Due arresti per evasione dagli arresti domiciliari a Napoli in 24 ore

Due arresti per evasione dagli arresti domiciliari a Napoli in 24 ore

Due arresti a Napoli per violazione degli arresti domiciliari: un 44enne per rapina aggravata a vico pergole e un 33enne nigeriano per spaccio e resistenza in corso Garibaldi.
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A Napoli la polizia ha arrestato due uomini, già ai domiciliari per reati gravi, sorpresi fuori casa senza autorizzazione in due diverse zone della città. - Gaeta.it

Nelle ultime ore a Napoli, la polizia ha fermato e arrestato due persone per aver violato gli arresti domiciliari. Gli interventi sono avvenuti in due zone distinte della città e hanno coinvolto un uomo di 44 anni di Napoli e un 33enne di origine nigeriana. Entrambi erano già sottoposti a misure restrittive per reati gravi.

Arresto del 44enne a vico pergole

Ieri mattina, gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno eseguito un controllo in vico pergole, nel centro di Napoli. Qui hanno fermato un uomo di 44 anni, residente in zona, che era ai domiciliari per rapina aggravata in concorso. Durante la verifica, il 44enne è stato colto fuori dalla sua abitazione senza autorizzazione, configurando così una violazione delle disposizioni cautelari. L’uomo è stato subito arrestato e trasferito in custodia dalle forze dell’ordine. Questo intervento dimostra come la polizia continui a monitorare le persone sottoposte a restrizioni per garantire il rispetto della legge, specialmente in contesti delicati come quelli di reati violenti.

Arresto del 33enne a corso garibaldi

La seconda operazione è avvenuta nella serata di ieri in corso garibaldi, un punto vivace della città noto per il commercio e l’intenso passaggio pedonale. Gli agenti del commissariato vicaria-mercato hanno notato un uomo di 33 anni di origine nigeriana che, alla vista della polizia, ha tentato di fuggire cercando di evitare il controllo. Dopo un breve inseguimento, l’uomo è stato bloccato. È emerso che anche lui era sottoposto agli arresti domiciliari, con precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a reati come lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. La fuga del 33enne rappresenta un episodio di evasione grave, soprattutto considerando il suo passato criminale. Al termine del fermo, è stato trasferito in custodia dalle autorità competenti.

L’impegno della polizia nel controllo delle misure restrittive

Con questi due interventi a distanza di poche ore, la polizia di stato ha dimostrato attenzione al rispetto delle misure cautelari imposte dalla magistratura. La sorveglianza di persone in regime di arresti domiciliari, specie quando coinvolte in reati significativi quali rapina o spaccio di droga, è fondamentale per tutelare la sicurezza pubblica e prevenire ulteriori reati. Le zone scelte per i controlli, vico pergole e corso garibaldi, fanno parte di quartieri centrali e con alta densità abitativa, dove la presenza di soggetti fuori posto può generare preoccupazione tra i residenti. L’arresto tempestivo permette inoltre di ristabilire l’ordine e inviare un segnale forte contro ogni forma di violazione delle restrizioni imposte dalla giustizia.

Il contesto e le conseguenze degli arresti domiciliari violati

Considerare il contesto in cui avviene l’evasione dagli arresti domiciliari aiuta a comprendere il peso delle azioni degli arrestati. Chi esce senza permesso dalla propria abitazione, durante una misura restrittiva, rischia di compromettere non solo la propria posizione legale ma anche la sicurezza del territorio. Nel caso del 44enne napoletano, l’accusa di rapina aggravata indica una condotta che già ha inflitto un danno a terzi e ha richiesto una pena detentiva da scontare in casa. Per il 33enne di origine nigeriana invece, la detenzione e lo spaccio di droga rappresentano un problema sociale e penale che ha un impatto diretto sulla comunità, aggravato dalla sua fuga e resistenza durante il controllo. Gli arresti confermano che le forze dell’ordine mantengono un controllo puntuale per evitare che questi soggetti compromettano ulteriormente la convivenza cittadina o mettano a rischio la propria incolumità e quella degli altri.

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