Cultura del rispetto e lotta ai femminicidi: un incontro a monticchio, l’aquila

Cultura del rispetto e lotta ai femminicidi: un incontro a monticchio, l’aquila

Un evento a Monticchio, L’Aquila, promosso dalle Democratiche del Territorio Aquilano unisce riflessioni su Gaza e femminicidi, coinvolgendo istituzioni e società civile per promuovere la cultura del rispetto.
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L'evento "Cultura del rispetto" a Monticchio (L’Aquila) ha unito cittadini e istituzioni in un momento di riflessione sulla violenza a Gaza e contro le donne, promuovendo impegno civile e culturale contro i femminicidi. - Gaeta.it

Un minuto di silenzio ha segnato l’avvio dell’evento “cultura del rispetto” organizzato al cinema Zeta a Monticchio, frazione de l’Aquila, con numerosi cittadini e cittadine presenti. L’appuntamento si è svolto in una sala affollata, Un momento carico di emozione e riflessione dedicato al dramma del popolo palestinese a Gaza e, allo stesso tempo, focalizzato sul tema della violenza contro le donne. L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di promuovere una riflessione collettiva sul rispetto e sulla convivenza civile, in un momento in cui il dibattito sui femminicidi è più urgente che mai.

Il significato del minuto di silenzio per gaza

La cerimonia si è aperta con un minuto di silenzio in memoria della tragedia che vive la popolazione di Gaza, martoriata da fame, malattie e violenze. Un gesto simbolico che ha voluto unire gli animi presenti in una tensione emotiva collettiva rivolta a una comunità segnata da sofferenze acute. Il pubblico ha accolto il momento con partecipazione, sottolineando l’importanza di non dimenticare le ingiustizie internazionali anche nel contesto di un evento locale.

Il richiamo alla situazione internazionale

Il riferimento al dramma palestinese ha aggiunto profondità al tema principale della serata, lasciando emergere un quadro di sofferenza e una critica implicita all’apatia delle istituzioni internazionali di fronte a situazioni di violenza estrema. Lo svolgersi della serata ha quindi collegato la necessità di rispetto tra persone con la condanna delle violenze su ampia scala, mettendo in evidenza come la cultura del rispetto non sia un concetto astratto ma un dovere quotidiano da praticare nelle relazioni umane.

Femminicidi e cultura del rispetto al centro del dibattito

La discussione centrale della serata si è concentrata sul drammatico fenomeno dei femminicidi e delle violenze maschili nei confronti delle donne. La conferenza organizzata dalla rinnovata Conferenza delle Democratiche del Territorio Aquilano ha fornito un’occasione per mettere in luce come il silenzio e l’indifferenza alimentino questa violenza, impedendo un cambiamento reale.

Gilda Panella, portavoce delle Democratiche del Territorio Aquilano e membro del coordinamento nazionale, ha sottolineato che affrontare argomenti come questo resta sempre delicato. Ha affermato che tacere significa lasciar uccidere, invitando tutti a un confronto aperto per costruire insieme una nuova civiltà fondata sul rispetto reciproco. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di rompere con la normalizzazione di queste tragedie che troppo spesso vengono accolte come eventi inevitabili.

Un appello alla consapevolezza

L’intervento ha ripreso la denuncia delle recenti tragedie di donne uccise da partner o ex partner, un tema di profonda attualità in Italia e nel mondo. La chiamata a una nuova consapevolezza ha acceso il dibattito, richiamando l’urgenza di un cambiamento che coinvolga tanto la società civile quanto le istituzioni per sostenere percorsi educativi contro la violenza.

Contributi e testimonianze dal territorio

La sala ha ospitato interventi di diverse figure impegnate nel contrasto alla violenza sulle donne. Tra queste Leila Kechoud, vicesegretaria del PD Abruzzo, Sabrina Prioli, sociologa e scrittrice, e Roberta De Zuani, insegnante e presidente dell’ANPI L’Aquila. Ognuna ha portato un contributo basato sulla propria esperienza e su riflessioni culturali, sociali e politiche.

Durante il dibattito si sono alternati anche esponenti politici come Nello Avellani, segretario dell’unione comunale PD L’Aquila, e Stefano Albano, segretario provinciale del PD, che hanno posto l’accento sulla necessità di una risposta complessiva, capace di mobilitare energie civili e il mondo delle istituzioni. Roberta Tomasi, portavoce delle Democratiche in Abruzzo, ha insistito sul ruolo delle attività culturali come strumento per diffondere valori e principi che contrastino la violenza.

Focus sul lavoro del centro antiviolenza

Significativo è stato l’intervento di Simona Giannangeli, avvocata e consigliera comunale, che ha illustrato il lavoro del centro antiviolenza locale, mettendo in evidenza difficoltà e progressi. Laura Angiulli, regista e sceneggiatrice, ha mostrato in proiezione il film “Io ti conosco”, che racconta esperienze di violenza e resistenza femminile. L’onorevole Stefania Pezzopane, membro della direzione nazionale PD, ha rafforzato il quadro con riflessioni sul ruolo del Parlamento e delle politiche pubbliche.

Il contributo della senatrice valeria valente

La chiusura dell’incontro è toccata a Valeria Valente, senatrice e componente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio. Con parole decise, ha chiamato a un impegno comune contro la violenza maschile sulle donne. Ha invitato a considerare la battaglia non come problema esclusivamente femminile, ma come questione di tutta la società, esortando gli uomini a non sentirsi distanti da questo confronto.

Sinergie e partecipazione politica

Il suo discorso ha ricordato come la sinergia di diverse forze sociali costituisca la strada necessaria per debellare un fenomeno ancora troppo diffuso. Valente ha rimarcato l’importanza delle azioni collettive che vadano oltre l’emergenza, puntando a un radicamento culturale fondato sulla dignità di ogni persona.

Tra le persone presenti all’evento si sono riconosciute numerose esponenti politiche e civiche della regione Abruzzo, come Emanuela Di Giovambattista, Anna Paolini, Marielisa Serone e Alessia Salvemme. Hanno partecipato inoltre rappresentanti di associazioni, consiglieri regionali e comunali e dirigenti del PD locale. Anche il senatore Michele Fina ha inviato un saluto alla manifestazione.

L’incontro a Monticchio ha mostrato una rete di partecipazione ampia e composita, intrecciando riflessioni, dinamiche politiche e sociali con l’impegno diretto sul territorio. Il percorso promosso dalle Democratiche del Territorio Aquilano fa parte di un lavoro che proseguirà con nuove iniziative, volte a consolidare una società più attenta a prevenire e combattere la violenza di genere.

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