Ciro grillo, le arringhe della difesa al tribunale di tempio pausania: i punti chiave delle udienze

Ciro grillo, le arringhe della difesa al tribunale di tempio pausania: i punti chiave delle udienze

Il processo a Ciro Grillo e altri imputati per violenza sessuale di gruppo al tribunale di Tempio Pausania prosegue con la difesa che contesta le testimonianze e chiede l’assoluzione entro metà luglio.
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Il processo a Ciro Grillo e altri tre imputati per violenza sessuale di gruppo è in corso a Tempio Pausania; la difesa contesta la credibilità delle testimonianze e chiede l’assoluzione, con la sentenza attesa entro metà luglio. - Gaeta.it

Il processo contro ciro grillo e gli altri tre imputati imputati di violenza sessuale di gruppo si sta svolgendo nella aula del tribunale di tempio pausania. La difesa ha presentato i primi argomenti, con l’avvocato ernesto monteverde che ha chiuso la prima giornata di udienze. Si parlerà ancora nei prossimi giorni, per discutere le posizioni degli imputati e arrivare, forse, alla sentenza entro la metà di luglio.

La chiusura della prima udienza con l’avvocato monteverde

L’avvocato ernesto monteverde ha concluso il suo intervento nel primo dei tre giorni previsti per le arringhe della difesa. Monteverde ha sostenuto la linea già espressa da un altro legale del pool difensivo, puntando soprattutto a mettere in discussione la credibilità delle testimonianze delle parti offese. Secondo il difensore, la prima ragazza coinvolta nel caso non avrebbe mai raccontato i fatti in modo coerente e veritiero: “Quello che dice questa ragazza non è mai quello che poi fa”, ha detto. Ha aggiunto che i periti hanno confermato una certa difficoltà della ragazza a opporsi chiaramente e a dire di no.

Monteverde ha inoltre evidenziato come nelle chat recuperate durante le indagini emergano insulti sessisti e aggressivi da parte dei ragazzi, ma pure un tono altrettanto critico e irriverente nei messaggi della ragazza alle sue amiche. Nel dialogo con le amiche, la vittima avrebbe usato un linguaggio poco reverente e talvolta sprezzante anche nei confronti dei ragazzi, definendoli “sfigati” e affrontando il tema della sessualità senza un senso di sacralità. Queste osservazioni sono state usate dalla difesa per sostenere che le accuse di violenza sarebbero basate su dichiarazioni non credibili.

La richiesta di assoluzione e i dubbi sollevati dalla difesa

L’avvocato monteverde ha ribadito che, a giudizio della difesa, non ci sono elementi sufficienti per chiedere una condanna nei confronti dei quattro accusati. Ha detto che sono stati presentati ai giudici “ragionevoli dubbi” sui fatti contestati. Per Monteverde pesa come “un macigno” la gravità dell’accusa, considerata particolarmente dura e dal peso morale su giovani appena diventati maggiorenni. Tuttavia, il legale ha insistito sulla necessità che si valuti la mancanza di riscontri certi per la condanna.

La strategia difensiva punta a smontare il quadro accusatorio partendo dalle contraddizioni nei racconti delle ragazze e dalle omissioni riscontrate durante l’indagine. Tutto questo, sostiene la difesa, mette in discussione la ricostruzione della violenza di gruppo e anche la natura stessa del reato contestato. Monteverde ha ribadito più volte che è compito del collegio giudicante riconoscere quali prove abbiano valore concreto e quali invece sollevino dubbi.

La contestazione sulle foto a sfondo sessuale: cosa dice la difesa

Un altro punto centrale della difesa riguarda il capo di imputazione B, cioè le foto e i video a contenuto sessuale scattati alla seconda ragazza coinvolta. Secondo Monteverde, si tratta comunque di un episodio grave, ammesso anche dagli imputati, ma diverso dalla violenza sessuale contestata. Lui ha sottolineato che in questo caso non ci sarebbe stato alcun contatto fisico tra i ragazzi e la ragazza, perciò non sussisterebbe il reato di violenza di gruppo o di violenza sessuale.

La posizione della difesa è chiara: questo episodio va valutato con un altro tipo di gravità, ma non si configura come un crimine sessuale. Monteverde ha chiesto quindi che gli imputati vengano assolti per entrambi i capi di imputazione. La distinzione fatta dalla difesa tra contatto fisico e assenza di esso è un elemento su cui puntano per evitare che gli imputati vengano giudicati colpevoli nel merito del processo.

Le prossime udienze e le attese per la sentenza

Le discussioni in aula riprenderanno venerdì 11 luglio alle 10.30, proseguiranno sabato 12 e poi lunedì 14 luglio, giornata aggiunta ieri dal tribunale. Durante queste nuove udienze si ascolteranno le repliche della difesa e magari anche quelle dell’accusa. Solo una volta terminate le arringhe, il collegio dei giudici si ritirerà in camera di consiglio per affrontare la fase finale.

Non è escluso, secondo fonti legali, che la sentenza possa arrivare il giorno stesso del termine delle udienze. I giudici hanno a disposizione le prove e le posizioni emerse durante un processo seguito con attenzione mediatica da mesi. Il caso rimane delicato, e la decisione influenzerà la vita di quattro giovani, oltre che l’opinione pubblica. Intanto, il dibattito in aula prosegue, mentre tutti attendono di conoscere il verdetto del tribunale di tempio pausania.

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