Un grave incidente sulla pedemontana di lomazzo ha causato la morte di una maestra e ha portato all’arresto del conducente del pullman, carico di bambini, che ha tamponato un camion. L’episodio è avvenuto il 19 maggio scorso e ha coinvolto una scolaresca della scuola elementare di cazzago brabbia, impegnata in una visita al museo del cavallo giocattolo di grandate. L’autista è stato fermato mentre la procura ha chiesto una restrizione presso la sua abitazione, sospettando un uso improprio del cellulare al momento dello schianto.
La dinamica dell’incidente sulla pedemontana di lomazzo
L’impatto si è verificato su un tratto della pedemontana vicino a lomazzo, in provincia di como. Il pullman, guidato da francesco pagano, stava trasportando i bambini alla scuola dopo una gita. Durante il tragitto, il veicolo ha tamponato un camion. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine, il tamponamento sarebbe stato causato da una distrazione del conducente. Tra i passeggeri c’era domenica russo, una maestra di cazzago brabbia, che è rimasta vittima del sinistro. Il luogo scelto per la gita era il museo del cavallo giocattolo a grandate, una meta frequentata dalle scuole del territorio.
Le condizioni del traffico e la conformazione della strada sono state valutate dagli agenti della polizia stradale di como, intervenuti sul posto per i rilievi e la gestione dell’emergenza. Le operazioni di soccorso hanno coinvolto ambulanze e vigili del fuoco, ma purtroppo la maestra è deceduta sul luogo dell’incidente. I bambini, fortunatamente, non hanno riportato gravi ferite, ma sono stati affidati alle autorità competenti per l’assistenza e il supporto psicologico.
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Dettagli sull’arresto e le accuse a carico di francesco pagano
Francesco pagano, 60 anni, residente a somma lombardo in provincia di varese, è stato arrestato dalla polizia stradale di como nei giorni successivi all’incidente. Le indagini hanno appurato che al momento dello schianto l’autista stava presumibilmente utilizzando lo smartphone, distraendosi dalla guida. Questo comportamento avrebbe contribuito in modo determinante all’incidente fatale. La procura ha quindi chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenendo necessario limitarne la libertà in attesa degli sviluppi giudiziari.
Il fermo è stato deciso dall’autorità giudiziaria dopo l’acquisizione delle testimonianze e la verifica dei dati estratti dal veicolo e dai dispositivi mobili. La polizia ha acquisito anche le immagini di alcune telecamere poste lungo la pedemontana, che sono risultate utili per ricostruire l’esatta dinamica. L’imputazione nei confronti di pagano riguarda l’omicidio stradale, aggravato dall’aver causato la morte di una persona durante l’esercizio di un’attività professionale.
Il contesto della gita e il ruolo di domenica russo nella scuola di cazzago brabbia
La giornata del 19 maggio aveva portato una scolaresca della scuola elementare di cazzago brabbia in visita al museo del cavallo giocattolo di grandate, nelle vicinanze di como. Domenica russo, insegnante del gruppo, accompagnava i suoi alunni in questa esperienza didattica fuori dalla scuola, con l’intenzione di offrire un’occasione educativa differente. La docente svolgeva un ruolo di riferimento importante nel gruppo, occupandosi della vigilanza e della gestione diretta dei bambini durante l’uscita.
Il percorso di ritorno si è trasformato in tragedia con l’incidente sulla pedemontana, interrotto da un evento drammatico. Il museo del cavallo giocattolo rappresentava un punto di interesse spesso scelto dalle scuole della zona per attività culturali e didattiche. L’impatto emotivo sull’intera comunità scolastica è stato molto forte, con una serie di iniziative pensate per supportare gli alunni e il personale scolastico. La scuola ha dovuto sospendere le attività in seguito all’accaduto, per consentire un periodo di lutto e sistemare gli aspetti organizzativi dopo il grave evento.
Intervento delle forze dell’ordine e procedura giudiziaria in corso
La polizia stradale di como ha coordinato le operazioni successive all’incidente, occupandosi di tutti gli accertamenti necessari. Il lavoro degli agenti ha compreso la raccolta delle testimonianze, il sequestro del veicolo coinvolto e l’analisi delle tracce presenti sulla strada. Le autorità hanno collaborato con la procura locale per definire i reati e procedere con le misure cautelari. L’arresto di francesco pagano segna un passaggio importante nella gestione del caso, che ha attirato l’attenzione mediatica locale e nazionale.
La procedura giudiziaria continuerà con ulteriori indagini sulla reale condizione psicofisica dell’autista al momento del sinistro e sugli elementi tecnici relativi al funzionamento del mezzo. Le autorità monitorano anche le condizioni delle famiglie coinvolte, garantendo assistenza e aggiornamenti continui. Nel frattempo i cittadini attendono sviluppi giudiziari chiari per comprendere le responsabilità e le eventuali misure da adottare per prevenire incidenti simili in futuro.