Code di turisti al seceda, alto adige, e polemiche per la gestione della funivia sotto il sole

Code di turisti al seceda, alto adige, e polemiche per la gestione della funivia sotto il sole

La Val Gardena in Alto Adige affronta il problema dell’overtourism sul monte Seceda, con code lunghe alla funivia, proposte di ampliamento contestate e richieste di limitare i visitatori per tutelare ambiente e residenti.
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La Val Gardena, in Alto Adige, affronta il problema del sovraffollamento turistico sul Monte Seceda, con dibattiti in corso su gestione, ampliamento funivie e limiti d’accesso per tutelare ambiente e qualità della vita locale. - Gaeta.it

La val gardena, in alto adige, è scenario di un acceso dibattito sul turismo e sulla sua gestione. Negli ultimi giorni, alcune immagini di lunghe code sotto il sole per salire sul monte seceda hanno preso piede sui social. Queste foto e video hanno riacceso la discussione sull’overtourism, fenomeno che riguarda l’eccessiva presenza di visitatori in alcune destinazioni e i problemi che ne derivano per chi vive quei luoghi. La ricerca dei flussi turistici, la gestione degli impianti e le possibili soluzioni stanno animando un confronto acceso tra amministrazioni, associazioni ambientaliste e operatori locali.

La dinamica delle code e il contesto della funivia al seceda

La salita al monte seceda parte da ortisei attraverso una cabinovia che conduce fino a furnes, a 1730 metri di altitudine. Successivamente un secondo impianto porta alla vetta, a quota 2500 metri. Negli ultimi giorni si sono viste immagini con centinaia di turisti in fila per utilizzare la funivia, esposti direttamente al sole. La situazione ha suscitato preoccupazioni per la gestione e il sovraffollamento.

Due settimane fa, su uno dei sentieri panoramici lungo la vetta, alcuni privati avevano collocato un tornello con una tariffa di 5 euro per accedere. Quel sistema è stato immediatamente rimosso in quanto non autorizzato né dal parco naturale puez-odle, che include il sentiero, né dalla provincia di bolzano. Tuttavia quella iniziativa è stata interpretata come una forma di protesta verso il continuo afflusso turistico che affolla la zona.

L’impatto del turismo sull’alto adige e il ruolo della pubblicità digitale

Secondo uno studio dell’istituto demoskopika, l’alto adige si conferma tra le regioni italiane maggiormente esposte al fenomeno del sovraffollamento turistico, insieme a rimini e venezia. Questo influsso di visitatori influisce sulla qualità della vita degli abitanti, sul traffico, sulle infrastrutture e sull’ambiente.

Il seceda ha ricevuto un’attenzione particolare a livello globale anche grazie a apple. Circa dieci anni fa, apple scelse una foto del seceda come sfondo ufficiale per ios 7. Più recentemente, nel settembre 2023, durante il lancio dell’iphone 15, un breve video mostrava nuovamente il paesaggio del seceda. Quei pochi secondi, riprodotti negli apple store nel mondo, hanno scatenato un’ondata di interesse digitale. In molti si sono chiesti subito «dove si trova quel posto?» e il volume di ricerche su google è aumentato vertiginosamente. Molti turisti sono giunti attratti dall’immagine senza fermarsi a lungo, mostrando più interesse a scattare fotografie che a trascorrere tempo sul monte.

La proposta di potenziare la funivia e le reazioni al progetto

Per fronteggiare il crescente numero di visitatori, la seceda seilbahnen ha presentato alla provincia una richiesta di rinnovo del secondo tratto della funivia. L’obiettivo è aumentare la capacità da 800 a 2360 persone all’ora. Il progetto prevede anche una lieve modifica del percorso per migliorare l’efficienza della linea e la costruzione di nuovi servizi come biglietteria, bagni e locali tecnici. Alcuni tratti di strada forestale verrebbero deviati, con cambiamenti riguardanti anche una pista da sci preesistente.

Nello studio preliminare sull’impatto ambientale, la società afferma che il progetto avrebbe un effetto positivo o trascurabile sull’area, proponendo anche una riqualificazione paesaggistica e funzionale. Nonostante ciò, il piano ha incontrato critiche forti. Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di bolzano, ha dichiarato in un’intervista che l’ampliamento della funivia «non si può fare» e che questa soluzione non verrà autorizzata. Ha inoltre suggerito un’alternativa: l’introduzione di un numero chiuso e ingressi limitati, simile a quanto già applicato sul lago di braies, per ridurre il sovraffollamento.

Opposizioni e alternative: tra gruppi ambientalisti e istituzioni

Associazioni come la federazione ambientalisti alto adige e natura y usanzes di ortisei hanno espresso forti riserve. Contestano la validità dello studio ambientale presentato e sottolineano i rischi legati al traffico automobilistico, soprattutto durante i periodi di punta estivi e invernali, quando la zona ospita molti sciatori e visitatori. Anche la stessa provincia ha giudicato insufficiente la proposta, chiedendo una valutazione di impatto ambientale più completa, che consideri l’effetto sul paesaggio, sul traffico e sulla pressione complessiva del turismo.

Alcuni suggeriscono di innalzare il prezzo del biglietto della funivia come mezzo per scoraggiare l’afflusso eccessivo. Attualmente la tariffa andata e ritorno per un adulto è di 52 euro. Altri propongono di chiudere temporaneamente gli impianti per alcune settimane d’estate. Carlo Zanella, presidente del cai alto adige, ritiene che non sia opportuno né bloccare le funivie né ampliare la loro capacità. Ritiene invece più utile un’educazione dei visitatori sull’importanza di rispettare i prati e i boschi, indicando anche attività alternative per distribuire meglio la presenza turistica.

Il dibattito rimane aperto tra chi vuole proteggere l’ambiente e la qualità della vita locale e chi punta a sostenere un turismo che continua a crescere anche sull’onda di effetti imprevisti, come quelli legati alla popolarità mediatica del seceda. Sul futuro dell’accesso al monte seceda si attendono quindi ulteriori decisioni e confronti tra le parti coinvolte.

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