Le forze dell’ordine di Padova hanno concluso una lunga indagine che ha portato all’arresto di un uomo di 60 anni, accusato di violenza sessuale su una minorenne. Le indagini, coordinate dalla magistratura euganea, si sono concentrate anche sul rinvenimento di materiale pedopornografico durante perquisizioni svolte a Padova e Bolzano.
Arresto e custodia cautelare in carcere per il sessantenne
L’uomo è stato fermato nei giorni scorsi dalla squadra mobile di Padova, che ha posto in essere una serie di accertamenti per approfondire le accuse mosse a suo carico. Dopo l’arresto, avvenuto nel contesto delle indagini per violenza sessuale su minore, l’uomo è stato trasferito nel carcere di Padova.
Udienza di convalida e misura cautelare
Nell’udienza di convalida, la procura ha confermato la gravità della posizione del sospettato, ottenendo la misura cautelare della custodia in carcere. Questo provvedimento segue la valutazione delle prove raccolte dalla polizia giudiziaria, che hanno delineato un quadro indiziario sufficientemente solido da giustificare il mantenimento in custodia.
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Perquisizioni a padova e bolzano con sequestro di dispositivi informatici
Parallelamente all’arresto, gli investigatori hanno effettuato perquisizioni mirate sia nelle abitazioni che nei luoghi di lavoro dell’indagato, estendendo le operazioni da Padova fino a Bolzano. Durante queste ispezioni, la polizia ha sequestrato numerosi dispositivi elettronici, inclusi computer, telefoni cellulari e altri supporti informatici.
Il materiale trovato ha subito attirato l’attenzione degli inquirenti: sono stati rinvenuti file contenenti un’ingente quantità di immagini e video riconducibili alla pedopornografia. Questo ha ampliato il quadro accusatorio e ha portato all’apertura di un fascicolo distinto riguardante il possesso di questo tipo di materiale illecito.
Proseguimento delle indagini e competenze giudiziarie
Le indagini non si sono fermate al momento dell’arresto e del sequestro dei dispositivi. Gli agenti continuano a esaminare i supporti informatici alla ricerca di ulteriori elementi utili a ricostruire la dinamica dei fatti.
Obiettivi dell’indagine in corso
Questa fase è essenziale per accertare se ci siano altre vittime o se l’indagato abbia avuto contatti con altre persone coinvolte in attività illecite. Per quanto riguarda la detenzione del materiale pedopornografico, la procura ha trasferito la competenza al tribunale di Trento, competente per giurisdizione in questi casi.
Ciò consente di procedere con le indagini in modo mirato e di portare avanti le attività processuali con la dovuta attenzione. Le autorità mantengono alta la guardia su questo fronte, concentrandosi su ogni dettaglio che possa chiarire l’intera vicenda e garantire che i responsabili vengano chiamati a rispondere dei propri gesti davanti alla giustizia.