Firmato il piu grande contratto europeo per l’elettrificazione della linea ferroviaria rail baltica

Firmato Il Piu Grande Contratt

Firmato il maxi contratto per l’elettrificazione della Rail Baltica in Europa. - Gaeta.it

Armando Proietti

19 Settembre 2025

Il 2025 segna un passo decisivo nella modernizzazione delle ferrovie europee con la firma del contratto più importante mai stipulato per l’elettrificazione della rete ferroviaria nel continente. Il progetto, che attraversa cinque paesi baltici, punta a creare un collegamento ad alta velocità fondamentale per la mobilità, il commercio e la sostenibilità nell’area. A guidare questa sfida è Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS, che coordinerà le opere legate a segnalamento, energia e gestione dei lavori.

Il progetto rail baltica e il ruolo di italferr nella grande opera ferroviaria

Il contratto firmato a Vilnius apre una lunga fase di lavori per creare una nuova linea elettrica ad alta velocità da Varsavia a Tallinn. L’opera riguarda una tratta di circa 870 chilometri che attraversa Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e si collega — almeno in futuro — a Helsinki tramite un tunnel sottomarino. Nell’ambito di questa iniziativa prioritaria per l’Unione Europea, Italferr svolgerà un ruolo chiave nel coordinare sistemi complessi di segnalamento e sottosistemi energetici, garantendo la qualità e la sicurezza delle infrastrutture.

In Lettonia, in particolare, Italferr curerà la direzione lavori della sezione di 230 chilometri a doppio binario della nuova linea alta velocità, garantendo così che il progetto rispetti tempi e standard tecnici. La partnership con il consorzio COBELEC, formato dal Gruppo Cobra e Grupo Elecnor, assicura una sinergia tra competenze europee per questo intervento senza precedenti nel continente.

Benefici Economici, ambientali e sociali della rail baltica per la regione

La linea ferroviaria non è solo un’opera ingegneristica, ma un volano per sviluppi su più fronti. La realizzazione di questa infrastruttura creerà circa 13mila posti di lavoro durante la fase di costruzione, offrendo una boccata d’ossigeno all’economia locale. A regime, Rail Baltica dovrebbe favorire una crescita del PIL regionale tra lo 0,5 e lo 0,7% ogni anno, alimentando nuovi investimenti in aree urbane, turismo e commercio.

Sul piano ambientale, il passaggio a una mobilità ad alta velocità e elettrica ridurrà il traffico pesante sulle strade della regione dal 30 al 40%. Questo trasferimento dal camion al treno comporterà non solo una diminuzione delle emissioni inquinanti ma anche un risparmio economico stimato intorno ai 7,1 miliardi di euro. Il progetto è fondamentale per integrare la rete baltica nella rete transeuropea TEN-T, migliorando i collegamenti con il resto del continente.

Implicazioni infrastrutturali e geopolitiche di un asse ferroviario prioritario per l’Ue

Rail Baltica si configura come uno degli interventi ferroviari transfrontalieri più ambiziosi in Europa. Costruire un asse diretto e connesso da Varsavia a Tallinn — con una possibile estensione verso Helsinki — cambierà la mobilità, rafforzando i legami tra i paesi baltici e il cuore dell’Europa. Questa infrastruttura avrà un impatto su scala geopolitica, migliorando l’interoperabilità e la sicurezza delle reti di trasporto in un’area strategica.

Il completamento del tracciato è previsto entro il 2030, termine entro il quale saranno realizzati i sistemi di segnalamento e le attrezzature energetiche che garantiranno efficienza e affidabilita. L’infrastruttura sarà a doppio binario e offrirà prestazioni da alta velocità con standard di sostenibilità avanzati, segnando un cambio netto rispetto alle tratte precedenti meno sviluppate o elettrificate solo parzialmente.

Si tratta di un progetto che coinvolge non solo ingegneri e tecnici ma anche una committenza politica ampia. L’Unione Europea considera Rail Baltica una priorità per integrare i territori baltici nell’area economica europea, migliorando le condizioni per scambi commerciali e movimentazioni quotidiane, con implicazioni evidenti per la sicurezza, la coesione territoriale e lo sviluppo equilibrato dell’area nord-orientale del continente.