Un dramma familiare si è consumato nella notte a Settala, in provincia di Milano, dove un uomo è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso la moglie. La vicenda è emersa grazie a una telefonata disperata da parte della figlia, che ha allertato i carabinieri poco prima dell’intervento. Le forze dell’ordine hanno trovato la donna priva di vita all’interno dell’appartamento; dopo l’arresto il marito è stato portato in carcere.
La telefonata che ha salvato una vita e scatenato l’intervento
La chiamata d’emergenza partita da Settala nella tarda serata è stata decisiva. A farla è stata la bambina di soli 10 anni, figlia della coppia. La piccola ha riferito ai militari che il padre stava aggredendo violentemente la madre, riuscendo così a far partire subito i soccorsi. Le parole chiare della bambina hanno consentito ai carabinieri di raggiungere rapidamente l’appartamento al terzo piano di un condominio in centro città. Quel momento ha segnato la differenza tra la tragedia e la possibilità di intervento sul posto. La presenza di una minorenne in una situazione simile ha destato particolare attenzione da parte degli investigatori.
La scoperta della tragedia all’interno dell’appartamento
Appena dentro l’appartamento, gli agenti si sono trovati davanti a una scena inquietante. Il corpo della donna, 43 anni, giaceva al suolo con numerose ferite da taglio. La natura dei segnali rinvenuti sul corpo ha subito indirizzato le indagini verso il delitto d’omicidio. La vittima non ha mostrato segni di vita. L’ambiente è rimasto sotto sequestro per permettere ai tecnici della scientifica di operare tutti i rilievi necessari. Il luogo del fatto è stato isolato per evitare contaminazioni e raccogliere prove quali armi o tracce biologiche che potessero chiarire la dinamica esatta dell’evento.
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L’arresto e il trasferimento al carcere di san vittore
Gli uomini dell’arma hanno identificato velocemente il presunto responsabile: il marito della donna, un cittadino marocchino di 50 anni. Questi è stato immediatamente fermato e, sulla base degli elementi raccolti, accusato di omicidio aggravato. Non sono stati resi noti al momento i motivi che avrebbero portato a questo gesto estremo. Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto nel carcere di San Vittore a Milano, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria. Verranno svolti ulteriori accertamenti per definire con precisione la dinamica e le eventuali responsabilità accessorie. Le indagini proseguono anche per ricostruire il contesto familiare e i possibili segnali di precedenti tensioni.
Il contesto famigliare e le prime reazioni delle autorità
La comunità di Settala si è trovata sconvolta di fronte al fatto di cronaca. L’intervento immediato dei carabinieri ha evitato ulteriori danni, in particolare alla piccola testimone o altre persone vicine alla famiglia. Gli inquirenti stanno analizzando le possibili cause nascoste dietro all’omicidio, tra cui problemi familiari o difficoltà recenti della coppia. Anche i servizi sociali della zona sono stati coinvolti per garantire assistenza a eventuali minorenni coinvolti. Il rispetto della privacy resta prioritario, ma le autorità hanno sottolineato che non si esclude alcuna ipotesi del movente. Il caso resta aperto e sotto osservazione, con l’obiettivo di fare chiarezza nel più breve tempo possibile.