Cilentart fest 2025 torna dal 30 luglio al 13 agosto con musica, teatro e danza in otto comuni cilentani

Cilentart Fest 2025 Torna Dal

La quinta edizione di Cilentart Fest (30 luglio–13 agosto 2025) anima otto comuni del Cilento con oltre venti eventi di teatro, danza e musica in spazi naturali e insoliti, coinvolgendo artisti nazionali e internazionali e valorizzando il legame tra arte, territorio e ambiente. - Gaeta.it

Marco Mintillo

26 Giugno 2025

La quinta edizione di cilentart fest si prepara ad animare il territorio cilentano con oltre venti eventi tra teatro, danza, musica e performance. Il festival, sostenuto dal teatro pubblico campano, dalla regione campania e dal ministero della cultura, coinvolge otto comuni del cilento e porterà sul palco sessanta artisti in luoghi insoliti come borghi, piazze, sentieri e scorci naturali.

La manifestazione e il territorio coinvolto

Dal 30 luglio al 13 agosto 2025 il festival si svolgerà in otto diversi centri del cilento: san giovanni a piro, agropoli, capaccio paestum, perito, omignano, moio della civitella, trentinara e goi. Questi luoghi, noti per la loro bellezza paesaggistica e storica, si trasformeranno in palcoscenici all’aperto per accogliere concerti, spettacoli teatrali e coreografie itineranti.

Il festival nasce da un progetto di valorizzazione culturale e ambientale, con la direzione artistica affidata ad alfredo balsamo e vittorio stasi, che ne sottolineano l’intenzione di creare un legame profondo con la terra cilentana. Le rappresentazioni si svolgeranno in spazi non convenzionali, favorendo un dialogo tra arte e ambiente che stimola la partecipazione diretta del pubblico.

Il sostegno istituzionale da parte del teatro pubblico campano, della regione campania e del ministero della cultura garantisce una struttura organizzativa solida e una programmazione ampia, caratterizzata da eventi di vario genere e dalla presenza di artisti di rilievo nazionale e internazionale.

Gli artisti e gli spettacoli principali

Il programma del festival include nomi di rilievo nel panorama culturale italiano e internazionale. Stefano massini sarà protagonista con due spettacoli di teatro civile, “l’alfabeto delle emozioni” e “la ricerca della felicità”, che esplorano l’animo umano attraverso narrazioni intense e coinvolgenti. Entrambi i lavori affrontano temi di attualità e riflessione personale.

Nicola piovani, premio oscar, condurrà il pubblico in un concerto-racconto intitolato “note a margine”, che fonde parola e melodia in un viaggio musicale con forti richiami emotivi. La regista ed attrice emma dante porterà “il tango delle capinere”, un’opera teatrale e visiva che unisce amore e memoria in una coreografia scenica.

Il coreografo roberto zappalà interverrà con “corpi liturgici”, portando la danza in un contesto immersivo e simbolico. Dalla Francia arriva la compagnia david rolland chorégraphies con la performance itinerante “donne-moi la main ”, un’esperienza coinvolgente che invita il pubblico a camminare ascoltando musiche e racconti attraverso cuffie audio.

La coreografa sofia nappi guiderà la compagnia komoko nel duetto “the fridas”, ispirato al celebre dipinto di frida kahlo “le due frida”. Si preannuncia grande intensità anche nella sezione musicale con enzo avitabile e peppe servillo in “duet”, un concerto acustico che fonde musica popolare, jazz, poesia e ritmi del sud Italia.

Le performance musicali tra accogliere il giorno e radici popolari

Il festival riserva uno spazio particolare alla musica con tre concerti all’alba che andranno in scena nelle prime luci del mattino. Erica mou, casadilego e emanuele colandrea offriranno interpretazioni delicate tra parole sussurrate e melodie riflessive, accompagnando il sorgere del sole in una dimensione di silenzio e respiro.

Tra gli interpreti principali figura anche luca barbarossa con “racconti sonori”, progetto che unisce musica e narrazione in modo intenso. Gnut, figura riconoscibile della canzone napoletana contemporanea, presenterà il nuovo progetto “luntano ’a te tour”, un ritorno alle proprie radici attraverso un percorso musicale personale.

Questi momenti musicali si pongono come momenti sospesi, intercettando emozioni e tradizioni. La musica popolare entra in dialogo con le nuove esperienze sonore, proponendo un repertorio che parla al pubblico in modo diretto e coinvolgente.

Lo spazio per la creazione e la riflessione ambientale

Il festival offre anche occasioni di sperimentazione e formazione con due residenze artistiche rigorosamente legate al territorio e a tematiche contemporanee. “Al di sotto del vero”, con lucrezia guidone e ivan alovisio, e “schiudere” della compagnia vicoquartomazzini, lavoreranno sulla creazione di nuove forme espressive.

La compagnia vicoquartomazzini, vincitrice di diversi premi ubu, ha messo in scena nel 2024 “la ferocia”, tratto dal romanzo di nicola lagioia, e si conferma all’interno del festival con un progetto che indaga i limiti dell’arte e la complessità dei rapporti umani.

L’installazione “arthropoda”, a cura di maddalena parise e lacasadargilla, aprirà la manifestazione con una riflessione artistica intorno alla fragilità dell’ecosistema. Quest’opera stimola a guardare con attenzione ai cambiamenti ambientali e all’urgenza di un rapporto più equilibrato con la natura.

Monologhi, letture e uno sguardo verso il futuro

Tra le proposte di teatro figurano “lapocalisse”, monologhi affidati a valerio aprea e scritti da marco dambrosio, in arte makkox. L’attore interpreterà testi che affrontano tematiche sociali con un tono diretto e a tratti ironico.

Matthias martelli introdurrà gli spettatori alla letteratura italiana con “il suono delle pagine”, un viaggio che combina lettura e musica. Mario perrotta, invece, porterà “nel blu”, un omaggio personale ed emozionante a domenico modugno, figura centrale nella cultura musicale italiana.

Emanuele aldrovandi proporrà “dieci modi per morire felice”, uno spettacolo-gioco che invita a una riflessione sul senso della vita attraverso esperienze sceniche varie, dalla nascita alla morte. A concludere il festival sarà “ORA – the limits of the planet”, una performance che richiama l’attenzione sulle sfide ambientali e sul futuro del pianeta.

Questa edizione di cilentart fest conferma la sua vocazione a valorizzare il territorio cilentano attraverso arti performative e musicali, stimolando il dialogo tra artisti, spettatori e ambiente circostante. Gli appuntamenti programmati rappresentano un’occasione per scoprire nuove voci e per vivere l’arte in modo partecipato, in contesti unici tra natura e storia.