Il corpo di Maurizio Rebuzzini, critico fotografico di 74 anni, è stato rinvenuto in condizioni gravissime nel suo studio di via Zuretti a Milano mercoledì pomeriggio. Trasportato d’urgenza in ospedale, è deceduto poco dopo. Le autorità hanno aperto un’indagine per omicidio volontario e disposto l’autopsia, prevista per martedì, per accertare le cause del decesso.
Rinvenimento del corpo e prime ipotesi investigative
Mercoledì pomeriggio, il figlio di Rebuzzini, Filippo, ha trovato il padre in condizioni critiche sul ballatoio del laboratorio di via Zuretti. Il 74enne presentava sangue che fuoriusciva da un orecchio, segno della gravità del trauma subito. I medici hanno inoltre rilevato segni sul collo compatibili con uno strangolamento, circostanza che ha portato la Procura a trattare il caso come omicidio volontario.
Gli agenti della polizia scientifica, insieme al pm Maria Cristina Ria, hanno effettuato un sopralluogo nell’appartamento. Per individuare tracce di sangue invisibili a occhio nudo è stato utilizzato il Luminol, ma i risultati non sono stati immediatamente disponibili. Durante la perquisizione sono stati cercati oggetti come corde o altri elementi che potessero indicare un gesto autolesionistico, senza esito. Non sono emerse tracce evidenti di sangue o segni di colluttazione nell’appartamento.
Rapporti familiari e telefonate nel giorno del ritrovamento
Il figlio Filippo Rebuzzini, da subito al centro dell’indagine, ha riferito di essersi recato al laboratorio perché non riusciva a contattare il padre al telefono. Dall’analisi dei tabulati telefonici risulta che pochi minuti prima del ritrovamento Filippo aveva chiamato Maurizio. I due abitano in case vicine e negli ultimi anni avevano rapporti frequenti, anche di natura lavorativa.
Nel passato della famiglia si segnala una lite risalente a circa dieci anni fa, senza conseguenze giudiziarie o pubbliche. Negli ultimi tempi non risultano contrasti tra padre e figlio, anzi la collaborazione tra loro sembrava costante. L’attenzione della Procura si concentra ora su altri elementi, considerando anche sviluppi recenti legati a Filippo.
Denunce e tensioni recenti attorno a Filippo Rebuzzini
Oltre all’indagine per omicidio, emergono fatti recenti che coinvolgono Filippo. È stato denunciato da un uomo per minacce e aggressioni avvenute nei giorni precedenti al ritrovamento di Maurizio. Le tensioni sono legate a una rivalità sentimentale per una donna, e hanno portato a considerare un possibile movente o almeno un clima di conflitto nell’ambito familiare e personale.
L’andamento delle indagini dipenderà dai risultati dell’autopsia e da eventuali ulteriori accertamenti o interrogatori. L’assenza di oggetti sul luogo del ritrovamento e la mancanza di segni evidenti di colluttazione rendono complessa la ricostruzione dei fatti.
Le autorità proseguono le indagini per chiarire quanto accaduto in via Zuretti, mentre la comunità di Milano attende sviluppi su questo caso che coinvolge una figura nota nel mondo della fotografia e della cultura cittadina.