EasyJet chiuderà l’esercizio in corso, che si concluderà a fine settembre, con una perdita stimata attorno ai 25 milioni di sterline. Questo risultato negativo deriva in gran parte dagli scioperi dei controllori di volo francesi e dall’aumento del costo del carburante, fattori che hanno influito pesantemente sull’operatività e sui bilanci della compagnia britannica.
Impatto degli scioperi dei controllori di volo francesi sulla gestione di easyjet
All’inizio di luglio 2025, i controllori di volo francesi hanno avviato una serie di scioperi che hanno causato ritardi e cancellazioni significative nei voli EasyJet. Kenton Jarvis, ceo della compagnia, ha manifestato un netto disappunto verso il governo francese, colpevole, secondo lui, di non aver contenuto questa situazione che ha generato “sfide inaccettabili per passeggeri e equipaggi”. Le agitazioni hanno comportato costi imprevisti e importanti per tutte le compagnie aeree coinvolte, mettendo sotto pressione la programmazione dei voli e le risorse operative della compagnia.
Dipendenza dal traffico aereo europeo
La situazione ha evidenziato come la dipendenza dalla stabilità del traffico aereo europeo possa rappresentare un punto critico per vari vettori. EasyJet ha dovuto gestire non solo i disagi ai clienti ma anche un aumento delle spese operative, con ripercussioni economiche significative nel trimestre appena concluso.
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Risultati economici del terzo trimestre e performance passeggeri
Nonostante le difficoltà legate agli scioperi e all’incremento del prezzo del carburante, EasyJet ha registrato nel terzo trimestre una crescita del fatturato del 9,7%, raggiungendo 1,758 miliardi di sterline. L’utile lordo è salito del 21,2%, attestandosi a 286 milioni di sterline, grazie soprattutto alla forte domanda durante il periodo pasquale.
Il numero di passeggeri trasportati ha superato i 25,9 milioni, segnando un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le entrate accessorie, legate principalmente a bagagli e prenotazione posti, hanno raggiunto i 732 milioni di sterline , mentre la divisione Holiday ha visto un’impennata del 27,4% con un fatturato di 428 milioni di sterline.
Andamento della divisione holiday
Questi dati testimoniano una domanda sostenuta, nonostante le complicazioni operative. L’andamento positivo della divisione Holiday indica un’interessante tendenza verso pacchetti turistici completi, che contribuiscono a diversificare le fonti di entrata.
Previsione per il prossimo trimestre e tasso di vendita dei posti
Per il periodo luglio-settembre, che corrisponde al picco della stagione estiva, Kenton Jarvis si è mostrato ottimista. Le previsioni indicano una crescita dei profitti rispetto all’anno precedente, sebbene gli scioperi abbiano inciso negativamente. Attualmente, il 67% dei posti disponibili per il trimestre risulta già venduto.
Questa percentuale di vendita sottolinea una buona risposta dal mercato, confermando la capacità di EasyJet di mantenere un solido appetito da parte dei passeggeri anche in un contesto con costi in crescita e tensioni operative. Il ceo ha indicato che le sfide rimangono, ma la compagnia intende affrontarle con determinazione per consolidare la propria posizione nel mercato low cost europeo.
Scenario futuro
Lo scenario resta delicato, legato alle dinamiche dell’industria del trasporto aereo e agli sviluppi in corso nei paesi interessati dagli scioperi, elementi che EasyJet dovrà monitorare con attenzione per i prossimi mesi.