Un’operazione dei carabinieri di Casale monferrato, su impulso della procura di Vercelli, ha sgominato una rete di spaccio che operava nel territorio casalese, con collegamenti nella provincia di Pavia. Dopo un anno di indagini, le autorità hanno eseguito sette misure cautelari nei confronti di 18 persone tra italiane, albanesi e dominicane. La vasta attività criminale riguardava la distribuzione di cocaina, hashish ed eroina in città.
Le indagini partite dalle segnalazioni dei cittadini
L’inchiesta “Piazza pulita” è nata dalle preoccupazioni dei residenti di Casale monferrato. Segnalazioni riferivano movimenti sospetti in alcune strade e piazze centrali. Questi allarmi hanno spinto i carabinieri a intervenire e avviare un monitoraggio costante con appostamenti e intercettazioni. L’attenzione delle forze dell’ordine si è focalizzata su un appartamento al centro della città, abitato da un uomo di 59 anni, dove veniva stoccata la droga.
Le telecamere di sorveglianza e i pedinamenti hanno permesso di ricostruire la rete di spaccio, documentando le attività sospette degli indagati. Le registrazioni ambientali hanno fornito prove concrete sull’attività di distribuzione e sulla suddivisione in dosi degli stupefacenti. Alcuni membri della rete risultavano anche consumatori abituali, impegnati nel commercio per sostenere le proprie abitudini di uso personale.
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Caratteristiche della rete e modalità di distribuzione
La rete faceva arrivare la merce principalmente dalla provincia di Pavia. La droga veniva poi stoccata a Casale, dove veniva preparata e venduta a clienti locali. Alcuni spacciatori si spostavano in auto per consegnare a domicilio, cercando di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Il sistema mostrava una struttura ben organizzata, con chiari ruoli e compiti all’interno del gruppo.
Gli indagati, tra i 27 e i 61 anni, avevano già precedenti per reati simili. La presenza di cittadini di diversa nazionalità indicava un’intensa collaborazione tra più ambienti. Le accuse rivolte nei loro confronti riguardano spaccio e cessione in concorso di sostanze stupefacenti con modalità sistematiche. Sono stati disposti un arresto domiciliare, tre obblighi di dimora e tre obblighi di firma per garantire il controllo giudiziario sulla rete.
Il sequestro della droga e il valore economico dell’attività
Nel blitz sono stati sequestrati 3,5 chili di hashish, equivalenti a circa 3000 dosi pronte per la vendita, 350 grammi di cocaina da suddividere in 2000 dosi e 15 grammi di eroina. Questa quantità mostrava un traffico consistente e ben organizzato nel territorio casalese. Gli inquirenti hanno stimato un giro d’affari superiore a 350 mila euro nel periodo di attività della rete.
L’intervento ha coinvolto circa 30 militari, supportati dalle unità cinofile delle polizie di Alessandria e Oleggio. La collaborazione tra diversi corpi di polizia ha permesso di portare a termine il piano con efficacia. La procura di Vercelli continua a seguire il caso e non esclude ulteriori sviluppi o nuovi provvedimenti a carico di altri membri della rete.
L’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine
L’operazione “Piazza pulita” evidenzia come la partecipazione dei cittadini possa fornire un contributo decisivo nelle indagini contro il traffico di droga. Le segnalazioni di chi vive quotidianamente il territorio hanno fatto scattare una serie di controlli e attività investigative che hanno portato allo smantellamento della rete di spaccio. In questo modo si è ristabilito un maggiore controllo sulle vie centrali di Casale.
La collaborazione tra forze dell’ordine e abitanti mostra una via concreta per affrontare fenomeni legati al degrado urbano e a illegalità diffusa. Il risultato del blitz è la restituzione di spazi sicuri agli abitanti, almeno per il momento, e un segnale chiaro sulla volontà delle autorità di intervenire con decisione contro chi alimenta il traffico di sostanze stupefacenti nella zona. Il lavoro prosegue per mantenere alta l’attenzione sul territorio casalese.