Un incidente grave ha coinvolto un escursionista francese nel territorio montano di bobbio pellice, in provincia di torino. La caduta fatale è avvenuta lungo un sentiero impervio tra i rifugi cruello e jervis, durante una traversata con altri compagni di escursione. Le condizioni del percorso e il terreno accidentato hanno reso difficile il soccorso tempestivo degli operatori.
Dinamica dell’incidente e area dell’intervento
L’escursionista si trovava con un gruppo di amici impegnati in una traversata tra i rifugi cruello e jervis, noti punti di riferimento per i trekker del torinese. In un tratto particolarmente ripido e scosceso, l’uomo è scivolato per un tratto lungo circa cento metri, precipitando in un canalone profondo. Il sentiero, noto per la sua difficoltà in alcuni punti, ha reso impossibile fermare la caduta in tempo.
I compagni hanno subito allertato i soccorsi dopo aver assistito alla caduta, fornendo indicazioni precise sul luogo dell’incidente. L’area interessata si trova nella zona montuosa delle alpi, caratterizzata da rilievi accidentati e accesso complicato. Il dislivello tra rifugio cruello e rifugio jervis prosegue su percorsi che richiedono esperienza e prudenza, specialmente in condizioni di terreno irregolare.
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Intervento dell’elisoccorso e tentativi di rianimazione
L’allarme è stato raccolto rapidamente dai servizi di emergenza, che hanno inviato un elisoccorso per raggiungere la zona difficile da raggiungere via terra. L’equipe medica è subito intervenuta con manovre di rianimazione cardiopolmonare nel tentativo di salvare l’escursionista. Purtroppo, le condizioni dell’uomo erano critiche a causa di un politrauma esteso, provocato dalla caduta da notevole altezza.
I soccorritori hanno constatato la gravità delle lesioni e, dopo aver tentato senza successo la rianimazione, hanno dovuto dichiarare il decesso sul posto. La rimozione della salma è stata effettuata con attenzione per preservare evidenze utili alle indagini successive. Il corpo è stato affidato ai carabinieri per le verifiche e le procedure di rito.
Supporto ai compagni di gita e attività del soccorso alpino
I compagni dell’escursionista, traumatizzati dall’incidente, hanno ricevuto assistenza da parte di una squadra del soccorso alpino che è intervenuta via terra. A causa dello choc, i presenti non erano in grado di proseguire autonomamente lungo il percorso montano. Il gruppo è stato quindi raggiunto e guidato fuori dalla zona per garantire sicurezza e supporto psicologico.
L’intervento del soccorso alpino ha permesso di stabilizzare la situazione e di recuperare i presenti in modo coordinato, evitando ulteriori rischi. La zona è stata messa in sicurezza, mentre le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per chiarire con precisione dinamica e cause dell’incidente fatale. Lo svolgimento della gita in una zona tecnica e impegnativa rimane elemento centrale per comprendere i fattori dell’incidente.