L’estate 2025 si apre a Montaldo Scarampi, in provincia di Asti, con un evento culinario che richiama l’attenzione degli appassionati di gastronomia. Domenica 22 giugno, il relais Ca del Profeta ospiterà una cena a quattro mani, un appuntamento che vedrà protagonisti due chef impegnati a celebrare prodotti locali, tradizione e innovazione. Antonio di Leo, chef e anima del relais, e Christian Milone, noto per la sua esperienza alla trattoria Zappatori di Pinerolo, uniranno le proprie forze per offrire un menù capace di raccontare storie di territorio e suggestioni oltre confine.
La nascita di un progetto e il ritorno di una collaborazione
Ca del Profeta ha messo radici nel 2021, grazie all’iniziativa di Anderson Hernanes, ex calciatore brasiliano noto come “il profeta”. Questo relais si distingue non solo per la sua struttura ricettiva, ma anche per l’attenzione posta sulla cucina. Antonio di Leo guida il ristorante, diventato punto di riferimento gastronomico della zona. Il rapporto di amicizia e collaborazione tra di Leo e Milone è nato quattro anni fa, un legame che oggi si rinnova con questa cena speciale.
La scelta di Milone come partner per la serata non è casuale. I due condividono la predilezione per ingredienti stagionali, radici piemontesi e un approccio che mescola rispetto della tradizione e apertura verso esperienze culinarie diverse. Questo sodalizio si riflette nella cucina proposta, che spazia dalla valorizzazione del mondo vegetale alle suggestioni provenienti dalla gastronomia francese.
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Il menù della serata: piatti che raccontano storia e territorio
La cena a quattro mani offre un menù equilibrato, costruito su sapori decisi e contrasti studiati. Christian Milone porterà in tavola due piatti storici, la carne cruda piemontese e il sottofiletto al pepe verde. Il primo rappresenta una reinterpretazione che cerca di sorprendere il commensale, con una carne cruda preparata in modo da evocare il sapore della griglia. Ad accompagnarla, una salsa bernese realizzata con il grasso della bistecca, un omaggio all’alta cucina francese.
Il menù prosegue con piatti di ispirazione locale e stagionale: la zucchina si presenta come protagonista in un’esplosione di sapori che rispetta il carattere dell’ortaggio; un risotto al peperone ricco di texture e profumi, completato da stracciatella affumicata; fino al dolce, con un gioco di ciliegie, cardamomo e amarene che conclude un percorso gustativo calibrato e intenso.
Il prezzo della cena è fissato a 95 euro, bevande escluse, con inizio alle ore 20. Questo tipo di serata offre un’esperienza immersiva, dove professionisti condividono non solo la cucina ma anche la passione per il proprio lavoro.
Ca del profeta: un relais che fonde natura, ospitalità e cucina di qualità
Ca del Profeta si sviluppa in un contesto naturale e curato, immerso nel verde delle colline astigiane. Il relais dispone di cinque camere, concepite con materiali tipici come pietra e legno locale. L’atmosfera che si respira è quella di un equilibrio tra tradizione e modernità, riscontrabile anche negli arredi e nelle aree comuni.
La struttura offre ai suoi ospiti non solo alloggio, ma anche una spa e una piscina, elementi che arricchiscono l’offerta di benessere. La cantina, un’altra attrattiva del luogo, propone selezioni di vini del territorio, sottolineando l’importanza della cultura locale.
Riconoscimenti e l’offerta del ristorante
Il ristorante che sorge al piano terra integra perfettamente questa visione, ed è stato riconosciuto con due forchette dalla Guida Ristoranti del Gambero Rosso 2025. Inoltre, la corona radiosa attribuita dal Golosario 2025 di Paolo Massobrio e Marco Gatti certifica la qualità raggiunta nella proposta culinaria.
L’evento di giugno conferma come Ca del Profeta puntigli sulla cucina come cuore pulsante dell’offerta ricettiva e un luogo dove la collaborazione fra professionisti porta a eventi capaci di attirare un pubblico attento e curioso. L’estate inizia con un incontro di sapori e tecniche, uno sguardo al passato piemontese e a suggestioni più ampie, coltivate da due chef che conoscono bene il valore della materia prima e della tradizione.