Il tribunale di Reggio Calabria ha emesso una sentenza in un caso di violenza sessuale su una minore avvenuto lo scorso novembre a Bagnara Calabra. L’uomo accusato, un 49enne, è stato assolto perché ritenuto incapace di intendere e di volere al momento del fatto. La decisione è arrivata dopo il rito abbreviato e una perizia psichiatrica disposta dal giudice. Il procedimento giudiziario ha seguito la richiesta della Procura che aveva optato per un giudizio immediato.
Il caso e i fatti di bagnara calabra
L’episodio è successo nel novembre 2024 a Bagnara Calabra, un comune nella provincia di Reggio Calabria. La vittima è una ragazza di 16 anni che quel giorno stava percorrendo Viale delle Rimembranze, una strada molto frequentata nel centro abitato, soprattutto negli orari in cui gli studenti si dirigono verso la scuola. Senza preavviso, l’uomo l’ha fermata e trattenuta, compiendo atti a sfondo sessuale. In quel momento una pattuglia dei carabinieri, impegnata in un controllo di routine in zona, ha notato la scena e subito è intervenuta per bloccare l’aggressore e arrestarlo.
La procedura giudiziaria e la perizia psichiatrica
Dopo l’arresto, il procedimento si è mosso rapidamente. La Procura ha richiesto il giudizio immediato, una scelta che ha evitato i tempi lunghi di un normale processo. L’avvocato difensore del 49enne, Marco Ielo del foro di Reggio Calabria, ha chiesto di accedere al rito abbreviato condizionato all’effettuazione di una perizia psichiatrica. Questa analisi doveva stabilire se l’imputato fosse capace di intendere e volere al momento in cui ha commesso il reato. La perizia è stata affidata a un consulente nominato dal tribunale, con la presenza di una consulente designata dalla difesa, Doriana Chirico. Il rapporto finale ha stabilito che l’uomo risultava totalmente incapace di intendere e di volere nel momento dei fatti, confermando così l’ipotesi avanzata dalla difesa.
La sentenza del gip e le misure disposte
Il gip Sabato Abagnale, alla conclusione del rito abbreviato, ha assolto l’imputato dichiarandolo non imputabile a causa della sua incapacità mentale accertata. Nonostante l’assoluzione, il giudice ha disposto una misura di sicurezza: il ricovero in una casa di ricovero per l’esecuzione della misura di sicurezza . Questo ricovero sarà sottoposto a verifiche periodiche per valutare l’evoluzione delle condizioni dell’uomo. La decisione tiene conto della gravità del fatto e della necessità di tutelare la comunità, garantendo al contempo un percorso di sorveglianza per il soggetto coinvolto.
La copertura delle forze dell’ordine e il controllo del territorio
Questo episodio mette in evidenza quanto il lavoro delle forze dell’ordine – in particolare dei carabinieri – sia fondamentale per la prevenzione e il controllo del territorio anche nelle piccole realtà come Bagnara Calabra. La pattuglia impegnata nei normali controlli di zona è riuscita a intervenire tempestivamente, evitando possibili conseguenze peggiori per la minore coinvolta. Il sistema di sorveglianza e il monitoraggio costante degli spazi pubblici dimostrano come la presenza delle forze dell’ordine svolga un ruolo decisivo nella sicurezza delle comunità locali.