Nuove regole per la spiaggia della Marinella a Lerici: stop plastica, fumo e barbecue per un’estate più sostenibile

Nuove regole per la spiaggia della Marinella a Lerici: stop plastica, fumo e barbecue per un’estate più sostenibile

La spiaggia della Marinella a Lerici adotta nuove norme per limitare plastica, fumo, musica e barbecue, proteggendo l’ambiente fragile del Golfo dei Poeti e promuovendo una fruizione rispettosa e sicura.
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La spiaggia della Marinella a Lerici adotta nuove regole per limitare plastica, fumo, musica e barbecue, al fine di proteggere il fragile ambiente costiero e garantire una fruizione rispettosa e sicura. - Gaeta.it

La spiaggia della Marinella a Lerici, incastonata nel Golfo dei Poeti, affronta cambiamenti importanti per tutelare il delicato ambiente costiero. L’amministrazione locale ha introdotto nuove norme che limitano l’uso di plastica, vietano il fumo e impongono regole precise su musica e barbecue. Questi provvedimenti mirano a preservare la bellezza naturale e garantire una fruizione più rispettosa di uno spazio molto frequentato.

La fragilità ambientale della spiaggia della marinella

La Marinella non è una semplice spiaggia ligure, ma un tratto di costa con caratteristiche uniche. Qui la natura si presenta quasi intatta, con ciottoli levigati, acque limpide e habitat naturali importanti per flora e fauna. La sabbia è poco estesa e il paesaggio si basa su un fragile equilibrio tra elementi naturali. La pressione crescente dovuta al turismo ha portato l’amministrazione di Lerici a intervenire con un’ordinanza per evitare danni irreversibili.

Il sindaco Leonardo Paoletti ha firmato il provvedimento per limitare comportamenti che possano compromettere la pulizia e la sicurezza dello spazio. L’uso esclusivo di contenitori riutilizzabili, ad esempio, cerca di impedire la dispersione di plastica e vetro, materiali che minacciano la qualità delle acque e l’incolumità dei bagnanti. Il divieto di fumare in tutta l’area non riguarda solo la raccolta dei mozziconi, ma anche l’aspetto più ampio del rispetto per chi frequenta la spiaggia in cerca di un ambiente privo di fumo e rumori fastidiosi.

Queste regole rappresentano un invito a riflettere sul rapporto tra l’uomo e il mare. Non si tratta di limitazioni astratte, ma di misure concrete per salvaguardare un luogo con peculiarità ambientali che non si trovano altrove in Liguria. La fragilità della Marinella, unita al suo valore naturalistico, spiega la necessità di queste norme restrittive.

Gestione degli spazi e regolamentazione della musica per una convivenza più rispettosa

Oltre alle norme ambientali, l’ordinanza dedica attenzione anche alla gestione dello spazio fisico e all’uso del suono. La musica a volume libero è vietata: si può ascoltare solo attraverso cuffiette personali. Questo provvedimento limita l’inquinamento acustico e mantiene il clima di tranquillità che caratterizza la spiaggia. Così si tutela chi desidera godersi il mare senza essere disturbato da amplificazioni invadenti.

Le strutture per l’ombra come ombrelloni o tendoni devono rispettare dimensioni ridotte. Il divieto di montare elementi ingombranti evita che pochi occupino troppo spazio, escludendo gli altri bagnanti da aree ampie e privando tutti di una vista libera verso il mare. Limitare la grandezza delle coperture è anche una scelta estetica: non deturpa il paesaggio naturale e mantiene l’armonia visiva della costa.

Questa gestione degli spazi cerca di bilanciare le esigenze di sicurezza, comfort e rispetto ambientale. Chi visita la Marinella deve poter utilizzare un luogo accessibile senza interferenze visive o sonore che possano ostacolare la fruizione. La convivenza tra utenti passa anche attraverso il rispetto di questi confini precisi e la consapevolezza dell’ambiente circostante.

Divieto di barbecue e sanzioni per garantire sicurezza e rispetto della natura

La nuova normativa vieta assolutamente l’accensione di fuochi o barbecue sulla spiaggia. Questa misura vuole evitare rischi incendiari, specie in una zona dove la vegetazione è fragile e richiede protezione costante. Oltre alla sicurezza degli individui presenti, l’obiettivo è contenere danni diretti al terreno e agli habitat naturali lungo la costa.

Le sanzioni per chi infrange le regole vanno da 25 a 500 euro, con multe raddoppiate se la violazione si verifica in presenza di persone considerate particolarmente vulnerabili. Questo sistema di penalità serve da deterrente. Tuttavia il Comune di Lerici punta anche sulla responsabilità individuale: invitando i frequentatori a riconoscersi protagonisti della tutela dell’area, si spera di limitare in modo spontaneo comportamenti scorretti.

La spiaggia della Marinella si pone così come modello di comportamento responsabile. Mantenere l’intero ecosistema sano ed equilibrato richiede attenzione e cura quotidiana da parte degli utenti. Le norme mirano a tradurre questo bisogno in regole chiare e inappellabili, a salvaguardia di un assetto naturale prezioso.

La spiaggia della marinella come esempio di tutela costiera attiva

La scelta di regolamentare la Marinella non riguarda solo un’area turistica, ma un tratto costiero con valore ambientale e culturale rilevante. La strategia adottata da Lerici dimostra come limitare alcune attività possa proteggere un territorio dall’impatto negativo del turismo di massa. Il progetto punta a far convivere l’apprezzamento del luogo con la cura delle sue peculiarità naturali.

Con misure dedicate alla riduzione della plastica, al divieto di fumo e ai controlli su musica e strutture, si contribuisce a mantenere integro un ecosistema molto delicato. Anche la proibizione del barbecue rientra in un quadro complessivo di rispetto e sicurezza ambientale. Così, la Marinella si propone come esempio nazionale per altre località costiere che devono far fronte a pressioni simili.

In questa prospettiva, le regole non appaiono privazioni, ma strumenti per salvaguardare un patrimonio naturale che ha bisogno di attenzione e rispetto quotidiani. L’impegno del Comune di Lerici continua anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini e dei turisti, chiamati a condividere la tutela di questo piccolo angolo di mare.

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