Diciannove imbarcazioni di proprietà italiana non dichiarate all’agenzia delle entrate nelle marche per un valore di oltre 1,5 milioni

Diciannove imbarcazioni di proprietà italiana non dichiarate all’agenzia delle entrate nelle marche per un valore di oltre 1,5 milioni

La Guardia di finanza di Ancona scopre 19 imbarcazioni estere non dichiarate da cittadini residenti in Italia, con sanzioni per oltre 145 mila euro e controlli intensificati nelle Marche.
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Nel 2025 la Guardia di finanza di Ancona ha scoperto 19 imbarcazioni estere intestate a residenti italiani non dichiarate all’Agenzia delle Entrate, con sanzioni per oltre 145 mila euro per evasione fiscale. - Gaeta.it

Nel 2025 la Guardia di finanza di Ancona ha individuato varie imbarcazioni battenti bandiera straniera, custodite in porti turistici marchigiani. Queste unità erano intestate a cittadini fiscalmente residenti in Italia ma non erano state dichiarate all’Agenzia delle Entrate durante le dichiarazioni annuali dei redditi. L’operazione ha permesso di scoprire la mancata comunicazione di numerosi beni di valore elevato, portando a sanzioni importanti.

La scoperta e l’operazione della guardia di finanza ad Ancona

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di finanza di Ancona ha condotto un’indagine iniziata lo scorso anno per verificare eventuali inosservanze fiscali riguardanti imbarcazioni presenti nei porti turistici delle Marche. Le ricerche hanno portato all’individuazione di 19 mezzi navali, tutti battenti bandiere di paesi esteri, ma riconducibili a proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia.

Questi mezzi non erano mai comparsi nelle dichiarazioni dei redditi dei rispettivi proprietari. Un aspetto che ha destato sospetti, poiché la normativa richiede di comunicare l’esistenza e il valore di tali beni. L’azione della Guardia di finanza ha permesso così di far emergere una situazione di mancata trasparenza fiscale. Il valore complessivo delle imbarcazioni è stato stimato superiore a 1,5 milioni di euro, una cifra che ha spinto gli inquirenti a procedere con verifiche mirate.

Obblighi fiscali per gli investimenti e i beni detenuti all’estero

La legge italiana prevede che ogni cittadino residente fiscalmente in Italia debba indicare nelle dichiarazioni annuali dei redditi qualsiasi investimento oppure bene posseduto oltre confine. Questo include anche le barche da diporto, sebbene battenti bandiera straniera o localizzate in porti esteri.

Il motivo di questa norma si basa sulla necessità di ricostruire il patrimonio effettivo del contribuente. La comunicazione aiuta gli organi di controllo a valutare la reale capacità contributiva e ad accertare la coerenza tra redditi dichiarati e beni posseduti. La mancata o incompleta dichiarazione può quindi far scattare approfondimenti e sanzioni più severe in caso di irregolarità. Qui, il caso delle 19 imbarcazioni non segnalate rappresenta una violazione significativa di questo obbligo.

Le conseguenze fiscali e le sanzioni applicate

Per le omissioni individuate, la normativa italiana prevede sanzioni amministrative che hanno un impatto economico rilevante. Nel caso in questione, la mancata comunicazione di 19 imbarcazioni è stata quantificata con multe complessive di circa 145 mila euro.

La cifra riflette sia la gravità della trasgressione, sia il valore rilevante degli asset non dichiarati. Le sanzioni costituiscono uno strumento per incentivare la trasparenza e il rispetto delle regole fiscali, soprattutto in ambiti particolarmente controllati come quelli degli investimenti esteri. Le autorità continueranno i controlli per evitare che violazioni di questo tipo si ripetano e per assicurare il rispetto degli obblighi dichiarativi.

Attenzione delle autorità fiscali nelle marche

L’attività svolta dal reparto navale dimostra l’attenzione delle autorità fiscali nelle Marche verso il rispetto delle norme e la lotta all’evasione che può riguardare settori anche poco visibili come quello delle unità navali battenti bandiere straniere. Le verifiche proseguono, con l’obiettivo di mantenere un monitoraggio costante sul patrimonio reale dei contribuenti italiani.

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