Confcommercio: sostegni urgenti per le imprese turistiche italiane colpite dai dazi Usa

Confcommercio: sostegni urgenti per le imprese turistiche italiane colpite dai dazi Usa

Confcommercio evidenzia la pressione sui settori food, beverage e agroalimentare causata dai dazi Usa, sollecitando interventi mirati con il ministro Tajani per sostenere l’export e diversificare i mercati.
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Le imprese turistiche italiane affrontano pressioni dai dazi USA, con Confcommercio che chiede interventi mirati e nuove strategie di mercato per sostenere export e settori chiave come food e beverage. - Gaeta.it

La situazione delle imprese turistiche italiane continua a essere sotto pressione a causa dell’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti. Dopo mesi di incertezza, Confcommercio segnala un importante segnale di stabilità, pur evidenziando rischi persistenti per l’export e l’intero comparto turistico. Il confronto con il ministro degli esteri punta a definire interventi mirati per sostenere le aziende più danneggiate, in particolare nei settori food e beverage.

Le difficoltà dell’export italiano per i dazi americani

I dazi commerciali introdotti dagli Stati Uniti hanno ampliato le difficoltà che le imprese italiane si trovano ad affrontare nell’export. Riccardo Garosci, vicepresidente di Confcommercio con delega all’internazionalizzazione, ha evidenziato che le tensioni commerciali hanno rallentato il commercio estero, creando incertezza tra gli operatori economici. questa fase di instabilità ha contribuito a ridurre la fiducia, incidendo sulle strategie d’investimento e sulla capacità di penetrare nuovi mercati.

malgrado i rapporti positivi tra il presidente Trump e la premier Meloni possano rappresentare una leva per un alleggerimento dei dazi soprattutto su prodotti di interesse, come il food e il beverage, l’impatto sulle esportazioni resta comunque aggravato dalle ripercussioni dei conflitti internazionali. la combinazione dei fattori ha spinto Confcommercio a sollecitare un’azione tempestiva per evitare che le imprese in questa fase di mercato fragile subiscano ulteriori perdite.

Nuovi mercati da esplorare e interventi necessari

per affrontare la situazione, Garosci ha posto l’accento sulla necessità di aprire la ricerca verso mercati alternativi finora poco considerati o con potenzialità di crescita rilevante. l’obiettivo è limitare la dipendenza da paesi importatori tradizionali che oggi si mostrano più vulnerabili a ritorsioni o tensioni commerciali.

nel corso dell’incontro con il ministro Antonio Tajani, Confcommercio ha chiesto la definizione di sostegni adeguati e compensazioni dirette alle imprese toccate dalla crisi dei dazi. in attesa di dettagli sulle provvidenze e sulle linee di intervento, previste per il primo agosto, il settore chiede meccanismi snelli e concreti per garantire liquidità e resilienza.

le misure dovrebbero concentrarsi in particolare sui settori fortemente esposti, dove l’export rappresenta una quota significativa del fatturato, come quello agroalimentare e vinicolo. la passione degli americani per la gastronomia e i vini italiani resta un punto di forza da valorizzare con iniziative mirate che sostengano l’accesso e la competitività in quello spazio commerciale.

Il ruolo di confcommercio e l’appello alle istituzioni

Confcommercio si è presentata come interlocutore attivo nel dialogo con il governo per monitorare la situazione e proporre soluzioni efficaci. Garosci ha sottolineato l’urgenza di superare la fase di impasse e di incertezza, proponendo un piano operativo che faccia seguire ai proclami azioni concrete e tangibili.

la pressione del contesto globale, con crisi geopolitiche e rivalità commerciali accentuate, mettono sotto pressione le imprese italiane, specie quelle di dimensioni medio-piccole che spesso rappresentano l’ossatura produttiva territoriale. la richiesta di Confcommercio tende a favorire interventi rapidi e mirati, in modo da non compromettere la capacità di rilancio nel medio termine.

Collaborazione e strategie coordinate

in questo quadro, assumono rilevanza le iniziative di collaborazione pubblico-privata volte a valorizzare anche strategie di diversificazione e internazionalizzazione, che offrano un respiro più ampio alle imprese italiane. Confcommercio invita tutte le parti in causa a un’azione coordinata per ridurre l’impatto dei dazi e tutelare la filiera turistica nazionale, essenziale per l’economia e l’occupazione del paese.

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