A Caraffa di Catanzaro, i carabinieri della compagnia di Girifalco hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenere e vendere stupefacenti. L’operazione, supportata dal nucleo cinofili di Vibo Valentia, ha permesso di interrompere una rete di spaccio attiva nel territorio locale e delle zone vicine. Le indagini hanno confermato una presenza costante dei sospetti nel mercato illecito di sostanze come marijuana, cocaina e hascisc.
L’operazione dei carabinieri e la collaborazione con il nucleo cinofili
I carabinieri della compagnia di Girifalco hanno lavorato a stretto contatto con il nucleo cinofili di Vibo Valentia durante le fasi operative di questa indagine. La presenza di cani specializzati ha facilitato il ritrovamento di dosi e quantitativi importanti di droga. L’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della procura, è il risultato di una lunga attività investigativa. Questo intervento si basa su un insieme di servizi di controllo, osservazione e pedinamenti che hanno permesso di ricostruire la rete di distribuzione messa in piedi dai due soggetti.
Dettagli sull’attività di spaccio e sugli arresti
Durante l’indagine, i carabinieri hanno rilevato come i due imputati fossero stabilmente coinvolti nella vendita di sostanze stupefacenti in diverse aree attorno a Caraffa di Catanzaro. Il gruppo riforniva clienti con marijuana, cocaina e hascisc. Uno dei sospettati è stato bloccato in flagranza di reato mentre cedeva droga. L’altro è stato messo sotto denuncia a piede libero. In tre mesi di controlli sono state sequestrate sostanze per un totale di circa due chili di marijuana e 450 grammi di hascisc. Gli investigatori hanno inoltre identificato 11 consumatori, i quali sono stati segnalati alle autorità competenti.
La rilevanza del sequestro e l’impatto sul territorio
Il sequestro di due chili di marijuana e quasi mezzo chilo di hascisc rappresenta un duro colpo per il mercato della droga locale. Questi quantitativi avrebbero alimentato la domanda nella zona di Caraffa e negli immediati dintorni. L’azione dei carabinieri contribuisce a limitare la diffusione dello spaccio e ad arginare le attività illegali legate al traffico di sostanze stupefacenti. Il coinvolgimento di più figure, sia fra gli spacciatori che tra i consumatori, rivela un circuito di vendita ben organizzato che, ora, viene monitorato con più attenzione dalle forze dell’ordine.
Le modalità d’indagine e le tecniche investigative adottate
Le indagini si sono sviluppate con un mix di strumenti tradizionali e tecnologie specifiche. I carabinieri hanno effettuato controlli e appostamenti per seguire personalmente i movimenti dei sospetti. L’utilizzo di intercettazioni telefoniche e monitoraggi ha permesso di cogliere dettagli utili per inchiodare i due arrestati. L’intervento in flagranza ha rappresentato un momento chiave per confermare l’esistenza di un traffico stabile di sostanze. Gli agenti hanno scelto di intervenire solo dopo aver raccolto prove solide e aver delineato la rete di spaccio in modo chiaro, in modo da stroncare definitivamente l’azione illegale nel territorio.