Avigliano ospiterà la balestra più grande del mondo, simbolo di artigianato e tradizione locale

Avigliano ospiterà la balestra più grande del mondo, simbolo di artigianato e tradizione locale

Nel 2025 Avigliano, in provincia di Potenza, ospiterà la balestra più grande del mondo realizzata dall’artigiano Vito Aquila, esposta al Palazzo di Città e legata alla tradizione culturale locale.
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Nel 2025 Avigliano (PZ) esporrà la balestra più grande del mondo, lunga 6,70 metri, realizzata dall’artigiano Vito Aquila, simbolo della tradizione storica e culturale locale. - Gaeta.it

Nel 2025, Avigliano, comune in provincia di Potenza con poco più di diecimila abitanti, accoglierà una balestra di dimensioni eccezionali, realizzata dall’artigiano locale Vito Aquila. Questo manufatto, già riconosciuto come il coltello più grande del mondo, sarà esposto all’interno del Palazzo di Città, diventando un nuovo punto di interesse culturale per la comunità e i visitatori. L’opera unisce memoria storica e abilità manuale, incarnando la tradizione della città in modo unico.

La balestra di avigliano: dimensioni eccezionali e significato culturale

L’opera presentata dal sindaco Giuseppe Mecca si distingue per la sua enorme lunghezza: 6,70 metri. Questa misura la rende la balestra più grande al mondo, un vero record che sottolinea l’eccezionalità dell’oggetto. La creazione appartiene all’artigiano Vito Aquila, che l’ha donata ufficialmente al Comune, il quale ne ha assunto la proprietà con una delibera di giunta nel 2025. Non è solo un oggetto artistico, ma anche un simbolo dello spirito e dell’identità di Avigliano, dove l’arte della lavorazione della balestra ha radici profonde.

La balestra, oltre a rappresentare un elemento storico, è uno strumento legato a tante vicende locali, sia militari sia culturali. La sua presenza all’interno del palazzo comunale ha lo scopo di consolidare questo legame, con l’opera visibile al pubblico ogni giorno a partire da giugno 2025. L’inaugurazione ufficiale si terrà il 2 giugno alle 10.30, evento che attirerà curiosi e appassionati dall’intera regione.

Tradizione e artigianato: la storia della balestra ad avigliano

La realizzazione della balestra grande è il risultato di una tradizione che ad Avigliano si tramanda da secoli. Nel passato, la balestra veniva usata principalmente per difesa, ma anche come elemento centrale nelle rievocazioni storiche che raccontavano episodi salienti della zona. Domina da sempre l’immagine della forza e dell’abilità tecnica, virtù che gli abitanti di Avigliano hanno mantenuto intatte nel corso del tempo.

Gli artigiani locali hanno sviluppato competenze specifiche nella lavorazione di queste armi antiche, passando il sapere di padre in figlio. Vito Aquila rappresenta l’ultima generazione di questa tradizione, trasposta in un’opera fuori dal comune che cattura la memoria storica e la cui imponenza non passa inosservata. Questo aspetto rende la balestra non un semplice oggetto da museo, ma un simbolo vivo della cultura popolare del territorio.

Il contesto della sagra del baccalà e gli eventi collegati

L’arrivo della balestra gigante sarà collegato agli eventi estivi che coinvolgono Avigliano, in particolare alla 29ª edizione della Sagra del Baccalà, programmata per agosto 2025. Questa manifestazione richiama ogni anno migliaia di partecipanti da tutta Italia. L’esposizione della balestra servirà da richiamo aggiuntivo e introdurrà visitatori a un’altra iniziativa importante: una mostra nazionale di coltelli.

La mostra raccoglierà pezzi da tutte le regioni italiane, dando vita a un evento di richiamo per appassionati e collezionisti. Questo progetto valorizza il lavoro artigianale in diverse tecniche e stili, mettendo in luce la cura e il dettaglio dietro ogni singolo oggetto. Si conferma così il ruolo di Avigliano come centro di cultura popolare, capace di unire tradizione storica e iniziative di richiamo su scala nazionale.

La balestra più grande del mondo trova posto così in un contesto capace di esaltare il patrimonio materiale e immateriale della città, rafforzando l’identità locale e offrendo un punto di vista accessibile sulle radici storiche e culturali di questa parte della Basilicata.

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