La polizia di stato di pesaro ha fermato un uomo di 65 anni con l’accusa di detenzione di un ordigno esplosivo artigianale e di una piccola quantità di cocaina. L’arresto è avvenuto il 9 maggio, durante una perquisizione legata a indagini per stalking nei confronti di una donna della stessa città , conosciuta dall’uomo mesi prima.
La perquisizione che ha portato all’arresto: armi e sostanze sequestrate
Il 9 maggio 2025, gli agenti della polizia hanno eseguito una perquisizione nell’appartamento dell’indagato, che ha portato alla scoperta di un ordigno esplosivo artigianale. Oltre a questo, gli agenti hanno trovato una modica quantità di cocaina, una pistola ad aria compressa caricata con pallini di piombo appuntiti, una fionda e delle biglie in vetro, tutte armi potenzialmente pericolose. Il ritrovamento degli oggetti ha aggravato la situazione legale dell’uomo, che ora rischia accuse più gravi oltre a quelle per stalking.
Vicenda di stalking a pesaro: i primi provvedimenti nei confronti dell’uomo
Il 65enne aveva iniziato a molestare una donna di 46 anni a pesaro dopo averla conosciuta in agosto 2024. A fronte di comportamenti persecutori, la donna aveva chiesto alle autorità un ammonimento, ottenuto il 20 novembre 2024. Tuttavia, la misura non ha fermato l’uomo, che ha continuato con atteggiamenti molesti nei mesi successivi. Il reiterarsi degli episodi ha fatto scattare una misura cautelare più severa: l’obbligo di presentarsi all’autorità giudiziaria e la permanenza in casa in orari notturni. Nonostante queste restrizioni, l’uomo ha ignorato i divieti, aggravando la sua posizione penale.
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Disposizioni giudiziarie e custodia cautelare in carcere
Dopo la perquisizione e la scoperta degli oggetti incriminati, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere a partire dal 10 maggio. Questa decisione è maturata in seguito al peggioramento della posizione dell’uomo, dato che il possesso dell’ordigno e delle armi ha fatto salire il rischio per la sicurezza pubblica. La misura è stata finalizzata a prevenire ulteriori comportamenti violenti o pericolosi da parte dell’indagato, in attesa dei provvedimenti successivi e del processo. Le autorità continueranno le indagini sulla natura e la provenienza dell’ordigno e delle armi sequestrate.