Fermo a Loreto per omicidio di un uomo di Castelfidardo ritrovato senza documenti e con ferite

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Omicidio a Loreto, uomo di Castelfidardo trovato ferito e senza documenti. - Gaeta.it

Sara Gatti

20 Settembre 2025

Nella notte, un uomo di 37 anni, residente a Loreto e già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato con l’accusa di omicidio. Le forze dell’ordine di Ancona, insieme a quelle di Osimo e Loreto, hanno portato avanti indagini combinate, utilizzando metodi tradizionali e tecniche investigative avanzate. Il lavoro della Sezione Investigazioni Scientifiche e della Cyber Investigation ha fornito elementi concreti per arrestare il sospettato e identificare la vittima trovata senza documenti.

Indagini coordinate tra Ancona, Osimo e loreto per il fermo del sospettato

Le operazioni notturne sono scattate grazie a una stretta collaborazione tra il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Ancona, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Osimo e la Stazione di Loreto. Il fermo del 37enne è stato possibile dopo l’analisi di prove raccolte con metodi investigativi tradizionali insieme a rilevamenti tecnologici. La Procura di Ancona ha emesso il provvedimento dopo aver esaminato il materiale raccolto. L’uomo era già stato portato in caserma nei giorni precedenti in relazione agli eventi, ma solo ora è formalmente indiziato sulla base di elementi più solidi.

Il coordinamento tra le diverse stazioni dei carabinieri ha permesso di mettere insieme testimonianze e tracce concrete, confermando la responsabilità del fermato. La combinazione tra il lavoro sul campo e quello in laboratorio ha rappresentato un fattore decisivo per raggiungere questo risultato. Un’analisi approfondita del cellulare e delle apparecchiature digitali è stata parte integrante della strategia investigativa.

Identificazione della vittima e stato del cadavere recuperato

Il corpo rinvenuto in avanzato stato di decomposizione presentava una ferita grave alla testa, causa presunta della morte. A causa delle condizioni del cadavere, che non aveva documenti, l’identità non era immediatamente chiara. Gli accertamenti tecnici svolti dai carabinieri hanno permesso di riconoscere la vittima come E.A.S., un uomo di 45 anni originario di Castelfidardo. La scomparsa di questa persona era stata denunciata alla Questura di Ancona pochi giorni prima dal suo nucleo familiare.

Le condizioni del corpo hanno richiesto un lavoro di identificazione accurato, attraverso comparazione di dati e analisi scientifica. L’assenza di documenti ha complicato la fase iniziale, ma la collaborazione tra le varie sezioni investigative ha garantito una ricostruzione precisa. La ferita alla testa suggerisce un trauma violento, al centro delle indagini per chiarire dinamiche e responsabilità.

Step successivi dell’indagine e conferma giuridica del fermo

Dopo il fermo il sospettato è stato accompagnato al carcere di Montacuto, in attesa di essere sottoposto all’udienza di convalida davanti al gip di Ancona. Parallelamente, gli inquirenti si preparano a svolgere l’esame autoptico sul cadavere, un passaggio chiave per accertare le cause e le modalità del decesso. L’autopsia rappresenterà un elemento determinante per definire il quadro investigativo.

Il lavoro investigativo continuerà per ricostruire tutti i momenti che hanno portato alla morte della vittima, cercando anche di individuare il movente. Il confronto con elementi tecnici, testimonianze e dati digitali verrà incrociato con le risultanze medico-legali. La complessità del caso richiede una indagine meticolosa per assicurare che ogni dettaglio venga scelto con rigore. Il provvedimento di fermo indica che, per ora, la Procura ritiene sufficienti gli indizi per sospettare il coinvolgimento diretto del 37enne nell’omicidio.