Il consiglio comunale di cerveteri torna al centro di una polemica sulla gestione dei debiti fuori bilancio. L’opposizione parla di disorganizzazione e mancanza di trasparenza, soprattutto dopo l’ultimo voto che ha approvato un ulteriore onere. La questione riguarda un servizio affidato senza copertura economica e le conseguenti spese aggiuntive che gravano sui cittadini.
Le critiche dell’opposizione sulla gestione dei debiti fuori bilancio
L’ultimo consiglio comunale di cerveteri, svoltosi il 30 luglio 2025, ha riacceso le polemiche tra la maggioranza e l’opposizione. I consiglieri di minoranza hanno criticato apertamente la gestione dei debiti fuori bilancio, invitando a riflettere sulle strategie amministrative adottate. A ogni seduta si è infatti presentata la necessità di approvare nuovi debiti che, secondo l’opposizione, segnalano errori di fondo più che buone pratiche.
Nel documento diffuso subito dopo l’incontro, i consiglieri opposti alla maggioranza hanno definito la situazione come un pasticcio amministrativo. Hanno infatti segnalato che i debiti fuori bilancio servono proprio a correggere irregolarità commesse in precedenza, ma che il loro reiterarsi suggerisce un disordine crescente. Ogni riconoscimento di debito, invece di portare a una stabilizzazione, sembra quindi tracciare un percorso errato nella gestione finanziaria del comune.
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Questa situazione, a detta dei consiglieri, sfida la logica di una corretta amministrazione pubblica. Un’amministrazione che deve bilanciare entrate e uscite, evitando spese non previste o contratti stipulati senza il dovuto controllo. L’opposizione ha più volte richiesto chiarimenti ma si è scontrata con il muro del silenzio su diversi aspetti, in particolare sul ruolo di chi ha autorizzato i contratti incriminati.
Il caso del servizio di rilevamento infrazioni e le irregolarità contrattuali
Al centro della controversia c’è un debito legato a un servizio commissionato dal comune di cerveteri per il noleggio, l’installazione e la manutenzione di sei apparati destinati al rilevamento di infrazioni stradali. Questo incarico è stato affidato con una procedura definita “affidamento diretto”, senza passare attraverso gare o altre forme di selezione più trasparenti.
Secondo quanto riportato nella sentenza che ha condannato il comune a riconoscere questo debito, l’affidamento diretto sarebbe stato conferito in assenza di presupposti legali validi. Il comune avrebbe così tentato di scaricare la responsabilità sul funzionario che ha sottoscritto il contratto, ma senza successo. È emerso inoltre che il contratto è stato stipulato senza alcun impegno di spesa preliminare, cioè senza una copertura finanziaria che ne autorizzasse il pagamento.
Questa mancanza ha fatto sì che il debito si configurasse come “fuori bilancio”, cioè non previsto e quindi non contabilizzato nei fondi comunali ordinari. Nel tentativo di rimediare, il comune ha adottato nel 2015 una delibera per riconoscere la somma di 400.000 euro, effettuando poi un pagamento parziale di 233.000 euro. Questo passaggio ha implicitamente confermato la validità del contratto con la società fornitrice.
Dopo una serie di tre giudizi e una transazione finale, l’ultimo consiglio comunale ha approvato nel luglio 2025 un ulteriore debito fuori bilancio di 233.500 euro. A questi numeri si aggiungono spese legali e interessi di mora che, nel complesso, gravano per decine di migliaia di euro sulle casse pubbliche.
Incertezza sulle responsabilità politiche e conseguenze per i cittadini
Uno dei nodi più critici sollevati riguarda la mancanza di trasparenza sull’autore politico dell’affidamento contestato. L’opposizione ha evidenziato che, anche dopo numerose richieste, non è stato possibile identificare chi abbia dato l’indirizzo politico per quella decisione. È chiaro che un funzionario non avrebbe potuto agire autonomamente in una questione così delicata senza una direttiva proveniente dall’amministrazione.
Inoltre, i revisori dei conti avevano più volte richiamato l’amministrazione a vigilare e accertare eventuali responsabilità. L’opposizione ha sottolineato come queste sollecitazioni siano state ignorate, nonostante le richieste di chiarimenti e approfondimenti su tutte le fasi di formazione del debito. Il mancato intervento ha determinato un aggravio economico che ricade direttamente sulla comunità.
Le spese supplementari – 39.000 euro per spese legali e 91.000 euro per interessi di mora – sono solo una parte del conto che i cittadini dovranno sostenere per questa vicenda. Tale aggravio, secondo l’opposizione, è riconducibile a una cattiva amministrazione piuttosto che a cause imprevedibili o fortuite. La questione dei debiti fuori bilancio si estende anche ad altri casi simili segnalati in consiglio, tutti con implicazioni finanziarie analoghe.
Situazione di gestione problematica a cerveteri
La situazione di cerveteri sembra apparire come un esempio di gestione problematica, dove il rapporto tra politica, gestione tecnica e controllo economico si è rivelato deficitario. La mancanza di chiarezza e responsabilità rischia di far pesare sulle casse comunali conseguenze pesanti e durature, con effetti ricadenti sulla qualità dei servizi pubblici e sulle tasche dei cittadini stessi.