Cassa Forense lancia bando 2025 per finanziare l’acquisto di strumenti informatici agli avvocati

Cassa Forense Lancia Bando 202

Cassa Forense finanzia pc e tablet per avvocati nel 2025. - Gaeta.it

Marco Mintillo

18 Settembre 2025

Cassa Forense ha attivato il bando n. 2/2025, destinato ad Avvocati e Praticanti Avvocati iscritti, per sostenere le spese relative all’acquisto di strumenti digitali utili all’attività professionale. L’iniziativa mira a fornire un contributo economico per coprire parte dei costi sostenuti fra inizio 2024 e la data di pubblicazione del bando. I dettagli del sostegno puntano a migliorare l’attrezzatura tecnologica degli studi legali, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più digitale e competitivo.

Contributi per l’acquisto di strumenti digitali per studi legali

Il bando 2/2025 copre il 50% delle spese ammissibili pagate dal 1° gennaio 2024 a prima della pubblicazione del bando, con un rimborso minimo di 300 euro e massimo di 2 mila euro per singolo beneficiario. Sono considerate le spese riferite a strumenti informatici e tecnologie adeguate all’attività forense, con il limite di un acquisto per tipologia. Rientrano nel contributo i PC desktop e notebook, monitor, webcam, stampanti e scanner. Il sostegno si estende anche a sistemi per videoconferenze e lavagne interattive, oltre a software gestionali e licenze antivirus.

A proposito di sicurezza e innovazione, il bando copre firewall, servizi di cybersecurity e strumenti basati su intelligenza artificiale impiegabili negli studi legali. Non mancano gli abbonamenti a piattaforme dedicate alle videoconferenze, che sono ormai parte fondamentale del lavoro forense moderno. Questa scelta risponde alle nuove modalità di interazione e gestione dei clienti e delle pratiche in remoto, ampliando le possibilità operative degli iscritti a Cassa Forense.

Requisiti necessari per presentare domanda al bando

Possono partecipare al bando 2/2025 gli Avvocati e i Praticanti Avvocati iscritti a Cassa Forense, anche se l’iscrizione è ancora in corso. Per accedere al contributo è necessario essere in regola con l’invio del Modello 5 e il versamento dei contributi previdenziali. Sono esclusi gli iscritti sospesi o cancellati dall’Albo o dal Registro. Inoltre, non possono richiedere il sostegno coloro che percepiscono una pensione, tranne chi riceve la pensione di invalidità da Cassa Forense.

Il bando vieta la partecipazione a chi ha già beneficiato di altri incentivi simili nel 2025, sia erogati dalla stessa Cassa Forense che da enti o Stato, compresi casi previsti dal Bando n.1/2024. Questa regola punta a evitare sovrapposizioni e a distribuire equamente le risorse disponibili tra più professionisti. Chi intende fare domanda deve quindi verificare con attenzione il proprio stato contributivo e i contributi già percepiti negli ultimi mesi.

Modalità di invio delle richieste e criteri di selezione

Le richieste vanno presentate esclusivamente in via telematica, attraverso l’area riservata del sito ufficiale di Cassa Forense . Al momento della domanda, è obbligatorio allegare le fatture quietanzate relative alle spese sostenute per i beni e servizi acquistati. Cassa Forense conferma che i documenti di spesa saranno controllati per garantire la correttezza delle somme richieste.

I contributi saranno assegnati fino a esaurimento del fondo stanziato. Per definire la lista dei beneficiari, ovvero la graduatoria, si prende in considerazione il reddito netto professionale riferito al 2023. Priorità sarà data a chi ha un reddito più basso, così da dare una mano maggiore a chi potrebbe avere maggior difficoltà a sostenere i costi informatici necessari oggi negli studi legali. Questo criterio riflette una scelta mirata a favorire la sostenibilità economica di chi esercita la professione in condizioni meno favorevoli.

Il bando n. 2/2025 conferma l’attenzione di Cassa Forense verso la digitalizzazione e la sicurezza nel settore legale, proponendo un sostegno tangibile per dotare i professionisti delle attrezzature necessarie per affrontare le richieste della professione in tempo reale. Le procedure e i criteri fissati garantiscono un’assegnazione trasparente e mirata, tenendo conto delle condizioni economiche dei richiedenti.