiche, siano cruciali per garantire continuità e efficacia nelle strategie di sanità pubblica.
L’appello richiama a tenere separate le dinamiche politiche dal lavoro degli addetti ai lavori nella prevenzione e nella gestione di emergenze, riconoscendo nelle istituzioni sanitarie un punto di riferimento imprescindibile per la sicurezza collettiva.