Giacomino Ballurio Teit si è spento nella mattina del 21 agosto all’età di 79 anni, lasciando un vuoto profondo nella comunità di Castellamonte e nell’intero Canavese. Figura legata da sempre alla storia collettiva antifascista del territorio, ha dedicato la sua vita al sindacato, alla politica socialista e allo sport, diventando un simbolo riconosciuto e rispettato. La sua lunga malattia ha segnato la fine di un percorso segnato da impegno e passione per le persone.
una vita segnata dall’antifascismo e dalla memoria partigiana a Sant’Anna Boschi
Nato l’11 settembre 1945, proprio nel paese di Sant’Anna Boschi, Giacomino è cresciuto in un ambiente intriso di valori antifascisti. La sua casa natale, infatti, durante la Seconda guerra mondiale aveva ospitato partigiani impegnati nella Resistenza contro il regime. Questo legame con la storia della lotta per la libertà ha plasmato il carattere di Ballurio Teit, rendendolo una persona che ha sempre portato con sé quella forza di coraggio e giustizia.
L’antifascismo non è stato solo un ricordo o un ideale lontano. Per Giacomino, è stata un’esperienza concreta, parte integrante della sua crescita personale e sociale. La comunità di Castellamonte, che ancora oggi ricorda la Resistenza con iniziative e commemorazioni, ha riconosciuto in lui l’eredità di quella stagione difficile ma decisiva. Questo intreccio tra la storia nazionale e la quotidianità locale ha contribuito a fare di Ballurio Teit un punto di riferimento sia per la famiglia che per tutto il territorio.
Leggi anche:
impegno sindacale nella Uil Enti Locali: una voce forte per i lavoratori pubblici
Giacomino ha iniziato la sua carriera lavorativa negli uffici comunali di Castellamonte, ma ha trovato presto un ruolo diverso e più coinvolgente nel sindacato. Dopo aver aderito alla Uil Enti Locali, ha trascorso decenni a difendere i diritti dei lavoratori del pubblico impiego nel Canavese. Il suo operato si è esteso soprattutto nella città di Ivrea, dove ha costruito una rete di iscritti ampia e riconosciuta.
Non era il sindacalista della scrivania o dei numeri freddi: era un combattente che si prendeva cura di ogni iscritto, specialmente tra i vigili urbani, categoria per cui la sua presenza aveva un peso decisivo. Gli iscritti a lui si rivolgevano per avere un rappresentante che ascoltava, proteggeva e si batteva fino in fondo. La Uil ha visto in lui uno degli uomini con più iscritti in tutta Italia tra gli enti locali, un record che testimonia la sua capacità di essere vicino alle persone.
Durante tutta la sua attività, Giacomino ha affrontato temi cruciali come la sicurezza sul lavoro e il rinnovo dei contratti collettivi, aspetti fondamentali per tutelare il lavoro pubblico. Il suo contributo rimane una traccia concreta nel mondo sindacale del Canavese, dove il suo nome è sinonimo di determinazione e presenza sul campo.
politica socialista e militanza: dagli incontri con Craxi allo stretto legame con Bozzello
Accanto al sindacato, Giacomino Ballurio Teit ha coltivato una solida passione per la politica. È stato il braccio destro del senatore socialista Eugenio Bozzello ed ha partecipato attivamente alle stagioni del PSI, partito che ha segnato la scena politica italiana per molti anni. Nel corso di queste esperienze ha avuto modo di incontrare personaggi come Bettino Craxi e Claudio Martelli, figure di rilievo della politica nazionale.
La sua concezione della politica non è mai stata distaccata o teorica. Giacomino ha preferito una militanza autentica, fatta di partecipazione, confronto diretto e presa di posizione. “Voleva esserci, contribuire con le sue idee e difendere i valori in cui credeva.” Questo impegno gli ha valso stima, ma anche rispetto per la schiettezza che metteva nelle sue parole.
In un periodo di forti cambiamenti e crisi del PSI, lui ha continuato a portare avanti il suo credo politico, guidato da un senso di responsabilità verso la comunità. Questa attitudine ha arricchito la sua figura, facendolo riconoscere come uno che metteva al centro la militanza oltre ogni interesse personale.
Sport e socialità: biliardo e bocce, competizioni e amicizie tra le squadre canavesane
Lo sport è stato un altro ambito in cui Giacomino ha espresso il suo carattere e la sua voglia di stare insieme. Nel biliardo ha raggiunto la Serie A, dimostrando abilità e passione per la disciplina. Nelle bocce, discipline con un forte radicamento nelle comunità locali, ha giocato a livello nazionale rappresentando con orgoglio la “Chierese“.
Fino al 2022 il suo nome è apparso nei tabelloni ufficiali della Federazione Italiana Bocce, spesso in coppia con Giovanni Peira, amico e compagno di sport. Le trasferte, le partite e le amicizie nate intorno a questi ambienti hanno rappresentato per Ballurio una seconda casa, un luogo dove ha portato la stessa energia che metteva nel sindacato.
Lo sport gli ha permesso di coniugare competizione e socialità, mantenendo vivi legami umani che gli erano molto cari. Quel contesto ha avuto un peso importante nella sua vita, restituendo un’immagine di Giacomino come uomo che teneva molto alle relazioni profonde e alla condivisione di momenti di svago e impegno.
Famiglia, affetti e ricordi: il legame con i figli, la compagna e i nipoti
Dietro l’impegno pubblico di Giacomino c’era una vita privata intensa e piena di affetti. Padre di Elisabetta e Sabrina, due donne molto amate, ha sempre dimostrato attenzione e orgoglio per le loro scelte. Elisabetta, ingegnere e figura politica a Ivrea, ne ricorda la generosità, la schiettezza e la saggezza pratica, qualità che aveva maturato attraverso anni di lotte e confronti.
La vita familiare ha trovato un sostegno ulteriore nella relazione con Marisa Tortia, sua compagna negli ultimi anni, con la quale ha costruito un presente sereno. Con loro ci sono anche il figlio di Marisa, Claudio, sua moglie Giusy, e i loro tre figli, che Giacomino ha accolto come propri nipoti. In questo, ha sviluppato un affetto profondo, che ha arricchito il suo quotidiano.
I quattro nipoti diretti – Francesca, Marta, Andrea e Federico – rappresentavano una gioia costante per lui. Le relazioni familiari raccontano di un uomo che non ha mai smesso di essere presente e di investire tempo e attenzione verso i suoi cari, mantenendo un equilibrio tra impegno pubblico e vita personale.
l’addio di Castellamonte: funerali e ricordi nella chiesa di Sant’Anna Boschi
Castellamonte si prepara a dare l’ultimo saluto a Giacomino Ballurio Teit con i funerali che si terranno sabato 23 agosto, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Sant’Anna Boschi, luogo in cui tutto è cominciato per lui. La sera precedente, venerdì 22 agosto alle 20.30, sarà recitato il Santo Rosario, momento di raccoglimento per chi lo ha conosciuto e apprezzato.
La città vive il momento del lutto con partecipazione e consapevolezza di aver perso un uomo che ha segnato la storia locale. Ballurio Teit rimarrà nella memoria come una figura vicina alla gente, capace di incarnare valori e battaglie comuni. Il ricordo corre tra le strade di Castellamonte e gli ambienti del biliardo e delle bocce, dove la sua presenza si sentiva viva e concreta.
Nelle difficoltà della malattia e nella quiete del suo ultimo tempo, Giacomino ha lasciato un segno tangibile. Le parole della famiglia, i gesti degli amici, testimoniano un’eredità fatta di passione per la giustizia, la politica e lo sport, oltre che di affetto per chi gli stava accanto.