Bambino di due anni investito a Ceglie Messapica, è grave al reparto pediatria dell’ospedale Perrino

Bambino di due anni investito a Ceglie Messapica, è grave al reparto pediatria dell’ospedale Perrino

Un bambino di due anni e mezzo è stato investito a Ceglie Messapica, Brindisi, ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Perrino; i carabinieri indagano sulla dinamica dell’incidente.
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Un bambino di due anni e mezzo è stato investito a Ceglie Messapica ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Perrino di Brindisi; sono in corso indagini per ricostruire l’incidente. - Gaeta.it

Un grave incidente stradale ha coinvolto un bambino di due anni e mezzo a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi. Il piccolo è stato investito da un’automobile mentre si trovava con la madre. Ora si trova ricoverato in prognosi riservata nel reparto di pediatria dell’ospedale Perrino. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente.

Il fatto e il primo intervento sul luogo dell’incidente

L’incidente è avvenuto nel centro abitato di Ceglie Messapica, un comune della provincia di Brindisi, nel pomeriggio di alcuni giorni fa. Il bambino, che stava passeggiando con la madre, è stato investito da un’automobile in transito. L’automobilista ha immediatamente fermato la vettura e si è avvicinato per prestare i primi soccorsi. L’intervento tempestivo di chi era presente ha permesso di chiamare rapidamente i soccorsi sanitari.

Appena arrivati, i medici del 118 hanno effettuato le prime cure sul posto. Vista la gravità delle condizioni del bambino, lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi. Qui, il piccolo è stato preso in carico dal reparto di pediatria e posto in prognosi riservata. Le condizioni restano gravi ma sotto costante monitoraggio medico.

Indagini e ricostruzione della dinamica da parte dei carabinieri

I carabinieri della compagnia locale si sono subito messi al lavoro per ricostruire con precisione come si è svolto l’incidente. Le forze dell’ordine hanno ascoltato testimoni presenti al momento dell’impatto e stanno valutando le condizioni della strada e la posizione di veicolo e pedone. Fondamentali saranno anche le dichiarazioni della madre del bambino.

Le autorità stanno verificando tutti gli elementi sul luogo: segnaletica, visibilità, eventuali ostacoli. Verranno acquisiti anche i filmati di eventuali telecamere di sicurezza della zona, se presenti. Si punta a chiarire se l’investimento sia stato causato da una distrazione, un errore di valutazione del guidatore, o altri fattori esterni.

Il ricovero e le condizioni mediche del bambino

Il piccolo, trasportato al pronto soccorso pediatrico del Perrino, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti necessari. Al momento rimane in prognosi riservata a seguito delle lesioni riportate. Medici e infermieri continuano a seguire con attenzione l’evoluzione del suo quadro clinico.

L’ospedale ha attivato il reparto di pediatria per fornire la migliore assistenza possibile. Il personale sanitario sta garantendo monitoraggio costante e terapie appropriate per stabilizzare le condizioni. La prognosi riservata indica ancora pericolo di vita, ma si mantiene uno stretto controllo sul decorso.

Riflessioni sulla sicurezza stradale nei contesti urbani

L’episodio di Ceglie Messapica richiama ancora una volta l’attenzione sull’importanza della sicurezza dei pedoni, soprattutto quelli più piccoli, nelle aree urbane. I centri abitati richiedono un controllo rigoroso della velocità e la presenza di adeguata segnaletica per evitare situazioni di pericolo.

Le famiglie devono mantenere una prudenza costante quando si muovono con bambini vicini al traffico. Allo stesso tempo, i conducenti devono rispettare limiti di velocità e prestare attenzione alla strada. Incidenti come questo dimostrano quanto sia fragile il confine tra normalità e tragedia, specie in ambienti frequentati da pedoni vulnerabili.

Il futuro delle indagini dipenderà dalle risultanze che emergeranno nelle prossime ore dagli accertamenti dei carabinieri. Nel frattempo, resta alta la preoccupazione per le condizioni del bambino ricoverato in terapia intensiva pediatrica.

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