Parte domani l’opportunità finanziaria rivolta agli agricoltori italiani per sostituire i trattori più inquinanti con mezzi alimentati a biometano, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Attraverso un fondo di 193 milioni di euro, il Gestore dei Servizi Energetici renderà disponibile uno sportello telematico per la presentazione delle domande fino al 26 settembre 2025. Questo intervento rientra tra le azioni per la riduzione dell’impatto ambientale nel settore agricolo, con incentivi per attrezzature che favoriscano anche l’agricoltura di precisione.
Il bando pnrr per la sostituzione dei trattori più inquinanti con mezzi a biometano
Il bando stanziato dal PNRR punta a sostenere la transizione energetica dell’agricoltura italiana, mettendo a disposizione 193 milioni di euro per incentivare la sostituzione di trattori obsoleti con veicoli alimentati a biometano. Le richieste di contributo possono essere inviate dal primo luglio fino al 26 settembre direttamente sul portale del GSE, il soggetto incaricato di gestire i fondi e le procedure. Questi mezzi innovativi con tecnologia a biometano sono parte di una più ampia strategia per ridurre le emissioni del comparto agricolo, inserita nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR.
Lo scopo del bando è anche produrre entro giugno 2026 almeno 2,3 miliardi di metri cubi di biometano, generando un ricambio significativo di trattori con attrezzature meno inquinanti e più tecnologiche. Il progetto punta a coinvolgere numerosi operatori del settore, favorendo un parco mezzi più moderno, in grado di ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza delle attività agricole. La misura si concentra pure su trattrici dotate di tecnologie per l’agricoltura di precisione, che consentono un utilizzo più mirato delle risorse come acqua e fertilizzanti.
Criteri di accesso e modalità di presentazione della domanda
Per accedere al fondo è richiesta la presentazione di una domanda telematica sul sito del GSE entro la scadenza fissata al 26 settembre 2025. Saranno necessari dati anagrafici, la descrizione dettagliata del progetto di sostituzione dei mezzi agricoli e preventivi specifici relativi agli acquisti previsti. Il sistema richiede anche certificazioni ambientali che attestino le caratteristiche di sostenibilità dei nuovi trattori alimentati a biometano.
Il contributo copre fino al 65% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 600.000 euro per singola impresa o progetto. Il GSE svolgerà una rigorosa verifica tecnico-amministrativa per valutare la correttezza delle domande e la conformità ai requisiti, stilando graduatorie per tipo di intervento e area geografica. L’erogazione dei fondi avverrà solo dopo la presentazione della richiesta di rimborso e la verifica delle spese effettivamente sostenute, garantendo un controllo puntuale sull’uso delle risorse.
Questa procedura mira a concentrare le risorse sugli operatori che dimostrano la capacità di portare avanti una sostituzione dei mezzi agricoli in linea con gli obiettivi ambientali e tecnici del bando. Il supporto pubblico favorisce così un aggiornamento tecnologico rilevante per un settore da anni segnato da un parco macchine largamente datato.
Federacma spinge per una maggiore sicurezza e il rinnovo del Parco Macchine Agricolo
Federacma, federazione nazionale che riunisce rivenditori, riparatori e imprese di servizi nel campo delle macchine agricole e aderente a Confcommercio, considera il bando un passo rilevante verso un’agricoltura meno impattante e più moderna. Il presidente Andrea Borio ha sottolineato la necessità di cogliere questa occasione per sostituire i trattori più inquinanti con mezzi a biometano e dotati di tecnologie che favoriscano l’agricoltura di precisione.
Oltre alla transizione ecologica, Federacma richiama l’attenzione su un problema altrettanto urgente: la sicurezza sul lavoro in agricoltura. Il parco macchine, infatti, è spesso composto da veicoli vecchi e non adeguatamente sicuri, responsabili ogni anno di oltre 100 morti per incidenti sul lavoro. La maggior parte di questi incidenti è collegata al ribaltamento di mezzi privi di dispositivi come rollbar e cinture di sicurezza. Per questo motivo, la federazione chiede che alle misure ambientali si affianchino interventi strutturali dedicati alla sostituzione dei trattori più pericolosi e non revisionati.
Federacma invita il governo a completare l’attuazione del decreto che rende obbligatoria la revisione delle macchine agricole, una norma fondamentale per garantire standard di sicurezza adeguati. Inoltre, richiede strumenti agevolativi anche al di fuori degli aspetti legati all’alimentazione, così da favorire il ricambio totale del parco mezzi agricolo. Solo in questo modo si può pensare a un settore agricolo più sicuro e rispettoso dell’ambiente.
Il bando del PNRR dunque rappresenta un’iniziativa concreta per sostenere la modernizzazione e la sicurezza nelle aziende agricole, intervenendo su due fronti: l’abbattimento delle emissioni e la protezione degli operatori. Le richieste di finanziamento aperte fino a settembre 2025 danno l’opportunità di far avanzare rapidamente queste trasformazioni, in un momento cruciale per l’agricoltura italiana.