Il 6 giugno si celebra la giornata nazionale dedicata al donut, la ciambella dolce che ha radici nei Paesi Bassi e oggi è uno dei prodotti da forno più consumati in Europa. Il dolce è arrivato negli Stati Uniti nel XVIII secolo, grazie ai coloni olandesi, ed è qui che ha assunto la caratteristica forma ad anello. Nel corso degli anni, il donut ha acquisito significato storico e rappresenta anche oggi un fenomeno di costume con numeri di vendita in aumento.
Le origini e la giornata nazionale del donut nel ricordo della prima guerra mondiale
Il donut trova un legame diretto con la Prima Guerra Mondiale. Nel 1938, la Salvation Army istituì una giornata dedicata a questo dolce con l’intento di commemorare le “Donut Lassies”, volontarie che portavano ciambelle calde ai soldati americani al fronte. Queste donne, munite di grembiuli e spirito pratico, diventavano un simbolo di conforto per i militari in trincea. La tradizione vuole che in questa giornata tutti consumino almeno un donut, un’usanza nata proprio come segno di omaggio e condivisione.
Donut lassies, tra cibo e memoria storica
Le “Donut Lassies” rappresentano un esempio concreto di come un prodotto da forno possa assumere un valore culturale e sociale, oltre che gastronomico, legando in modo indissolubile cibo e memoria storica. La scelta di fissare la ricorrenza del 6 giugno conferma questa attenzione al passato, rafforzando il ruolo simbolico della giornata nel presente.
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La diffusione e la trasformazione del donut dal xviii secolo ad oggi
L’arrivo degli olandesi negli Stati Uniti all’inizio del XVIII secolo segnò il debutto del donut nel Nuovo Mondo. Qui il dolce cambiò forma, passando dalla tradizionale frittella a una ciambella, più facile da friggere e conservare. Questa evoluzione ha permesso una diffusione sempre più ampia, fino a diventare un prodotto di massa nel mondo anglosassone e in Europa.
Nuove versioni e cultura pop
Nel tempo, molte varianti sono nate, con ripieni diversi, glasse e decorazioni che hanno ampliato il pubblico e le occasioni di consumo. Il donut non è più solo un dolce da colazione o spuntino ma si è trasformato in un elemento di cultura pop, visibile soprattutto nelle grandi città europee, dove pasticcerie e catene specializzate ne propongono versioni sempre nuove. In Italia e in altri paesi europei la produzione e il consumo di donut sono cresciuti, anche grazie alla globalizzazione delle abitudini alimentari e all’attenzione verso il cibo dolce come piacere quotidiano.
Il mercato europeo del donut registra una crescita costante e numeri in aumento
Secondo studi di settore diffusi in concomitanza con la giornata nazionale, più di 3,2 miliardi di donut vengono consumati ogni anno in Europa. La domanda è in crescita, sia in termini di volumi che di varietà proposte. La consumerizzazione del prodotto ha portato nuovi investimenti e strategie di marketing, puntando soprattutto ai giovani e agli appassionati di social media.
Il ruolo del gruppo Vandemoortele
Il gruppo Vandemoortele, attivo nella lavorazione di prodotti da forno surgelati, ha sottolineato l’importanza di questa ricorrenza per tenere alta l’attenzione sul donut, confermando l’usanza di consumarne almeno uno il 6 giugno. L’aumento delle vendite arriva con il sostegno di eventi, promozioni e campagne digitali che amplificano la presenza del dolce nelle abitudini di acquisto.
I social media e il ruolo della viralità nella diffusione del donut
Negli ultimi mesi, i social network hanno contribuito a rilanciare l’immagine del donut. Hashtag come #donuts hanno visto un aumento del 75% delle menzioni, e #donutlover è cresciuto del 60% sulle piattaforme principali. Questi dati testimoniano l’interesse crescente attorno a questo dolce, soprattutto grazie a contenuti visivi e ricette condivise dagli utenti.
Il fenomeno della condivisione digitale
Il fenomeno si lega a trend alimentari più ampi in cui la fotografia del cibo e il momento di consumo diventano protagonisti, estendendo la notorietà del donut anche tra chi non lo consumava abitualmente. Le forme creative di presentazione e il legame con eventi celebrativi spingono sempre più persone a scoprire o riscoprire il prodotto, che assume così un ruolo anche sociale e culturale oltre che gastronomico.
Questa mobilitazione digitale avvicina il pubblico a una tradizione probabilmente sconosciuta ai più, trasformando il donut da semplice dolce a vero e proprio simbolo condiviso su scala europea.