L’ingresso gratuito al parco archeologico di Pompei nella prima domenica del mese ha richiamato un numero enorme di turisti. Questa scelta ha generato lunghe code e disagi all’esterno del sito, dove migliaia di visitatori hanno preso d’assalto i tre ingressi principali, mettendo sotto pressione le strutture e il personale. Le nuove regole di accesso, in vigore da novembre 2024 e da aprile 2025, aggiungono difficoltà al flusso di visitatori. Diverse sigle sindacali delle guide turistiche campane hanno espresso forte preoccupazione per la situazione.
L’afflusso record di visitatori e le nuove regole di accesso
Il primo elemento che ha scatenato l’intenso afflusso è la gratuità dell’ingresso prevista per la prima domenica del mese. Questo incentivo attrae un numero molto alto di persone, soprattutto nella stagione primaverile. Il sito, patrimonio mondiale dell’Unesco, registra mediamente quindicimila visitatori al giorno, cifra che cresce ulteriormente in queste occasioni speciali.
Dal 15 novembre 2024, è stato introdotto il biglietto nominativo obbligatorio per accedere al parco. Successivamente, a partire dal primo aprile 2025, sono state fissate fasce orarie ben precise e un limite massimo di visitatori giornalieri. Queste misure, pensate per gestire i flussi, si sono rivelate però difficili da applicare senza creare disagi, in particolare durante giornate come questa, con ingressi gratuiti. Le norme stringono i tempi di accesso, ma le strutture per gestire l’enorme mole di persone non sono state adeguate.
Leggi anche:
Carenze di strutture e personale mettono a dura prova la gestione
Le organizzazioni sindacali che rappresentano le guide turistiche di Campania denunciano da tempo una grande insufficienza di risorse. La nota congiunta firmata da associazioni come Associazione guide turistiche Campania, Confguide Campania, Federagit Confesercenti, Uiltucs Campania, Confsal e Agta elenca una serie di problemi che complicano l’accesso al sito.
Non ci sono abbastanza casse per l’emissione dei biglietti né macchinari moderni per velocizzare le procedure. I tornelli all’ingresso sono pochi e funzionano lentamente, creando dei veri e propri “colli di bottiglia”. Chi ha già acquistato il biglietto online deve comunque aspettare ore prima di poter entrare, e spesso i gruppi organizzati si fermano avanti alle casse per 45 minuti soltanto per ottenere i pass fisici richiesti.
Ancora più complicato è il fatto che le persone si accumulano fuori dall’area di controllo, spesso lungo la strada, esponendoli a disagio e talvolta anche a rischi per la propria sicurezza. La lentezza di un software obsoleto contribuisce a rallentare ogni passaggio di biglietteria e controllo, aggravando la situazione.
Rischi per la sicurezza e difficoltà logistiche negli accessi
Oltre alla lentezza provocata dall’esiguo numero di tornelli e casse, le sigle sindacali evidenziano un problema di ordine pubblico e sicurezza. In alcune aree dei varchi di entrata e uscita, visitatori in entrata si incrociano con chi sta lasciando il parco, originando assembramenti difficili da gestire.
Queste concentrazioni creano potenziali rischi per i turisti e soprattutto per i lavoratori impegnati nel controllo degli accessi. In un’area così frequentata, la possibilità di incidenti o di disordini aumenta notevolmente se non si interviene subito su logistica e flussi. Si teme che questa situazione possa peggiorare nei prossimi mesi se non saranno implementate soluzioni pratiche per regolare meglio l’accesso e l’uscita.
Il ruolo delle guide turistiche campane e le richieste di intervento
Le sigle sindacali che rappresentano le guide turistiche campane fanno sentire la loro voce per richiamare l’attenzione sulla drammatica necessità di interventi urgenti. Da anni, dicono, i tornelli, le casse e le strutture non reggono l’aumento costante dei turisti. Il sistema attuale rischia di compromettere non solo l’esperienza dei visitatori, ma anche la sicurezza di chi lavora nel parco.
Le associazioni chiedono di potenziare il numero di tornelli e casse, attivare software più efficienti, installare ulteriori totem e organizzare meglio il personale. L’obiettivo è garantire ingressi più rapidi e sicuri, oltre a evitare assembramenti all’esterno. Un miglioramento dell’accesso aiuterebbe a preservare il sito e tutelare la salute di chi lo frequenta. I turisti, intanto, continuano a vivere attese estenuanti ogni volta che scelgono di visitare Pompei nelle domeniche gratuite.